Sempre più comunicazioni dall’Agenzia delle Entrate, Ruffini: recuperati già 3 miliardi

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Le comunicazioni in arrivo dall'Agenzia delle Entrate negli ultimi anni si sono moltiplicate. Ruffini: un'occasione per mettersi in regola in un sistema fiscale complesso. 10 miliardi recuperati in tre anni

Sempre più comunicazioni dall'Agenzia delle Entrate, Ruffini: recuperati già 3 miliardi

Dall’Agenzia delle Entrate arrivano (e arriveranno) sempre più comunicazioni ai contribuenti che devono regolarizzare la loro posizione.

Il trend è in costante crescita: dalle 600 mila lettere inviate nel 2016 si è passati ai tre milioni del 2023.

A fornire i dati è il direttore Ernesto Maria Ruffini durante l’evento Telefisco del 19 settembre organizzato dal quotidiano Il Sole 24 ore.

Sempre più comunicazioni dall’Agenzia delle Entrate, Ruffini: più chance per mettersi in regola

Le comunicazioni tra contribuenti e Amministrazione finanziaria, quindi, si fanno sempre più serrate: le lettere di compliance, che vengono inviate ai cittadini e alle cittadine, contengono degli inviti a verificare la propria posizione fiscale ed eventualmente a mettersi in regola con il pagamento delle imposte o a fornire maggiori dettagli.

Gli stessi avvisi, infatti, contengono solitamente anche tutte le istruzioni da seguire per fare pace con il Fisco.

Per Ruffini un flusso comunicativo più frequente porta una serie di vantaggi, economici e non solo: “Negli ultimi tre anni l’attività di compliance ha fatto registrare incassi per 10 miliardi, di cui 4 solo lo scorso anno sono derivati dalle lettere di compliance. Quest’anno i dati sono incoraggianti: ad oggi sono stati già incassati più di 3 miliardi”.

Ma c’è di più, “al di la dei numeri la cosa più importante è il cambio di prospettiva, sottolinea Ruffini.

Le comunicazioni rappresentano una occasione di mettersi in regola, evitando eventuali avvisi di accertamento: “in un sistema fiscale complesso come il nostro mi sembra il minimo che si debba fare”.

Già in passato il numero uno delle Entrate aveva associato il panorama delle norme fiscali a una giungla, sottolineando il ruolo di bussola che l’Agenzia è chiamata ad assumere.

In questa nuova prospettiva se il contribuente sbaglia strada, prima di tutto è necessario provare a riportarlo su quella giusta. Risultato? Attenzione alta sugli errori dei contribuenti e comunicazioni dall’Agenzia delle Entrate sempre più frequenti.

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