Proroga al 2018 per la compensazione dei debiti con i crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione: novità per imprese e professionisti nell'emendamento al Decreto Dignità approvato in Commissione.
Compensazione dei debiti con i crediti della PA anche nel 2018: arriva un’importante novità per le imprese e per i professioonisti, grazie ad un emendamento di Forza Italia al Decreto Dignità approvato in Commissione.
Le imprese creditrici nei confronti della Pubblica Amministrazione potranno pagare i debiti relativi alle cartelle esattoriali affidate all’Agenzia delle Entrate Riscossione entro il 31 dicembre 2017 beneficiando dell’istituto della compensazione.
È questo il contenuto dell’emendamento al testo del Decreto Dignità che ha, come primo firmatario, il vice capogruppo alla Camera dei Deputati Simone Baldelli di FI. Il testo del DL 87/2018 sarà discusso alla Camera a partire da oggi, 30 luglio 2018 e l’obiettivo è arrivare all’approvazione definitiva e alla conversione in legge entro la prima settimana di agosto.
Compensazione debiti con i crediti della PA anche nel 2018: ecco l’emendamento al DL Dignità
Esulta Forza Italia: l’emendamento firmato da Simone Baldelli rappresenta una vittoria per le migliaia di professionisti e imprese che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Nel caso di approvazione del testo del Decreto Dignità così come modificato dagli emendamenti presentati in commissione, imprese e professionisti potranno compensare i debiti delle cartelle esattoriali affidate entro il 31 dicembre 2017 con le somme vantate dalla PA.
Così come indicato dal testo del decreto MEF del 24 settembre 2014, la compensazione sarà ammessa per i crediti “non prescritti, certi, liquidi ed esigibili” relativi a somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali.
Potranno essere compensati i debiti iscritti a ruolo la cui somma sia inferiore o pari al credito vantato, previa richiesta del creditore.
Compensazione strutturale, modifiche all’emendamento
Per imprese e professionisti si tratta, tuttavia, soltanto di una vittoria parziale: la prima versione dell’emendamento presentato da Baldelli di FI rendeva di fatto strutturale la compensazione delle cartelle con i crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione.
La proposta emendativa al Decreto Dignità estendeva l’istituto previsto dall’articolo 12, comma 7-bis, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9 agli anni 2018 e successivi.
L’emendamento nella sua versione originaria non era stato ritenuto ammissibile e, soltanto dopo una lunga discussione in Commissione, il Governo ha approvato la proposta di FI limitando tuttavia la possibilità di compensazione soltanto al 2018.
Un piccolo passo avanti per arginare una delle piaghe più grandi per le imprese e i professionisti che effettuano lavori per conto della PA e che si trovano a dover attendere mesi prima di ricevere il pagamento delle somme dovute.
Si attende ora l’approvazione definitiva e la conclusione dell’iter di conversione in legge del Decreto Dignità: il termine ultimo è fissato al 14 settembre 2018 ma è possibile che il Governo acceleri per concludere il tutto prima della pausa estiva dei lavori parlamentari.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Decreto Dignità, compensazione debiti-crediti PA anche nel 2018