Cedolare secca negozi, accessibile con una scadenza di lungo periodo per i contratti stipulati o rinnovati nel 2019. Possibilità di optare per il regime facoltativo anche nelle annualità successive e anche se la Legge di Bilancio 2020 non ha confermato la misura. A chiarirlo è l'Agenzia delle Entrate con la risposta all'interpello numero 388 del 22 settembre 2020.
Cedolare secca negozi, coloro che hanno stipulato o rinnovato un contratto di locazione nel 2019 possono ancora optare per il regime facoltativo, anche se la Legge di Bilancio 2020 non ha confermato la misura.
Si conserva la possibilità di accedere nelle annualità successive alla prima. A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello numero 388 del 22 settembre 2020.
Il regime della cedolare secca è un sistema di tassazione alternativo a quello ordinario, che non prevede l’applicazione:
- dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), calcolata sulle aliquote progressive per scaglioni di reddito, e delle relative addizionali sul reddito fondiario prodotto dall’immobile locato, ma il versamento di un’imposta sostitutiva con aliquota del 21%;
- dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo dovute sul contratto di locazione;
- delle imposte di registro e di bollo, ove dovute, anche sulle risoluzioni e sulle proroghe del contratto di locazione.
Il chiarimento arriva proprio nel momento in cui si torna a parlare della cedolare secca negozi e della possibilità di inserirla nelle Legge di Bilancio 2021, dopo l’esclusione dal testo del 2020.
- Agenzia delle Entrate - Risposta all’interpello numero 388 del 22 settembre 2020
- Cedolare secca sui canoni di locazione per contratti stipulati dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di un’attività d’impresa o di arti e professioni, aventi ad oggetto immobili ad uso commerciale nel caso di rinnovo contrattuale effettuato nel 2019.
Cedolare secca negozi, si conserva la possibilità di accedere nelle annualità successive alla prima
Come di consueto, lo spunto per fare luce sulle modalità di accesso al regime facoltativo nelle annualità successive alla prima arriva dall’analisi di un caso pratico.
Protagonista è una contribuente che, insieme alla madre e ai fratelli, ha concesso in locazione a maggio 2013 un locale di 90 mq, classificato nella categoria catastale C/3 per uso diverso da abitazione per 6 anni, rinnovabili tacitamente per altri sei anni.
In seguito alla morte della madre e del fratello, è rimasta l’unica dante causa del contratto di locazione, rinnovato tacitamente il 1° maggio 2019 dopo che a marzo 2018 l’immobile è passato dalla categoria catastale C/3 a C/1.
Un passaggio rilevante dal momento che la Legge di Bilancio 2019 ha introdotto la cedolare secca anche per i negozi, in particolare per i locali commerciali C1.
La contribuente non è venuta a conoscenza della nuova misura in tempo utile per beneficiarne e avrebbe voluto optare per il regime fiscale per le annualità successive, tramite presentazione del modello RLI entro il termine previsto per il versamento dell’imposta di registro relativa alla seconda annualità contrattuale, cioè entro il 30 maggio 2020.
Ma la Legge di Bilancio 2020 non ha confermato la cedolare secca per i negozi e per questo motivo si rivolge all’Agenzia delle Entrate per verificare se è comunque possibile beneficiare di questo speciale regime fiscale per un contratto comunque rinnovato nel 2019, anno in cui era in vigore.
Con la risposta all’interpello numero 388 del 22 settembre 2020, l’Agenzia delle Entrate delinea una via di accesso ampia per tutti i contratti di locazione stipulati o rinnovati nel corso del 2019:
“Si ritiene che, nel presupposto della sussistenza di tutti i requisiti richiesti dal richiamato articolo 1, comma 59, della legge di Bilancio 2019, tra cui - in particolare - l’avvenuta stipula (o rinnovo) nel corso del 2019, l’istante possa optare, con riferimento alle annualità successive, per il regime della cedolare secca nei termini e con le modalità indicate nella citata circolare n. 8/E del 2019, ossia presentando il relativo modello RLI entro trenta giorni dalla scadenza di ciascuna annualità”.
Cedolare secca negozi, accesso al regime anche dopo il 2019
Come sottolinea il documento, la cedolare secca sui negozi è una novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2019. Non confermata per il 2020, sembra possa entrare a far parte del pacchetto di novità in arrivo per il prossimo anno.
La scelta di questo particolare regime deve essere effettuata al momento della registrazione del contratto di locazione, il meccanismo fiscale previsto si applica per tutta la durata del contratto a patto che non venga revocato prima.
Se in sede di contratto non viene esercitata l’opzione, è possibile scegliere la cedolare secca per le annualità successive entro la scadenza prevista per il versamento dell’imposta di registro dovuta ogni anno sull’ammontare del canone relativo a ciascun anno entro 30 giorni dalla scadenza di ciascuna annualità:
- tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, software RLI o RLI - web;
- tramite il modello RLI, debitamente compilato, allo stesso Ufficio dove è stato registrato il contratto.
Questa possibilità è offerta a tutti i contratti stipulati o rinnovati nel 2019, anche se nel 2020 la misura non ha trovato conferma.
In conclusione l’Agenzia delle Entrate chiarisce:
“Per i contratti di locazione in scadenza nel corso del 2019, intervenuta la scadenza naturale prevista nel contratto, al soggetto locatore è riconosciuta la possibilità di optare per il regime facoltativo in sede di eventuale proroga del medesimo contratto di locazione. Tale proroga, agli effetti della disposizione in esame, è stata assimilata alla stipula di un contratto di locazione nel corso del 2019”.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Cedolare secca negozi, accesso al regime anche dopo il 2019