Cassa Colf obbligatoria: i contributi per il lavoratore domestico, versati dal datore di lavoro, le prestazioni a cui si ha diritto e le istruzioni per farne richiesta.
Cassa Colf obbligatoria: il dovere di versare i contributi per il lavoratore domestico viene attribuito al datore di lavoro, che stipula un contratto in linea con il CCNL.
Entrambi devono essere iscritti alla Cassa Colf e hanno diritto a una serie di prestazioni: di seguito una carrellata di quelle previste per il lavoratore e le istruzioni per farne richiesta.
La Cassa Colf è uno strumento previsto dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico, firmato dalle principali associazioni di categoria, DOMINA e FIDALDO per la parte dei datori di lavoro e FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS e FEDERCOLF, per la parte dei lavoratori. Nasce per fornire prestazioni e servizi agli iscritti, tra cui anche trattamenti assistenziali sanitari e assicurativi, che si integrano e si aggiungono alle prestazioni pubbliche.
I lavoratori interessati sono i prestatori di lavoro retribuiti, anche di nazionalità non italiana o apolidi, addetti al funzionamento della vita familiare e delle convivenze familiarmente strutturate. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio INPS, sono 864.526 i lavoratori domestici in Italia.
Di seguito le informazioni sui contributi, i diritti e i doveri del lavoratore:
- Cassa Colf: iscrizione obbligatoria per il datore di lavoro
- Cassa Colf: come funziona il versamento dei contributi
- Cassa Colf: come calcolare la soglia minima per ottenere le prestazioni
- Cassa Colf: le prestazioni sanitarie a cui il lavoratore domestico ha diritto
- Cassa Colf: le prestazioni Unisalute a cui il lavoratore domestico ha diritto
- Lavoratori domestici: come richiedere le prestazioni Cassa Colf e Unisalute
Cassa Colf: iscrizione obbligatoria per il datore di lavoro
Il datore di lavoro ha l’obbligo e la responsabilità di iscriversi e di iscrivere il lavoratore alla Cassa Colf.
L’iscrizione risulta dal primo giorno del trimestre per il quale comincia a versare i contributi, in modo regolare e continuativo.
Nel momento in cui si viene assunti o si decide di interrompere il rapporto di lavoro non è necessario inviare alcuna modulistica o comunicazione. Grazie a una convenzione apposita con l’INPS, tutti i dati inerenti al rapporto di lavoro vengono forniti automaticamente alla Cassa Colf.
Cassa Colf: come funziona il versamento dei contributi
I contributi vengono versati dai datori da lavoro, il contributo da calcolare per ogni ora che viene retribuita è pari a 0,03 euro:
- 0,02 euro a carico del datore di lavoro;
- 0,01 a carico del lavoratore.
Le scadenze per il pagamento della Cassa Colf sono le stesse previste per i contributi previdenziali INPS.
Per avere diritto alle prestazioni è necessario raggiungere la soglia minima dei 25 euro in un anno di contributi contrattuali, per raggiungerla è possibile versare quote integrative ai 0,03 euro.
La ricevuta di versamento in cui sia evidente il codice F2 e il valore dei contributi contrattuali certifica l’iscrizione alla Cassa Colf.
Cassa Colf: come calcolare la soglia minima per ottenere le prestazioni
La soglia dei 25 euro può essere raggiunta in due modi:
- sommando i contributi dei 4 trimestri che precedono l’evento per il quale si chiede il rimborso;
- sommando i contributi dei 3 trimestri che precedono l’evento per il quale si richiede il rimborso più il trimestre in cui si è verificato.
La quota dei 25 euro si può raggiungere anche considerando i diversi rapporti di lavoro per i quali siano stati versati i contributi.
Se per uno o due trimestri non vengono versati i contributi a causa di malattia, infortunio, maternità e disoccupazione non si interrompe la regolarità contributiva, ma i casi appena citati devono essere documentati.
I lavoratori che raggiungono la soglia dei 25 euro di contributi nei tempi stabiliti hanno diritto alle prestazioni sanitarie previste: indennità o rimborsi per sostenere le spese sanitarie.
Si distinguono due tipi di prestazioni:
- gestite direttamente dalla Cassa Colf;
- gestite da Unisalute.
Cassa Colf: le prestazioni sanitarie a cui il lavoratore domestico ha diritto
I lavoratori che hanno bisogno di chiedere una prestazione sanitaria alla Cassa Colf devono compilare un apposito modulo in cui specificano i dettagli della richiesta e a cui allegano la documentazione necessaria per ottenerla.
Le prestazioni a cui il lavoratore ha diritto e che vengono gestite direttamente dalla Cassa Colf sono le seguenti:
- Ricovero, convalescenza e Ticket Sanitari:
- Diaria giornaliera di 30,00 euro in caso di ricovero ospedaliero per massimo di 20 giorni all’anno, anche in caso di ricovero in day hospital, ma non di pronto soccorso;
- Diaria giornaliera di 30,00 euro per massimo di 15 giorni all’anno per il periodo di convalescenza determinata dal ricovero avvenuto, certificata dal medico curante o prevista nella cartella clinica di dimissione ospedaliera;
- Rimborso dei ticket sanitari fino ad un massimo annuo di 300,00 euro: sono escluse visite generiche, esami di laboratorio, analisi ematiche e farmaci.
- Forme oncologiche:
- Diaria giornaliera di 30,00 euro in caso di ricovero ospedaliero per un massimo di 30 giorni all’anno, questa indennità è corrisposta anche in caso di ricovero in forma di day hospital ma non di pronto soccorso;
- Diaria giornaliera di 30,00 euro per un massimo di 30 giorni all’anno per il periodo di convalescenza determinata dal ricovero avvenuto, certificata dal medico curante o prevista nella cartella clinica di dimissione ospedaliera;
- Rimborso di 500,00 euro per persona e per anno civile, per i ticket sanitari effettuati presso strutture del Servizio Sanitario Nazionale o accreditate SSN. Sono escluse le visite generiche, esami di laboratorio, analisi ematiche e farmaci.
- Indennità grandi interventi in strutture pubbliche:
- Nei casi di grandi interventi chirurgici o di gravi eventi morbosi, il lavoratore ha diritto a una garanzia indennitaria di 1.000 euro per intervento per coprire le spese complementari.
- Rimborso spese periodo di gravidanza:
- Le lavoratrici iscritte alla Cassa Colf hanno diritto a un rimborso delle spese sanitarie sostenute nel limite massimo annuo di 1.000,00 euro nel periodo riconosciuto.
- Neonati figli di lavoratori iscritti:
- La Cassa Colf provvede al pagamento delle spese per interventi chirurgici effettuati nel primo anno di vita del neonato, ma anche della retta di vitto e di pernottamento dell’accompagnatore per il periodo del ricovero, fino a 5.000 euro all’anno per neonato.
- Rimborso spese per i trattamenti fisioterapici:
- 250 euro con una franchigia del 25% per ogni evento sono previsti per il rimborso delle spese per i trattamenti fisioterapici a seguito di infortunio certificato dal pronto soccorso o a seguito di patologie particolari. Rientrano in questa tipologia di prestazioni anche le cure termali attestate da apposita prescrizione del medico. Le prestazioni dovranno essere svolte presso strutture del Servizio Sanitario Nazionale o comunque accreditate SSN.
- 250 euro con una franchigia del 25% per ogni evento sono previsti per il rimborso delle spese per i trattamenti fisioterapici a seguito di infortunio certificato dal pronto soccorso o a seguito di patologie particolari. Rientrano in questa tipologia di prestazioni anche le cure termali attestate da apposita prescrizione del medico. Le prestazioni dovranno essere svolte presso strutture del Servizio Sanitario Nazionale o comunque accreditate SSN.
- Protesi ortopediche e ausili medici ortopedici:
- 1.000,00 euro all’anno, applicando una franchigia del 20% sul totale importo di ogni fattura presentata, sono previsti per il rimborso del materiale riabilitativo e degli ausili medici ortopedici acquistati o noleggiati dal lavoratore a seguito di prescrizione medica.
Cassa Colf: le prestazioni Unisalute a cui il lavoratore domestico ha diritto
Inoltre gli iscritti alla Cassa Colf, possono usufruire delle prestazioni sanitarie aggiuntive erogate da Unisalute.
Grazie alle convenzioni con strutture private in tutta Italia, Unisalute offre la possibilità agli iscritti alla Cassa Colf di avere prestazioni sanitarie senza dover sostenere nessuna spesa, nei limiti e nei casi che seguono:
- Alta specializzazione:
- In caso di malattia o infortunio che si è verificato durante l’operatività del contratto, il piano sanitario prevede il pagamento di una serie di prestazioni in convenzione con UniSalute, che provvede al pagamento diretto ed integrale alla struttura sanitaria convenzionata. Necessaria una prescrizione medica che riporta il quesito diagnostico o la patologia che ha reso necessaria la prestazione stessa, per un massimale annuo assicurato di 1.000,00 euro per persona.
- Visite specialistiche:
- UniSalute provvede al pagamento diretto ed integrale alla struttura sanitaria convenzionata di tutte le visite specialistiche con l’esclusione delle prestazioni odontoiatriche e ortodontiche per un numero massimo di 7 visite per persona per anno. Necessaria una prescrizione medica con il quesito diagnostico o la patologia che ha reso necessaria la prestazione.
- Prestazioni Odontoiatriche particolari:
- UniSalute provvede al pagamento del pacchetto di prestazioni odontoiatriche particolari di prevenzione di cui si può usufruire una volta l’anno in strutture sanitarie convenzionate con le Società indicate dalla Centrale Operativa.
- Nella stessa categoria rientrano le prestazioni per impianti osteointegrati e le relative corone fisse. La disponibilità annua per questo tipo di prestazioni nelle strutture convenzionate è la seguente:
Inoltre per le prestazioni che non sono incluse tra quelle coperte da Unisalute per gli iscritti alla Cassa Colf, o nel caso in cui l’iscritto ne abbia già usufruito, è possibile richiedere delle tariffe agevolate in fase di prenotazione.
Lavoratori domestici: come richiedere le prestazioni Cassa Colf e Unisalute
Per richiedere l’erogazione di un rimborso o di un’indennità alla Cassa Colf, il lavoratore deve compilare e inviare l’apposito modulo, allegando una specifica documentazione a seconda dei casi:
- Modulo Richiesta Dati (MRD/D) compilato e firmato;
- Informativa e dichiarazione di consenso ai sensi della Legge 196/03 (MIC/D) compilato e firmato;
- Copia del documento di identità del dipendente in corso di validità;
- Numero quattro attestati dell’avvenuto versamento con regolarità e continuità dei contributi di assistenza contrattuale degli ultimi quattro trimestri;
- In caso di ricovero ospedaliero si dovranno allegare i certificati di ricovero e di dimissione contenenti la diagnosi;
- In caso di richiesta di indennità giornaliera di convalescenza, deve essere allegata la copia della prescrizione della convalescenza stessa da parte di un medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, sempre che la stessa non sia prevista nel certificato di dimissione;
- In caso di rimborso di ticket sanitari occorrerà allegare copia dei ticket pagati;
- Esame istologico obbligatorio in caso di rimborso per forme oncologiche maligne;
- Fatture delle spese sostenute per vitto e pernottamento dall’accompagnatore nell’istituto di cura o struttura alberghiera nel caso di rimborso spese per interventi chirurgici del neonato nel suo primo anno di vita;
- Fatture delle spese sostenute per acquisto o noleggio di materiale riabilitativo e relativa prescrizione medica;
- Fatture delle spese sostenute per trattamenti fisioterapici e/o cure termali effettuate presso strutture Servizio Sanitario Nazionale e relativa prescrizione medica.
Tutti i documenti, insieme al modulo, devono essere inviati alla Cassa Colf scegliendo una delle tre modalità previste:
- tramite raccomandata all’indirizzo di Via Tagliamento numero 29, Roma;
- via mail all’indirizzo [email protected];
- presso una sede sindacale.
Per quanto riguarda, invece, le prestazioni Unisalute, gli iscritti devono seguire una delle due procedure:
- effettuare una prenotazione nell’Area Riservata ai Clienti del sito www.unisalute.it o tramite APP Unisalute;
- contattare la Centrale Operativa al numero verde 800 009638.
Alla struttura convenzionata, il lavoratore che usufruisce delle prestazioni deve presentare un documento di identità e la prescrizione del medico curante.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Cassa Colf obbligatoria: contributi, diritti e doveri del lavoratore domestico