Cartelle esattoriali, l’AdER vuole i dati di conti correnti e fatture elettroniche: la proposta di riforma

Cartelle esattoriali, entra nel vivo la riforma: l'Agenzia delle Entrate Riscossione presenta le proprie proposte in Parlamento. Tra le richieste, la condivisione dei dati relativi a conti correnti e fatture elettroniche per velocizzare il recupero dei debiti.

Cartelle esattoriali, l'AdER vuole i dati di conti correnti e fatture elettroniche: la proposta di riforma

Cartelle esattoriali, dati di conti correnti e fatture elettroniche in chiaro, al fine di ottimizzare le attività di recupero.

A chiederlo è l’Agenzia delle Entrate Riscossione, nella relazione inviata in Parlamento in merito alla riforma delle attività di recupero dei ruoli. A fornire il testo in anteprima è Italia Oggi del 22 luglio 2021.

Ammonta a 999 miliardi di euro l’importo delle cartelle esattoriali che affollano il magazzino dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, e si lavora ad un meccanismo di cancellazione automatica dei debiti non riscuotibili e a migliorare le operazioni di riscossione.

Rendere più efficace ed efficiente l’attività di recupero dei crediti affidati all’Agente della riscossione è uno degli obiettivi della riforma, annunciata in parallelo all’introduzione dello stralcio delle cartelle fino a 5.000 euro ad opera del decreto Sostegni.

Cartelle esattoriali, l’AdER vuole i dati di conti correnti e fatture elettroniche: la proposta di riforma

La privacy rende complessa la condivisione di banche dati e informazioni tra Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate Riscossione. Un aspetto già più volte evidenziato dal Direttore Ruffini, e che ora viene messo nero su bianco nella relazione inviata al Parlamento sulla riforma della riscossione.

La relazione dell’AdER si concentra quindi sulle possibili vie per la revisione del meccanismo di riscossione.

Oltre ad ipotizzare lo stralcio dei debiti non recuperati a cadenza quinquennale, spicca la richiesta di accesso ai dati relativi ai conti correnti e alle fatture elettroniche presenti nelle banche dati dell’Agenzia delle Entrate.

Il documento messo a disposizione da Italia Oggi il 22 luglio 2021 racchiude una serie di proposte da parte dell’Ente, in primis quella di fare dei dati una delle vie per ottimizzare le procedure di riscossione delle cartelle esattoriali.

Innanzitutto, l’Agenzia delle Entrate Riscossione propone di modificare le regole previste sull’Archivio dei rapporti finanziari. Il motivo è da rintracciare nelle difficoltà operative per l’esecuzione dei pignoramenti, dovute al fatto che spesso i conti correnti pignorati sono vuoti o non capienti.

I “pignoramenti al buio” comportano il dispendio di attività e risorse, evidenzia la relazione dell’AdER, ed è per superare tale criticità che viene proposto di estendere gli obblighi comunicativi da parte degli Istituti di credito per ottimizzare le procedure di recupero delle cartelle esattoriali.

Ad oggi, i dati trasmessi e contenuti nell’Archivio dei rapporti finanziari possono essere utilizzati per le sole finalità di controllo.

Una condivisione più capillare delle informazioni relative ai conti correnti con l’Amministrazione finanziaria, sottolinea l’Agenzia, consentirebbe di erogare ulteriori servizi al contribuente, come l’accredito di rimborsi e contributi sull’IBAN comunicato, e contribuirebbe ad ottimizzare le attività di riscossione, previo assenso da parte del Garante per la Privacy.

Cartelle esattoriali e conti correnti, l’AdER chiede dati aggiornati mensilmente

L’Agenzia delle Entrate Riscossione non chiede solo la possibilità di accedere ai dati, ma anche di avere a disposizione informazioni “fresche” e aggiornate.

Tra le criticità evidenziate c’è infatti la periodicità della comunicazione sulle giacenze dei conti correnti, che è inviata entro il 15 febbraio dell’anno successivo.

Le informazioni presenti nell’Archivio dell’Agenzia delle Entrate possono quindi risultare di gran lunga diverse da quelle reali, considerando che ad esempio a gennaio 2021 sono presenti informazioni sulle giacenze dei conti correnti al 31 dicembre 2019.

In parallelo all’estensione degli ambiti di utilizzo dei dati dei conti correnti, l’Agenzia delle Entrate Riscossione propone di prevedere l’invio mensile dei dati.

Cartelle esattoriali, dati delle fatture elettroniche all’AdER per evitare i pignoramenti al buio

Oltre alle informazioni sui conti correnti, l’Agenzia delle Entrate Riscossione chiede di poter accedere alla banca dati delle fatture elettroniche.

L’obiettivo è ancora una volta evitare di disperdere tempo e risorse con pignoramenti al buio. Le fatture elettroniche potrebbero essere utilizzate al fine di reperire informazioni per l’avvio di procedure presso terzi, contrastando l’“evasione da riscossione”.

In particolare, l’AdER chiede di poter usare i dati delle fatture elettroniche per pignorare i rapporti commerciali intrattenuti dal debitore con soggetti terzi, e tutto senza la necessità di controlli e ispezioni in loco.

Una procedura che rischia di diventare eccessivamente invasiva, e sulla quale è la stessa Agenzia a proporre alcune limitazioni:

  • accesso ai dati delle fatture elettroniche solo per i debiti superiori a determinate soglie;
  • applicabilità delle norme solo da una determinata data e dopo il termine della fase emergenziale;
  • applicabilità solo alle fatture che certificano rapporti continuativi (ad esempio, 10 fatture tra gli stessi soggetti).

Sono questi alcuni dei punti che l’Agenzia delle Entrate Riscossione pone all’attenzione del Parlamento, in vista della messa a punto del progetto per la riforma del sistema di riscossione.

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