In quali casi il cambio della caldaia permette l'accesso al bonus mobili? Il punto su requisiti e scadenze da rispettare
Il cambio di una vecchia caldaia con una nuova a condensazione apre automaticamente al bonus mobili?
L’agevolazione aggiuntiva è collegata con il bonus ristrutturazione e spetta esclusivamente se il cambio della caldaia rientra tra gli interventi previsti dall’articolo 16-bis del TUIR.
I chiarimenti sono importanti in vista della scadenza delle agevolazioni edilizie del 31 dicembre 2024. Dal prossimo anno non è previsto alcun bonus mobili: chi vorrà ottenere l’agevolazione del 50 per cento delle spese fino a 5.000 euro dovrà sostenerle entro la fine dell’anno.
Cambio caldaia: quando spetta il bonus mobili?
Quali sono i requisiti che permettono di ottenere il bonus mobili con il cambio della caldaia?
Il quesito è stato posto alla redazione di FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate.
La richiesta di chiarimenti è particolarmente urgente per l’avvicinarsi della scadenza del 31 dicembre 2024.
Il termine rappresenta il capolinea per gli interventi che rientrano nell’ecobonus e segna l’ultimo giorno utile per non vedere ridotta la detrazione del bonus ristrutturazione, che dal 1° gennaio 2025 passerà dal 50 per cento al 36 per cento (tornando alla forma originaria dell’agevolazione.
La finestra compresa fino alla fine dell’anno è quindi importante per quanti vogliono ottenere le agevolazioni. I contribuenti dovranno infatti sostenere le spese entro il 31 dicembre 2024 per non perdere le detrazioni.
Nel caso della sostituzione della caldaia, per sapere se il contribuente può accedere al bonus mobili è necessario capire in quale agevolazione è inquadrato il cambio.
Il cambio della caldaia può infatti rientrare:
- nel bonus ristrutturazione, ovvero nell’agevolazione introdotta dal comma 1, articolo 16-bis del TUIR;
- nell’ecobonus, ossia nell’agevolazione prevista dall’articolo 1, comma 347 della legge n. 296/2006.
In questo secondo caso viene agevolata la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.
Non sarà però possibile accedere al bonus mobili.
La sostituzione della caldaia deve essere un intervento di manutenzione straordinaria
La possibilità di accedere al bonus mobili con la sostituzione della caldaia spetta esclusivamente nel caso in cui l’intervento rientri rientri nell’agevolazione al 50 per cento.
Il presupposto per il bonus mobili ed elettrodomestici è, infatti, l’agevolazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio eseguito su singole unità abitative.
In altre parole, l’intervento deve rientrare tra quelli previsti dall’articolo 16-bis del TUIR, come interventi di manutenzione straordinaria.
La sostituzione deve avere l’obiettivo di intervenire direttamente su una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.
La circolare numero 3 del 2016 sottolinea, infatti, quanto di seguito riportato:
“Si ritiene, pertanto, che la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento e come tale qualificabile intervento di «manutenzione straordinaria», consente l’accesso al bonus arredi, in presenza di risparmi energetici conseguiti rispetto alla situazione preesistente.”
Nel caso indicato, quindi, il contribuente avrà diritto anche al bonus mobili ed elettrodomestici, nel rispetto delle altre condizioni stabilite per l’accesso all’agevolazione.
In ogni caso le spese dovranno essere sostenute entro il 31 dicembre 2024.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Cambio caldaia: quando spetta il bonus mobili?