Bonus Sud e NEET 2018: con la nota di aggiornamento pubblicata dall'ANPAL il 4 settembre arrivano i dati sulle richieste. Al Sud sono soprattutto i lavoratori di sesso maschile ad essere assunti.
Bonus Sud e NEET: sono stati pubblicati dall’ANPAL i dati sulle richieste pervenute all’INPS al 30 giugno 2018.
I due incentivi rivolti rispettivamente a favorire l’occupazione nelle regioni del Mezzogiorno e per i giovani NEET, non impiegati in percorsi di studio o formazione, registrano un totale di circa 120.000 domande trasmesse.
Nello specifico, al 30 giugno 2018, sono state presentate un totale di 89.853 domande di accesso al bonus Sud e 32.216 relative all’incentivo occupazione NEET. In ambedue i casi si registra un incremento delle richieste di accesso alle due agevolazioni rispetto al mese precedente.
Bonus NEET 2018: crescono i contratti di apprendistato rispetto all’indeterminato
L’ammontare complessivo delle risorse riferite alle domande di bonus NEET confermate a giugno 2018 è pari a 38,9 milioni di euro, con un incremento del 37,5% rispetto al mese precedente.
I dati forniti dall’ANPAL sulla base delle domande inviate dalle aziende all’INPS mostrano come le regioni che presentano un maggior numero di domande sono Lombardia e Campania seguite da Veneto e Emilia Romagna. Nel complesso il 74,6% delle domande confermate si concentrano nelle Regioni più sviluppate.
Per quanto riguarda le tipologie di domande confermate, il 59,6% riguarda giovani di genere maschile e il 40,4% giovani donne. All’interno delle fasce d’età il 48,5% è riferito ai giovani 20-24 enni e il 38,1% riguarda i giovani 25-29 enni. Le donne risultano più concentrate nelle fasce di età più adulte.
In merito alle tipologie di contratto, è notevole lo scarto tra il tempo indeterminato (33,5%) e l’apprendistato professionalizzante (66,5%). Il contratto di apprendistato professionalizzante risulta predominante nella fascia d’età dei 20-24enni con il 51,1% dei casi mentre il tempo indeterminato assume un’incidenza maggiore (48,4%) per i 25-29enni.
Le regioni in transizione (Abruzzo a parte) e le regioni meno sviluppate (Puglia a parte) presentano una maggiore incidenza del contratto a tempo indeterminato rispetto al contratto di apprendistato professionalizzante.
Bonus Sud 2018, domande per lo più per lavoratori di genere maschile
Per quanto riguarda la tendenza di utilizzo del bonus Sud, sono state confermate quasi 2.000 domande in più a giugno 2018 rispetto al mese precedente, con un totale di 190,1 milioni di euro necessari e con un incremento del 3,7% rispetto al mese precedente.
Nel complesso, registra l’ANPAL, l’84,7% delle domande confermate si concentra nelle Regioni meno sviluppate. Le regioni che presentano un maggior numero di domande sono la Campania seguita da Sicilia e Puglia. Per quanto riguarda gli importi annuali confermati (corrispondenti all’ammontare dell’incentivo definitivamente autorizzato dall’INPS) l’Abruzzo presenta l’importo medio pro capite più alto per le Regioni in transizione e la Sicilia per quelle meno sviluppate.
Risultano prevalenti le domande confermate presentate per lavoratori di genere maschile (62,7% in totale) con esigue differenze tra le regioni.
Interessante è anche la tendenza relativa all’età dei lavoratori per i quali è stato richiesto il bonus: la percentuale maggiore di domande confermate risulta essere quella dei 30-39enni (15.006 assunzioni pari al 31,2%), sia per le Regioni in transizione (2.542 assunzioni pari al 34,6% ) che per le Regioni meno sviluppate (12.464 assunzioni pari al 30,6%).
In merito alle tipologie di contratto sono pari al 65,9% quelli a tempo indeterminato, mentre un ulteriore 30,3% concerne trasformazioni di precedenti contratti a termine. Soltanto il 3,8% delle domande di incentivo sono relative al contratto di apprendistato. L’assunzione in apprendistato professionalizzante assume, ovviamente, un’incidenza preponderante negli under 30 (1.771 pari al 97,6%).
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus Sud e NEET 2018: dall’ANPAL i dati sulle richieste