Bonus ristrutturazione in eredità, cessione della detrazione un'unica volta in caso di decesso del beneficiario. A fare il punto è l'Agenzia delle Entrate, con la risposta all'interpello n. 612 del 20 settembre 2021.
Bonus ristrutturazione, c’è solo una possibilità di cessione della detrazione per l’immobile in eredità.
Il bonus fiscale riconosciuto per i lavori volti al recupero del patrimonio edilizio può essere trasferito per successione un’unica volta in caso di decesso del beneficiario originario. Non è ammessa la cessione in eredità in caso di eventi successivi, sia in caso di morte del nuovo titolare della detrazione così come nell’ipotesi di successiva vendita dell’immobile.
A specificarlo è l’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 612 del 20 settembre 2021.
Bonus ristrutturazione e cessione della detrazione: l’eredità è unica
A presentare istanza di interpello all’Agenzia delle Entrate è un contribuente interessato a sapere se può fruire del bonus ristrutturazione ereditato dalla moglie, deceduta prima di fruire della detrazione fiscale acquisita a sua volta per successione.
Le regole generali previste per il bonus ristrutturazione consentono la cessione della detrazione fiscale in eredità esclusivamente a chi dispone dell’immobile.
A stabilirlo è il comma 8 dell’articolo 16-bis del TUIR, il quale prevede che:
“in caso di decesso dell’avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all’erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene”.
Per il trasferimento delle quote residue di detrazione non fruite dal beneficiario originario è quindi necessario che l’erede conservi la detenzione materiale e diretta dell’immobile, per tutti gli anni in cui si intende fruire delle rate residue. In caso di più eredi, la detrazione è ripartita tra gli stessi in parti uguali.
Come specificato tra l’altro nella circolare n. 7/E/2021, la detenzione materiale e diretta dell’immobile è una delle condizioni fondamentali per poter utilizzare il bonus ristrutturazione in caso di decesso del contribuente beneficiario. È quindi fondamentale disporre dell’immobile, anche se non è adibito ad abitazione principale.
Ad esempio quindi, viene meno il diritto alla detrazione se l’immobile ereditato viene affittato o concesso in comodato, così come il diritto ad utilizzare il bonus ristrutturazione spetta solo al soggetto che abita l’immobile ereditato e che quindi ne ha la disponibilità in caso di più eredi.
- Agenzia delle Entrate - risposta all’interpello n. 612 del 20 settembre 2021
- Detrazioni per spese relative ad interventi di recupero del patrimonio edilizio - Trasferimento dell’immobile mortis causa. Articolo 16-bis comma 8 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n 917 (TUIR)
Bonus ristrutturazione, veto alla cessione della detrazione non fruita dall’erede
Tornando al caso specifico, ossia alla possibilità di “cessione multipla” del bonus ristrutturazione in caso di decesso dell’erede, l’Agenzia delle Entrate evidenzia l’impossibilità per il beneficiario di fruire delle quote residue di detrazione acquisite dalla moglie deceduta.
Un veto posto, per analogia, anche tenuto conto di quanto previsto in caso di vendita o donazione dell’immobile ereditato.
Se infatti l’erede che ha la detenzione materiale e diretta del bene cede l’immobile acquisito per successione, le quote residue della detrazione non fruite non si trasferiscono all’acquirente o donatario, regola che si applica anche se la vendita o la donazione siano effettuate nell’anno di accettazione dell’eredità.
Si perde di conseguenza il diritto a beneficiare del bonus ristrutturazione per le quote di detrazione non fruite dal beneficiario originario e dall’erede.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus ristrutturazione e cessione della detrazione: l’eredità è unica