Bonus professionisti con cassa: ad aprile 2020 sono più di 400 mila, quasi il 33% degli iscritti, ad aver chiesto l'indennità di 600 euro introdotta dal Decreti «Cura Italia» con in testa biologi e geometri. Questo è uno dei dati riportati dal V Rapporto Confprofessioni sulle libere professioni pubblicato il 26 gennaio 2021.
Bonus professionisti con cassa: sono stati tantissimi ad aprile 2020 ad aver richiesto l’indennità dei 600 euro di sostegno al reddito introdotta dal Decreto Cura Italia.
Il V Rapporto Confpofessioni sulle libere professioni, pubblicato il 26 gennaio 2021, tra gli altri dati, riporta un boom di domande al 14 aprile del 2020 da parte dei titolari di partita Iva iscritti agli Ordini, domande quasi interamente accolte.
Un indice, questo, che è specchio della crisi che sta vivendo questa particolare categoria di soggetti per cui gli aiuti hanno incontrato diversi ostacoli.
Ora si attendono nuove misure di sostegno che potrebbero arrivare con il Decreto Ristori 5, ancora da scrivere e approvare.
Bonus professionisti con cassa: dal Rapporto Confprofessioni boom di domande ad aprile 2020
Il Rapporto Confprofessioni del 26 gennaio 2021, è stato presentato in diretta streaming lo stesso giorno sul canale youtube e facebook.
Per quanto riguarda le Casse di previdenza professionali, i dati riportati mostrano che, ad aprile, queste hanno ricevuto 454.541 domande, su 1.387.678 iscritti complessivi, dell’indennità dei 600 euro.
Di aiuto al focus su questi particolari aspetti è stata anche la presentazione in allegato al Rapporto su cui sono disponibili tabelle esemplificative.
- Confpofessioni - presentazione V rapporto libere professioni in Italia nel 2020 del 26 gennaio 2021
- Confprofessioni presentazione con tabelle del v rapporto su libere professioni in italia nel 2020
La percentuale di accoglimento è elevatissima (91%), il che, a prima vista, potrebbe apparire come un indice positivo ma che, in un’ottica di insieme, significa che quasi la totalità dei richiedenti presentava, allora, i requisiti necessari a beneficiare del bonus.
I professionisti iscritti alle casse private, si ricorda, rientrano nella platea degli aiuti Covid individuata dall’articolo 44 del Decreto Cura Italia, il quale aveva istituto il “Fondo per il reddito di ultima istanza”, destinato all’erogazione dell’indennità a sostegno dei lavoratori autonomi e professionisti che, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica, avevano cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro Rapporto di lavoro.
Ciò significava, in particolare, che l’indennizzo veniva riconosciuto in presenza delle seguenti condizioni:
- essere lavoratori che avessero percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo non superiore a 35mila euro;
- essere lavoratori che, sempre nell’anno di imposta 2018, avessero percepito un reddito complessivo compreso tra 35mila e 50mila euro e che avessero cessato, ridotto o sospeso la loro attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020, rispetto allo stesso reddito del primo trimestre 2019, sempre a causa della crisi pandemica.
Fra l’altro, il successivo Decreto Liquidità (D.L. 8 aprile 2020, n. 23) aveva introdotto, all’art. 34, l’ulteriore requisito essenziale dell’iscrizione alle rispettive casse privatizzate “in via esclusiva” da parte dei professionisti, suscitando non pochi problemi interpretativi.
Il citato articolo, in vigore dal 9 aprile 2020 al 18 maggio 2020, è stato però abrogato dall’articolo 78, comma 3, del Decreto Rilancio, con decorrenza dal 19 maggio 2020.
Insomma, un dato, quello riferito alle domande di bonus, che fa riflettere sulla difficile condizione in cui versano attualmente nel nostro Pese, se si pensa che anche i liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS (368.860), a maggio, hanno visto accolte 301.214 domande, con una percentuale dell’81,7%.
Bonus professionisti con cassa: chi sono i più colpiti dalla pandemia
Con riferimento agli iscritti agli ordini e alle relative casse professionali, secondo il Rapporto di Confprofessioni, la categoria che ha fatto maggior ricorso alle indennità Covid è quella dei biologi, seguiti con poco distacco dagli psicologi.
Al gradino sottostante si posizionano i geometri, con avvocati, ingegneri ed architetti.
Ma andiamo a rappresentare in tabella, sulla base dei dati offerti da Confprofessioni, il numero di domande di indennità arrivate e accolte al 14 aprile 2020 per queste specifiche categorie di soggetti.
Cassa | Categoria | Domande inoltrate | Domande accolte | N. iscritti | Domande accolte/inoltrate | Domande accolte/iscritti |
---|---|---|---|---|---|---|
ENPAB | Biologi | 9.613 | 7.292 | 15.070 | 75,9% | 48,4% |
ENPAP | Psicologi | 38.798 | 23.776 | 61.068 | 61,3% | 38,9% |
CIPAG | Geometri | 51.073 | 48.209 | 84.202 | 94,4% | 57,3% |
CF | Avvocati | 136.424 | 136.095 | 243.233 | 99,8% | 56,0% |
INARCASSA | Ingegneri e architetti | 90.344 | 88.914 | 168.851 | 98,4% | 52,7% |
Per avere un quadro completo e tutte le informazioni dettagliate in merito alla situazione delle libere professioni in Italia nel 2020, si rimanda al testo integrale del V Rapporto di Confprofessioni.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus professionisti con cassa: dal Rapporto Confprofessioni boom di domande ad aprile 2020