Se si acquistano mobili per la propria abitazione, è possibile beneficiare del bonus dedicato anche se i lavori sono realizzati solo sulla pertinenza? I chiarimenti in merito alla detrazione
La detrazione IRPEF, prevista per l’acquisto di mobili destinati ad arredare immobili oggetto di lavoro edilizi, è possibile anche se l’intervento è realizzato esclusivamente sulla relativa pertinenza.
Lo sconto dall’imposta del 50 per cento spetta infatti per tutti gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, anche per quelli realizzati ad esempio sul box auto o il garage.
L’importo sostenuto nel 2023, fino al limite di spesa fissato a 8.000 euro, deve essere indicato nell’apposita sezione del modello 730/2024.
Bonus mobili 2024: detrazione anche per lavori solo sulle pertinenze
È possibile beneficiare del bonus mobili se i lavori sono stati effettuati soltanto sulla pertinenza dell’abitazione?
Il chiarimento è stato ribadito anche in risposta al quesito di un lettore di FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate.
Al comma 2 dell’art. 16 del D.L. n. 63/2013, è prevista una detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di lavori di ristrutturazione.
Lo sconto IRPEF del 50 per cento, ripartito in dieci quote annuali di pari importo, è calcolato su un limite massimo di spesa fissato a 8.000 euro, per i lavori effettuati nel corso del 2023.
Nel dettaglio, l’agevolazione spetta per gli interventi:
- di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;
- di ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
- di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
- per la manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali finalizzati alla riduzione del rischio sismico.
Come chiarito dall’Agenzia dell’Entrate, all’interno della guida dedicata al bonus mobili:
“La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.”
In sintesi, se si acquistano mobili per la propria abitazione, è possibile fruire dell’agevolazione anche quando l’intervento è stato realizzato su una pertinenza dell’immobile stesso, come il box auto o il garage.
Bonus mobili: come compilare il modello 730/2024
I dati relativi al bonus mobili devono essere inseriti all’interno del Quadro E, Sezione III C, del modello 730/2024.
In particolare, è necessario compilare il rigo E57 come segue:
- nelle colonne 1 e 3, indicare per ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione il numero di rata;
- nelle colonne 2 e 4, indicare la spesa sostenuta nel corso del 2023, entro il limite di 8.000 euro.
Come indicato all’interno delle istruzioni per la compilazione dell’Agenzia delle Entrate:
“I limiti di spesa sono riferiti alla singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione, a prescindere dal numero dei contribuenti che partecipano alla spesa”.
Ai fini della detrazione, il pagamento degli importi deve essere effettuato mediante sistemi di pagamento tracciabili, come bonifici o carte di credito o di debito.
Le fatture di acquisto dei beni, che possono essere comprati anche a rate, devono obbligatoriamente specificarne la natura, la qualità e la quantità.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus mobili 2024: spetta per lavori solo su una pertinenza?