È possibile beneficiare del bonus mobili se non si possiede la fattura d'acquisto del bene? La detrazione IRPEF prevista per le spese sostenute può comunque essere ottenuta, ma soltanto a determinate condizioni
I contribuenti possono portare in detrazione le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, nel caso abbiano realizzato interventi di ristrutturazione.
Per documentare gli importi su cui calcolare l’agevolazione, è necessario possedere i documenti relativi, come la fattura d’acquisto dei beni.
In alcuni casi, è comunque possibile accedere allo sconto IRPEF anche senza fattura.
Bonus mobili senza fattura: quando è possibile ottenerlo?
È possibile usufruire della detrazione IRPEF per l’acquisto di mobili con il solo scontrino fiscale, se sprovvisti di fattura?
È la domanda posta da una lettrice alla redazione di FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate.
L’art. 16, comma 2, del D.L. n. 63 del 4 giugno 2013, prevede che ai contribuenti che usufruiscono della detrazione IRPEF del 50 per cento per interventi di ristrutturazione edilizia, sia riconosciuta un’ulteriore detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
In particolare, sono ammessi gli elettrodomestici di classe non inferiore:
- alla classe A, per i forni;
- alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;
- alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
La detrazione, ripartita in dieci quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 50 per cento delle spese sostenute, a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto degli arredi.
Per l’anno 2024, il calcolo si effettua su un ammontare complessivo non superiore a 5.000 euro. La detrazione massima è quindi di 2.500 euro, ripartita in 10 anni.
Bonus mobili: come beneficiare della detrazione IRPEF
Le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, possono essere portate in detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.
Per poter richiedere l’agevolazione, è necessario conservare i documenti di spesa, come:
- ricevute dei bonifici;
- ricevute di avvenuta transazione, per i pagamenti mediante carte di credito o di debito;
- documentazione di addebito sul conto corrente;
- fatture d’acquisto.
È comunque possibile beneficiare della detrazione avendo lo scontrino fiscale, ma senza la fattura d’acquisto?
La risposta è affermativa, ma soltanto a determinate condizioni.
Lo scontrino deve obbligatoriamente riportare il codice fiscale dell’acquirente e deve indicare le seguenti informazioni relative ai beni acquistati:
- la natura;
- la qualità;
- la quantità.
In mancanza del codice fiscale, la detrazione è consentita se l’acquisto è comunque riconducibile al contribuente titolare della carta di credito o debito con cui viene effettuato il pagamento.
In quest’ultimo caso la detrazione spetta solo se si può verificare la corrispondenza con i dati del pagamento, quali esercente, importo, data e ora dell’operazione.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus mobili: è possibile ottenerlo senza fatture?