Bonus affitto partite IVA, l'estensione del credito d'imposta del 60% prevista dal decreto Agosto è subordinata all'autorizzazione da parte della Commissione Europea. Ad evidenziarlo è anche l'Agenzia delle Entrate.
Bonus affitto per le partite IVA, l’estensione prevista dal decreto Agosto resta in attesa del via libera da parte della Commissione UE.
La possibilità di utilizzare un’ulteriore mensilità del credito d’imposta del 60% sugli affitti commerciali, così come l’estensione fino a dicembre 2020 già prevista dalla legge di conversione del decreto Agosto per le imprese del settore turistico, è per il momento in stand-by.
Ad evidenziarlo è l’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 509 del 2 novembre 2020.
A subordinare l’accesso all’agevolazione al via libera da parte della Commissione Europea è l’articolo 77 del decreto legge n. 104, con il quale è stata ritoccata la disciplina relativa al bonus affitto per le partite IVA prevista dal decreto Rilancio.
Al palo è anche la nuova percentuale del credito d’imposta per affitto d’azienda, che esclusivamente per le imprese del comparto turismo, passa dal 30% al 50%.
Il puzzle degli aiuti alle imprese, recentemente nuovamente modificato dal decreto Ristori, fa i conti con una serie di vincoli che rischiano di comprometterne l’efficacia.
Bonus affitto partite IVA in attesa del via libera dall’UE
La mole di decreti emergenziali emanati negli ultimi mesi porta al rischio di “perdersi dei pezzi”. Così è per il bonus affitti, introdotto in prima battuta dal decreto Cura Italia e via via implementato dai successivi provvedimenti.
L’ultimo intervento di rilievo è stato introdotto dal decreto Agosto, con il quale il credito d’imposta del 60% è stato prorogato a giugno per la generalità delle partite IVA e fino a dicembre 2020 per il comparto turismo, sempre nel rispetto del requisito di diminuzione del fatturato o dei corrispettivi pari almeno al 50% nel mese di riferimento, rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente (ad eccezione delle attività avviate dal 1° gennaio 2019)
Un’estensione che però non è ad applicazione automatica. Come previsto dal comma 3 dell’articolo 77 del DL n. 104, convertito nella legge n. 126 del 13 ottobre 2020, l’efficacia della misura è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Dall’Europa si attende quindi il via libera alla misura, da autorizzare nell’ambito della normativa sugli aiuti di Stato. Ad evidenziarlo è stata recentemente anche l’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 504 pubblicata in data 2 novembre 2020.
Bonus affitto partite IVA, limite agli aiuti di Stato anche per l’estensione del decreto Ristori
Alle modifiche previste dal decreto Agosto si aggiungono le recenti novità disposte dal decreto Ristori, con il quale il credito d’imposta sugli affitti è stato esteso fino a dicembre 2020 anche per le partite IVA incluse nell’elenco dei codici ATECO colpiti dalle nuove restrizioni.
In tal caso serve o no l’autorizzazione della Commissione UE? L’articolo 8 del decreto legge n. 137 non lo prevede espressamente, ma specifica che:
“Le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”, e successive modifiche”
Nell’ambito degli aiuti riconosciuti alle partite IVA, segnaliamo inoltre che si attendono ancora novità con il decreto Ristori-bis, collegato alle restrizioni previste dal DPCM del 4 novembre 2020.
Un incrocio di misure a supporto dei contribuenti danneggiati da coprifuoco e lockdown, che crea però un “cortocircuito operativo” e tradisce la promessa di semplificazione ed automatismo nell’erogazione degli indennizzi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus affitto partite IVA in attesa del via libera dall’UE