Stabilita la percentuale per il calcolo del bonus acqua potabile: gli importi richiesti nel 2023 superano di gran lunga i fondi a disposizione e il credito d'imposta scende dal 50 per cento al 9 per cento circa. Ridotta la cifra da utilizzare in compensazione o in dichiarazione dei redditi, nel modello 730. I dettagli nel provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 3 aprile 2023
Chi ha fatto domanda a febbraio 2023 per ottenere il bonus acqua potabile riceverà un credito d’imposta per le spese di acquisto e installazione dei sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e o addizione di anidride carbonica molto più basso del previsto.
L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 3 aprile 2023, ha stabilito la percentuale per il calcolo dell’importo che potrà essere effettivamente riconosciuto: mettendo a confronto le risorse a disposizione con le somme richieste, spetta solo il 17,9 per cento della cifra indicata nell’istanza.
Si riduce drasticamente la cifra che potrà essere utilizzata in compensazione o, nel caso delle persone fisiche, nella dichiarazione dei redditi e quindi indicata nel modello 730/2023.
Bonus acqua potabile, arriva la percentuale per il calcolo: credito d’imposta ridotto al 9 per cento
In linea con quanto stabilito dall’articolo 1, commi da 1087 a 1089, della Legge di Bilancio 2021, le persone fisiche, ma anche i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti hanno potuto richiedere il bonus acqua potabile entro la scadenza del 28 febbraio 2023 per gli acquisti effettuati nell’anno precedente.
In teoria è stato richiesto un credito d’imposta pari al 50 per cento per le spese di acquisto o di installazione di sistemi utilizzati per filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare. In pratica si riceverà un importo pari all’8,95 per cento delle spese sostenute.
Come previsto dalle modalità operative stabilite dall’Agenzia delle Entrate, infatti, il valore effettivo del bonus acqua potabile viene stabilito solo una volta chiusa la finestra per la presentazione delle domande.
Atteso entro il 31 marzo 2023, il provvedimento con la percentuale per il calcolo del credito d’imposta per le spese del 2022 è arrivato il 3 aprile con la notizia di una drastica riduzione del beneficio per tutte e tutti coloro che hanno presentato domanda lo scorso febbraio.
“L’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti in base alle comunicazioni validamente presentate dal 1° febbraio 2023 al 28 febbraio 2023, con riferimento alle spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, è risultato pari a 27.932.195 euro, a fronte di 5 milioni di euro di risorse disponibili, che costituiscono il limite di spesa”.
Le risorse a disposizione non bastano per le richieste ricevute e si avrà diritto soltanto al 17,9 per cento dell’importo richiesto, vale a dire che il valore effettivo del bonus acqua potabile 2023 scende dal 50 per cento all’8,95 per cento.
Bonus acqua potabile, arriva la percentuale per il calcolo: somme ridotte in compensazione e nel modello 730/2023
La percentuale stabilita dall’Agenzia delle Entrate, infatti, non si riferisce alle spese sostenute per l’acquisto dei sistemi utilizzati per filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare, ma all’importo del credito richiesto.
Facciamo un esempio pratico considerando il limite massimo di 1.000 euro indicato per le persone fisiche. Sulla carta si avrebbe diritto a un credito d’imposta di 500 euro. Dal momento che le risorse a disposizione non bastano per tutti, si otterrà un importo pari a 89,50 euro (90 euro approssimando per eccesso): il 17,9 per cento di 500 euro.
Limiti bonus acqua potabile | Tipologia di beneficiari | Valore massimo previsto | Valore massimo effettivo |
---|---|---|---|
1.000 euro per ciascun immobile | Persone fisiche | 500 euro | 89,50 euro |
5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale | Esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali | 2.500 euro | 223,75 euro |
Nel cassetto fiscale è possibile verificare la cifra che si può utilizzare in compensazione utilizzando il codice tributo 6975 o, solo nel caso delle persone fisiche non esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino a quando non se ne conclude l’utilizzo.
Anche lo scorso anno, il valore del bonus acqua potabile da utilizzare nel modello 730 o in compensazione si era ridotto a circa un terzo della somma richiesta. Ma quest’anno le domande hanno portato il beneficio ai minimi termini e per il futuro le previsioni non migliorano, anzi: le risorse per garantire un credito d’imposta per le spese sostenute nel 2023 passa da 5 a 1,5 milioni di euro.
- Agenzia delle Entrate - Provvedimento numero 116259 del 3 aprile 2023
- Determinazione della percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti, di cui all’articolo 1, commi da 1087 a 1089, della legge 30 dicembre 2020, n. 178
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus acqua potabile, arriva la percentuale per il calcolo: credito d’imposta ristretto nel modello 730