Bonus acqua potabile al 30,37 per cento circa del credito richiesto. A fissare il valore dell'importo spettante e che dovrà essere indicato nel modello 730/2022 o utilizzato in compensazione è il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 31 marzo, che ridetermina l'ammontare riconosciuto alla luce del totale dei crediti richiesti.
Bonus acqua potabile in misura ridotta: l’importo che sarà possibile indicare nel modello 730/2022 ai fini del rimborso scende al 30,37 per cento del credito richiesto.
A rideterminare l’ammontare del credito d’imposta fruibile in dichiarazione dei redditi o in compensazione è il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 31 marzo 2022, alla luce del totale richiesto e delle risorse a disposizione.
Non sono bastati i 5 milioni di euro stanziati per il finanziamento del bonus acqua potabile del 50 per cento.
Il totale dei crediti richiesti in relazione alle spese sostenute nel 2021 è stato pari a 16.461.141 euro, una somma di gran lunga superiore rispetto alle risorse disponibili.
Bonus acqua potabile al 30,37 per cento: importo più basso nel 730/2022 o in compensazione
I contribuenti che hanno sostenuto nel corso del 2021 spese rientranti nel bonus introdotto dalla Legge di Bilancio n. 178/2020, relative all’acquisto e installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica potranno contare su un rimborso meno consistente di quanto preventivato.
L’importo da indicare nel modello 730/2022 o da utilizzare in compensazione mediante modello F24 sarà pari al 30,3745 per cento del credito indicato nella comunicazione trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro lo scorso 28 febbraio.
A titolo esemplificativo quindi, un contribuente che ha sostenuto spese ammissibili al bonus acqua potabile per 1.000 euro (importo massimo previsto per i soggetti privati), se teoricamente avrebbe dovuto beneficiare di un credito d’imposta pari a 500 euro, ossia il 50 per cento della spesa sostenuta, in realtà avrà diritto ad un rimborso pari a 150 euro circa (30,37 per cento del credito richiesto).
Il perché è spiegato dall’Agenzia delle Entrate, che con il provvedimento del 31 marzo 2022 evidenzia come a fronte di 5 milioni di euro disponibili per le spese sostenute nel 2021 sono stati richiesti un totale di 16.461.141 milioni di crediti d’imposta.
Nel rispetto del limite di spesa, e secondo quanto indicato nel provvedimento del 16 giugno 2021, l’importo del credito d’imposta fruibile da ciascun beneficiario è stato quindi riparametrato rapportando il limite complessivo di spesa all’importo totale dei crediti risultanti dalle comunicazioni validamente presentate.
Si ricorda che lo stesso limite massimo di spesa, pari a 5 milioni di euro, è stato previsto anche per il 2022. Per le spese sostenute nel 2023 l’importo massimo è invece ridotto a 1,5 milioni di euro.
- Agenzia delle Entrate - provvedimento del 31 marzo 2022
- Determinazione della percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti, di cui all’articolo 1, commi da 1087 a 1089, della legge 30 dicembre 2020, n. 178
Bonus acqua potabile: importo da utilizzare nel modello 730/2022 o in compensazione
L’importo del credito d’imposta effettivamente fruibile sulla base della nuova percentuale fissata dall’Agenzia delle Entrate potrà essere visualizzato all’interno del Cassetto Fiscale, tramite l’Area Riservata del portale.
I beneficiari del bonus acqua potabile potranno utilizzare l’importo in compensazione o, esclusivamente per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo, all’interno del modello 730/2022 o Redditi 2022.
In caso di utilizzo in dichiarazione dei redditi, sarà possibile fruire del credito d’imposta nelle dichiarazioni relative ad anni d’imposta successivi a quello di sostenimento delle spese, fino a conclusione dell’utilizzo.
Per quel che riguarda invece l’utilizzo in compensazione, con successiva risoluzione l’Agenzia delle Entrate istituirà l’apposito codice tributo da inserire nel modello F24, che dovrà essere presentato esclusivamente in modalità telematica tramite i servizi online del Fisco.
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