Domanda bonus acqua potabile al via, scadenza il 28 febbraio 2022

Anna Maria D’Andrea - Dichiarazioni e adempimenti

Domanda bonus acqua potabile al via dal 1° febbraio e fino alla scadenza del 28 febbraio 2022. Si apre il canale telematico dell'Agenzia delle Entrate per richiedere il credito d'imposta del 50 per cento riconosciuto per i sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento.

Domanda bonus acqua potabile al via, scadenza il 28 febbraio 2022

Domanda al via per il bonus acqua potabile.

Per le spese sostenute nel corso del 2021, dal 1° febbraio e fino alla scadenza del 28 febbraio 2022 sarà possibile trasmettere all’Agenzia delle Entrate il modello di comunicazione per richiedere il credito d’imposta del 50 per cento.

L’agevolazione spetta per le spese sostenute ai fini dell’acquisto di sistemi che migliorano la qualità dell’acqua da bere e che ne consentono il filtraggio, la mineralizzazione e il raffreddamento.

Possono fare domanda per il bonus acqua potabile del 50 per cento le persone fisiche per le spese sostenute per la propria abitazione, fino ad un massimo di 1.000 euro di spesa, e i titolari di partita IVA fino ad un massimo di 5.000 euro in relazione alle spese sostenute per gli immobili adibiti ad attività commerciale o istituzionale.

Domanda bonus acqua potabile al via, scadenza il 28 febbraio 2022

Con il comunicato stampa pubblicato il 1° febbraio 2022, l’Agenzia delle Entrate ha dato il via alle domande per il bonus acqua potabile.

L’agevolazione, introdotta dalla Legge di Bilancio 2021 fino al 31 dicembre 2022, e prorogata dall’ultima Manovra anche per il 2023, consente di accedere ad un credito d’imposta pari al 50 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

L’obiettivo è migliorare le acque erogate da acquedotti al fine del consumo umano, e ridurre così il consumo di plastica. Quello che è anche stato definito come “bonus rubinetti” consente quindi di beneficiare di un credito d’imposta pari alla metà della spesa sostenuta, e spetta sia alle famiglie che ai titolari di partita IVA e agli enti non commerciali e del terzo settore.

La domanda per il bonus acqua potabile 2022, in relazione alle spese sostenute nel corso del 2021, dovrà essere presentata in modalità telematica tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, mediante il modello e le istruzioni messi a disposizione lo scorso 16 giugno.

Entro 10 giorni dall’invio della domanda, l’Agenzia delle Entrate comunicherà la presa in carico o lo scarto della comunicazione.

Il credito d’imposta potrà essere utilizzato in compensazione mediante modello F24. I non titolari di partita IVA potranno utilizzare il bonus acqua potabile anche in dichiarazione dei redditi, a partire dal 2022 e negli anni successivi, fino al completo utilizzo del credito spettante.

Si ricorda che per le spese sostenute nel corso del 2022 l’invio dovrà avvenire invece nel corso del 2023, sempre dal 1° e fino al 28 febbraio.

Modulo domanda credito d’imposta acqua potabile
Agenzia delle Entrate - Comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile
Istruzioni domanda credito d’imposta acqua potabile
Istruzioni per la compilazione del modulo per la comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile
Domanda bonus acqua potabile - Specifiche tecniche
Specifiche tecniche per la predisposizione e trasmissione telematica delle Comunicazioni delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile

Domanda bonus acqua potabile 2022, documenti e limite di spesa per il calcolo del credito d’imposta

Per poter fare domanda e ottenere il bonus acqua potabile, sarà necessario che le spese sostenute nel corso del 2021 siano documentate da fattura elettronica o documento commerciale, all’interno del quale dovrà essere riportato il codice fiscale del soggetto beneficiario.

Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, i privati dovranno aver sostenuto le spese ammesse con bonifico bancario o postale o con metodi diversi dal contante.

Sono fatti salvi i pagamenti effettuati in modalità differente fino al 16 giugno 2021, data di pubblicazione del provvedimento con le regole per accedere al bonus acqua potabile.

In tal caso sarà necessario però integrare la fattura o il documento commerciale attestante la spesa annotandovi il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.

Per quel che riguarda l’importo massimo ammesso e le regole per il calcolo del credito d’imposta del 50 per cento, il limite è fissato a:

  • 1.000 euro di spesa per ciascun immobile per le persone fisiche;
  • 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

L’importo effettivo del credito spettante potrà tuttavia essere rimodulato dall’Agenzia delle Entrate.

Considerando il totale delle risorse a disposizione, pari a 5 milioni di euro, l’Agenzia delle Entrate calcolerà la percentuale effettiva del credito spettante rapportando questo importo all’ammontare complessivo del credito d’imposta risultante dalle comunicazioni validamente presentate entro la scadenza del 28 febbraio.

Come indicato nel provvedimento del 16 giugno 2021, l’effettiva percentuale del credito spettante sarà resa nota dall’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo.

Agenzia delle Entrate - comunicato stampa del 1° febbraio 2022
Bonus acqua potabile, da oggi fino al 28 febbraio via alle comunicazioni delle spese sostenute nel 2021

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