È il datore di lavoro che deve procedere con il pagamento del bonus 200 euro ai disabili esclusivamente titolari di indennità di accompagnamento in presenza dei requisiti richiesti e non l'INPS. Il chiarimento arriva direttamente dall'Istituto con il comunicato stampa del 28 luglio 2022.
Bonus 200 euro, deve essere il datore di lavoro, e non l’INPS, a erogare il pagamento ai soggetti disabili esclusivamente titolari di indennità di accompagnamento, che possiedono i requisiti previsti per ottenere il contributo contro il caro prezzi.
L’indicazione arriva direttamente dall’Istituto che, con il comunicato stampa del 28 luglio 2022, mette in chiaro che per questa categoria non si applicano le regole previste per i pensionati e le pensionate.
Bonus 200 euro: ai disabili con indennità di accompagnamento lo paga il datore di lavoro
L’INPS con la mensilità di luglio ha pagato automaticamente il bonus 200 euro ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, di trattamenti di accompagnamento alla pensione con decorrenza entro il 30 giugno 2022.
Il contributo contro il caro prezzi non è stato erogato, invece, a coloro che sono esclusivamente titolari di indennità di accompagnamento perché, come sottolinea il comunicato stampa del 28 luglio 2022, non vengono menzionati nell’articolo 32 del DL n. 50/2022 che affida all’INPS il compito di corrispondere le somme previste a pensionati e pensionate.
Questa categoria di beneficiari e beneficiarie, quindi, rientra nel campo di applicazione dell’articolo 31 del Decreto Aiuti che regola l’accesso al bonus 200 euro per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti.
In caso di indennità di accompagnamento, è il datore di lavoro che deve procedere con il pagamento in busta paga in presenza dei requisiti richiesti:
- avere un rapporto di lavoro in essere a luglio 2022;
- non ricevere da altri datori di lavoro e in altra forma lo stesso sostegno economico;
- avere diritto a beneficiare dell’esonero contributivo dello 0,8 per cento previsto dalla Legge di Bilancio 2022 per coloro che hanno una retribuzione mensile imponibile ai fini previdenziali fino a 2.692 euro, importo maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.
Un secondo chiarimento ufficiale, infine, contenuto nel comunicato stampa del 28 luglio 2022 riguarda proprio il periodo da considerare per verificare il diritto all’esonero contributivo.
Come anticipato già dall’Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, il bonus 200 euro spetta non solo a coloro che hanno avuto diritto all’esonero fino al 30 aprile, e quindi entro il primo quadrimestre indicato dal testo normativo, ma fino al 23 giugno 2022, termine più ampio indicato dalla circolare INPS numero 73 del 2022.
Le due date avevano fatto sorgere un interrogativo sul periodo da considerare ma l’INPS questa volta non lascia spazio a dubbi:
“L’indennità una tantum 200 euro è prevista in favore dei lavoratori dipendenti, del pubblico e del privato, titolari di uno o più rapporti di lavoro, ai quali spetti, dal 1° gennaio 2022 fino al giorno precedente la pubblicazione della circolare, il diritto all’esonero contributivo dello 0,8 per cento”.
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