Bollo auto 2019: calcolo, esenzione e cosa cambia per le auto storiche dopo le novità introdotte dalla Legge di Bilancio. Tutte le istruzioni e la scadenza per il pagamento.
Bollo auto 2019: calcolo e regole su chi paga, casi di esenzione e cosa cambia per le auto storiche. Facciamo il punto su istruzioni e novità.
Il 31 gennaio è la scadenza per il pagamento del bollo auto scaduto a dicembre e, proprio in vista dell’appuntamento periodico, vediamo chi paga la tassa di circolazione e come fare per calcolare l’importo dovuto.
In primo luogo è bene partire da cos’è il bollo auto: si tratta della tassa automobilistica dovuta alle Regioni da chiunque possiede un’auto o una moto. Il calcolo dell’importo da pagare è effettuato secondo la potenza e la classe ambientale del veicolo e per legge esistono alcuni casi di esenzione, tra cui quello più noto previsto dalla legge 104.
Non tutti pagano il bollo auto entro la stessa data: il pagamento dovrà essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza. Così, ad esempio, se il bollo è scaduto a dicembre 2018, il pagamento dovrà essere effettuato entro la fine di gennaio per evitare di incorrere in sanzioni e maggiorazioni, e via di seguito.
Per quanto riguarda il bollo auto storiche, è la Legge di Bilancio 2019 a stabilire cosa cambia: a partire dal 1° gennaio i veicoli di interesse storico e collezionistico immatricolati da più di 20 anni e fino a 29 anni potranno beneficiare della riduzione al 50% del bollo dovuto.
Facciamo di seguito il punto su tutte le regole previste, partendo dalle istruzioni per fare il calcolo del bollo auto 2019.
Bollo auto 2019: come fare il calcolo
Il calcolo del bollo auto viene effettuato considerando la potenza effettiva del veicolo (ovvero i KW indicati nella carta di circolazione). Anche nel 2019 i criteri sono rimasti invariati ed è previsto che accanto alla potenza del veicolo venga preso in considerazione anche il valore delle emissioni inquinati.
I proprietari di veicoli iscritti al pubblico registro automobilistico (PRA) possono calcolare l’importo da pagare online in due diverse modalità, in base alla targa o con formula completa inserendo tutti i dati della propria auto.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile un servizio gratuito per calcolare il bollo auto. Oltre a conoscere l’importo dovuto, il servizio indicherà anche qual è la scadenza entro quale effettuare il pagamento e comunica, nel caso in cui sia già trascorso il termine per il versamento, su quali sono sanzioni ed interessi dovuti.
Ricordiamo invece che l’importo del bollo auto storiche dovuto sui veicoli immatricolati da più di 30 anni e ancora circolanti è fisso ed è pari a 28,40 euro per le auto e a 11,36 euro per le moto.
Chi paga il bollo auto 2019 e casi di esenzione
Il bollo auto, una delle tasse più odiate dai contribuenti, è dovuta da tutti i proprietari di veicoli. Sono soggetti all’obbligo di versamenti delle tassa automobilistica anche i mezzi non circolanti: il presupposto impositivo è, quindi, il possesso di auto, moto, autocarri e anche minicar se utilizzati su pubblica strada.
Più che soffermarsi su chi deve pagare il bollo auto, è bene prestare attenzione a quali sono i casi di esenzione e quali i veicoli per i quali non è dovuto il versamento della tassa annuale.
L’esonero dal pagamento del bollo auto si applica nei seguenti casi:
- auto utilizzate per il trasporto di disabili;
- auto possedute da soggetti affetti da disabilità che hanno ottenuto la relativa esenzione dall’Agenzia delle Entrate e dall’ACI;
- auto elettriche e a zero emissioni per i primi anni dall’acquisto (secondo regole stabilite a livello locale dalle singole Regioni).
Regole specifiche invece per le auto storiche: per quelle immatricolate da più di 30 anni è previsto l’esonero automatico nel caso di mancato utilizzo del veicolo.
A partire dal 1° gennaio 2019 è inoltre prevista la riduzione alla metà per quelle ultraventennali. Vediamo cosa cambia.
Bollo auto storiche 2019, cosa cambia
La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto alcune rilevanti novità per le auto considerate di interesse storico o collezionistico. Cosa cambia nel concreto?
In pratica, a partire dal 1° gennaio 2019 e per i veicoli immatricolati da 20 anni (ma da meno di 30 anni) è prevista la riduzione del 50% dell’importo del bollo.
Nel caso in cui si possegga un auto rientrante in tale parametro sarà necessario richiedere il rilascio di un apposito certificato che attesti la rilevanza storica a collezionistica del veicolo. Il rilascio è ammesso da parte degli enti indicati all’articolo 60 del Codice della Strada.
A seguito del riconoscimento del valore di auto storica, per poter beneficiare della riduzione alla metà del bollo auto sarà necessario richiedere l’aggiornamento della propria carta di circolazione.
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