Assegni familiari e bonus maternità dei comuni: aumenta lievemente il limite ISEE 2020 per beneficiare del contributo, così come l'importo delle due prestazioni. Le novità nel decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 18 febbraio.
Assegni familiari e bonus maternità dei comuni 2020: aumenta lievemente l’importo riconosciuto così come il limite ISEE da considerare per l’erogazione.
È il decreto del Dipartimento Politiche per la Famiglia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 18 febbraio 2020, a fissare requisiti ed importi del bonus per le famiglie numerose e per l’assegno alle neo mamme inoccupate o disoccupate.
Un aumento dettato dalla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, che per il 2020 è fissato allo 0,5%.
L’importo degli assegni familiari dei comuni, anche noti come bonus terzo figlio, sarà pari a 145,14 euro al mese, rispetto ai 144 euro circa riconosciuti lo scorso anno. L’aumento è lieve, ed è lo stesso anche per l’assegno di maternità spettante per nascite, affidamenti preadottivi e adozioni.
Il bonus per le mamme disoccupate nel 2020 è invece pari a 348,12 euro al mese, ed è erogato per 5 mensilità, per un importo complessivo di 1.740 euro, dieci euro in più rispetto al 2019.
Alle mamme lavoratrici è invece riconosciuto un contributo in misura piena nel caso di mancato riconoscimento dell’indennità nel periodo di congedo ovvero per un importo ridotto se l’importo erogato è inferiore a quello del contributo comunale.
Assegni familiari e bonus maternità comuni 2020: lieve aumento per importo e limiti ISEE
Gli assegni familiari riconosciuti alle famiglie numerose con almeno tre figli salgono per il 2020 a 145,14 euro di importo se spettanti in misura intera.
I limite dell modello ISEE per beneficiare del bonus per il terzo figlio nel 2020 è invece pari ad 8.788,99 euro.
Sono questi i due nuovi parametri da considerare, resi noti con il decreto del Dipartimento per la Famiglia pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 18 febbraio 2020. Sia l’importo massimo che il limite ISEE sono soggetti a rivalutazione annuale, ed è seguendo le modifiche al valore Istat dell’indice FOI che per l’anno in corso l’aumento è stato lieve.
Accanto agli assegni familiari dei comuni, anche l’assegno di maternità è stato rivalutato, sia per quel che riguarda l’importo riconosciuto che per quanto concerne il limite di valore ISEE.
Il bonus per le mamme inoccupate e disoccupate sarà pari a 348,12 euro, importo che viene erogato per cinque mensilità e che nel 2020 porta la somma complessiva spettante a 1.740 euro. La domanda potrà essere presentata dalle neo mamme il cui valore ISEE non superi il limite di 17.416,66 euro.
Prima di approfondire, ricordiamo che non bisogna confondere le due misure comunali con i bonus nazionali: l’assegno per le famiglie numerose, così come l’assegno di maternità del Comune sono cosa diversa dagli ANF e dal bonus mamme, due dei contributi per le famiglie gestiti dall’INPS.
Assegni familiari 2020, chi ha diritto al bonus per il terzo figlio e quando fare domanda al Comune
Sebbene non aggiornata, sul sito dell’INPS è disponibile una pagina dedicata agli assegni familiari dei comuni. Si tratta di un bonus riconosciuto alle famiglie con almeno tre figli minori e che dispongono di un valore ISEE non superiore alla soglia fissata annualmente (pari ad 8.788 euro per il 2020).
L’assegno al nucleo familiare dei comuni viene erogato per tredici mensilità, ed il pagamento è effettuato dall’INPS a cadenza semestrale. Per averne diritto è necessario fare domanda entro il termine del 31 gennaio dell’anno successivo a quello in cui viene richiesto l’Assegno al nucleo familiare INPS (ANF).
Quella del Comune rappresenta quindi una vera e propria integrazione all’importo ordinario degli assegni familiari, finalizzata ad aiutare i nuclei familiari in difficoltà economiche.
Assegno maternità comuni 2020: cos’è e quando spetta il bonus mamme
È un contributo che supporta quello nazionale anche l’assegno di maternità dei comuni, riconosciuto alle neo mamme che non lavorano e con ISEE non superiore alla soglia di 17.416 euro per il 2020.
La madre lavoratrice può chiedere l’assegno se non ha diritto all’indennità di maternità INPS o alla retribuzione per il periodo di congedo.
Se l’importo dell’indennità o della retribuzione nel periodo di maternità è inferiore all’importo dell’assegno, la madre lavoratrice può chiedere al Comune l’assegno in misura ridotta.
La domanda per beneficiarne deve essere presentata al proprio Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del figlio o dall’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato. I moduli di domanda sono messi a disposizione presso gli uffici o i portali istituzionali dei comuni.
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