Art bonus anche sulle donazioni per il restauro di chiese comunali. Le erogazioni liberali in denaro utili per restaurare gli edifici monumentali, come le chiese, generano credito di imposta. Lo ribadisce l'Agenzia delle Entrate nella risposta n. 81 del 2018.
Art bonus anche sulle donazioni per il restauro di chiese comunali. Le erogazioni liberali in denaro utili per restaurare gli edifici monumentali, come le chiese, generano credito di imposta. Lo ribadisce l’Agenzia delle Entrate nella risposta n. 81 del 2018.
Con il D.L. 31.5.2014, n. 83, “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”, convertito nella legge n. 106 del 29/07/2014, è stato introdotto l’Art bonus ovvero un credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo per promuovere il mecenatismo a favore del patrimonio culturale.
Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.
Art bonus anche per il restauro di chiese comunali
Il Comune proprietario di una chiesa che rientra tra gli istituti e luoghi della cultura di appartenenza pubblica ha intenzione di restaurare l’edificio monumentale e si è rivolto all’Agenzia delle Entrate per sapere se le erogazioni liberali che riguardano le spese per la progettazione dei lavori di restauro possono generare un credito d’imposta e quindi dare diritto al’Art bonus.
L’Agenzia delle Entrate, che ha chiesto anche un parere al ministero dei Beni e delle attività culturali, con la risposta n. 81 del 22 novembre 2018 conferma questa possibilità.
Le donazioni destinate al restauro di una chiesa sono ammissibili al beneficio dell’Art bonus perché il bene culturale è di proprietà di un Comune. Inoltre gli interventi di restauro rientrano tra quelli espressamente previsti dal decreto legge n. 83 del 2014.
Art bonus: le donazioni che danno diritto al credito
L’art. 1, infatti, prevede che alle persone fisiche, gli enti non commerciali e i soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano erogazioni liberali a sostegno della cultura e dello spettacolo spetta un credito d’imposta nella misura del 65 per cento delle erogazioni effettuate.
L’art bonus riguarda le donazioni finalizzate ai seguenti interventi:
- manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
- sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (es. musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, come definiti dall’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al Decreto Legislativo 22/01/2004 n. 42 ,) delle fondazioni lirico-sinfoniche, dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione;
- realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo;
Nella conversione in legge del D.L. 83/2014, le agevolazioni sono state estese anche alle erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, laddove destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Art bonus anche sulle donazioni per il restauro di chiese comunali