Sugar Tax al via il 1° luglio 2025. Si riaccende la discussione sul rinvio

Emanuele Muzzi - Imposte

L'entrata in vigore della Sugar Tax è prevista per il 1° luglio 2025. Il DdL di Bilancio 2025 non prevede ulteriori proroghe, ma tornano in campo diverse proposte per il rinvio

Sugar Tax al via il 1° luglio 2025. Si riaccende la discussione sul rinvio

Sugar Tax verso l’avvio? Il debutto dell’imposta è attualmente in calendario dal 1° luglio 2025, ma si torna a parlare dei possibili effetti negativi sulle aziende del settore.

Un tema ricorrente e che negli ultimi cinque anni è stato tra i principali motivi alla base delle sette proroghe che ne hanno, di fatto, sospeso l’applicazione.

Nel corso della sua breve storia la Sugar Tax ha subito numerosi rinvii.

L’imposta sul consumo di bevande analcoliche edulcorate è stata introdotta dalla Legge di Bilancio del 2020 e sarebbe dovuta entrare in vigore il 1° gennaio 2021.

Da allora è stata però periodicamente posticipata e, attualmente, la sua entrata in vigore è prevista per il 1° luglio 2025. Un avvio fortemente osteggiato, in particolare da ASSOBIBE, l’Associazione Italiana Industrie Bevande Analcoliche, che da tempo ne chiede la cancellazione.

Sugar Tax, dal 1° luglio 2025 si parte: cos’è e che impatto avrà

La cosiddetta Sugar Tax è un’imposta sul consumo delle bevande analcoliche edulcorate introdotta dai commi 661-676 della Legge di Bilancio del 2020. Attualmente, salvo misure che possano cambiare le carte in tavola, il DdL di Bilancio 2025 non ha previsto rinvii.

Ciò significa che l’imposta dovrebbe fare la sua comparsa il 1° luglio 2025, come stabilito dal comma 7, articolo 9-bis del DL n.39/2024, il quale ha rinviato per la settima volta l’entrata in vigore del provvedimento.

Lo scopo è quello di limitare, attraverso la “penalizzazione” fiscale, il consumo di bibite che hanno un elevato contenuto di sostanze edulcoranti aggiunte, ovvero le bibite dal sapore dolce.

Infatti, la ratio alla base dell’imposta è quella di disincentivare il consumo di zucchero, diminuendo le malattie legate ad un suo levato consumo, come il diabete e promuovendo un consumo di alimenti più salutari.

La Sugar Tax ammonta a 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti e di 0,25 euro per chilogrammo nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione.

Sugar Tax, tra rinvii e criticità

Come abbiamo ricordato, la Sugar Tax era stata introdotta con la Legge di Bilancio del 2020 e sarebbe dovuta entrare in vigore ad inizio 2021.

Da allora però, la Sugar Tax è stata rinviata per ben sette volte e attualmente la sua entrata in vigore è prevista per la metà del prossimo anno.

Si segnala, in ogni caso, che sono stati presentati più emendamenti per rinviarne l’applicazione.

In particolare, un correttivo al DdL di Bilancio propone di posticiparne ulteriormente l’entrata in vigore al 1° luglio 2026. Un’ulteriore proposta in campo prevede invece l’applicazione dal 1° gennaio 2026. Interventi che si legano alle criticità poste in evidenza dalle imprese del settore.

L’introduzione della Sugar Tax, sin dalla sua comparsa nella Legge di Bilancio del 2020, ha infatti suscitato proteste da parte delle aziende e in particolare da parte di ASSOBIBE, l’Associazione Italiana Industrie Bevande Analcoliche, che ne ha più volte denunciato l’impatto negativo sia dal punto di vista economico per imprese e Stato, sia dal punto di vista burocratico

Secondo i dati di Nomisma pubblicati nel 2023, le perdite stimate per tutto il settore delle bevande analcoliche edulcorate sarebbero pari a oltre 2,2 milioni di euro

In particolare, le piccole e medie imprese vedrebbero un aumento dei costi tra 25.000 e i 90.000 euro dovuti agli adempimenti necessari al versamento mensile dell’imposta.

Inoltre, la Sugar Tax incide fortemente anche sulla burocrazia introducendo ulteriori 70 procedure aziendali aggiuntive, intimando alle imprese di redigere, su base mensile, diversi prospetti dettagliati sul processo produttivo e alle PMI di compilare oltre 450 voci nella registrazione iniziale prevista.

Si sottolinea, in ogni caso, che il percorso per la discussione degli emendamenti al DdL di Bilancio 2025 è solo all’inizio. Il testo definitivo della Manovra dovrà essere approvato entro la fine dell’anno, e quindi per eventuali conferme o rinvii sarà necessario attendere.

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