Il 12 gennaio 2023 si è svolto il primo incontro del tavolo sulla sicurezza sul lavoro. La task force del Governo per contrastare gli incidenti e le morti durante l'attività lavorativa si riunirà ogni 15 giorni. Uno degli obiettivi è diffondere la cultura della sicurezza, nel 2022 sono più di 1.000 le persone decedute sul posto di lavoro
Il Governo è deciso ad intervenire con nuovi provvedimenti per la sicurezza sul lavoro. Ieri, 12 gennaio, si è riunito per la prima volta il nuovo tavolo che dovrà mettere a punto le nuove misure per rafforzare il contrasto agli infortuni e alle morti sul posto di lavoro.
La task force del Governo si riunirà ogni 15 giorni per affrontare argomenti specifici. Il prossimo incontro è fissato per il 26 del mese e riguarda l’alternanza scuola lavoro, un tema tornato al centro del dibattito dopo il recente episodio di cronaca che ha visto la morte di un giovane ragazzo.
Si lavora per giungere ad un patto sociale sulla sicurezza sul lavoro, partendo da una maggiore diffusione della cultura della sicurezza e dal potenziamento dell’attività ispettiva.
Resta da vedere quali provvedimenti adotterà il Governo. Nel 2022, però, secondo i dati INAIL, le morti sul lavoro sono state più di 1.000 e anche il 2023 sembra cominciare sulla sua falsariga.
Sicurezza sul lavoro: più di 1.000 le morti nel 2022, pronta la task force del Governo
La sicurezza sul lavoro torna al centro del dibattito nella sfera pubblica in questo inizio del 2023, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca. Il nuovo anno comincia come si è chiuso il 2022, con nuovi morti e incidenti sul lavoro. Lo scorso anno, si legge nei dati forniti da INAIL, i lavoratori deceduti nello svolgimento della propria attività sono stati più di 1.000.
I primi segnali dal nuovo Governo arrivano con la costituzione di una task force per potenziare la lotta agli incidenti e alle morti sul posto di lavoro.
Il 12 gennaio 2023, infatti, presso il Ministero del Lavoro, si è tenuto il primo incontro del tavolo sulla sicurezza sul lavoro.
Alcuni rappresentanti del Governo, tra cui la Ministra del Lavoro, Marina Calderone, il Ministro dell’istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, e il Ministro della Salute Orazio Schillaci, hanno incontrato i rappresentanti di INAIL, Ispettorato del Lavoro e delle Associazioni datoriali e sindacali per individuare una strategia comune in materia.
Il tavolo si riunirà ogni 15 giorni per lavorare a un patto sociale sulla sicurezza sul lavoro su argomenti specifici, e per i settori con i rischi maggiori, con i soggetti coinvolti su ogni singolo tema. Il prossimo incontro è fissato per il 26 del mese e riguarderà le tematiche connesse all’alternanza scuola lavoro.
Questo, infatti, è uno degli ambiti che ha il maggiore bisogno di attenzioni. L’ultimo caso, la morte di un ragazzo diciannovenne la cui famiglia non potrà ricevere alcun indennizzo INAIL, ha portato alla luce un vuoto normativo che la Ministra si è impegnata a colmare.
C’è molta attesa sulle misure e i provvedimenti che il Governo deciderà di adottare anche alla luce degli incidenti e, purtroppo, delle morti che continuano anche nel 2023.
“Non è accettabile che anche un solo lavoratore perda la vita lavorando. Su temi come questo dobbiamo agire subito con una progettualità comune, riflettendo sui rischi specifici per settore, implementando la strategia nazionale di prevenzione e protezione.”
Questa la dichiarazione della Ministra Calderone, come riportato nel comunicato stampa pubblicato sul sito istituzionale.
Sicurezza sul lavoro: più formazione e controlli per evitare incidenti e morti
La task force governativa lavorerà su diverse tematiche, anche in relazione ai diversi settori lavorativi con i rischi maggiori. L’obiettivo è quello di arrivare ad un patto sociale sulla sicurezza sul lavoro, come accaduto durante il periodo di emergenza sanitaria per cui è stato previsto uno specifico protocollo condiviso.
Secondo la Ministra Calderone sono tante le tematiche da affrontare, a partire dalla necessità di intervenire su una maggiore diffusione della cultura della sicurezza cominciando già dall’istruzione scolastica, così da preparare al meglio quelli che saranno i lavoratori del futuro.
“La revisione dell’impianto normativo, per renderlo più attuale e connesso al tessuto produttivo odierno, non contempla la depenalizzazione degli illeciti. Semmai il potenziamento dell’attività ispettiva e una formazione più sostanziale che possa meglio tutelare la vita di chi lavora.”
Formazione e controlli, dunque, i punti principali su cui concentrare le strategie del prossimo futuro.
Quello che ci si augura è che le prossime misure adottate dal Governo possano porre un freno alla scia di sangue degli ultimi anni. Secondo i dati INAIL sulle denunce di infortunio sul lavoro relative ai primi 11 mesi del 2022, le persone decedute durante lo svolgimento della propria attività lavorativa sono state più di 1.000 in tutta Italia, e questi sono solamente i dati delle denunce presentate all’INAIL.
Contando anche tutti i casi non coperti dall’Istituto oppure quelli non denunciati e relativi al lavoro in nero i numeri sono anche maggiori.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Sicurezza sul lavoro: più di 1.000 le morti nel 2022, pronta la task force del Governo