Quota 100 inizierà a produrre i suoi effetti a partire da Aprile 2019, ma non tutti i dipendenti potranno andare in pensione anticipata in primavera. Vediamo insieme perché.
Il Consiglio dei Ministri, il 17 gennaio 2019, ha approvato il Decreto legge su quota 100 e sul reddito di cittadinanza.
Quota 100 inizierà a produrre i suoi effetti a partire da Aprile 2019, ma solo alcuni lavoratori potranno decidere di andare in pensione anticipata in primavera.
Infatti a partire dal 1° aprile 2019 solamente i dipendenti privati che hanno raggiunto i requisiti entro il 31 dicembre 2018 potranno decidere di lasciare in anticipo il loro posto di lavoro.
I dipendenti pubblici invece, grazie al meccanismo delle finestre d’uscita, potranno andare in pensione anticipata a partire da Agosto 2019.
Diverso il discorso per il personale scolastico che invece potrà andare in pensione anticipata a partire dall’inizio dell’anno scolastico 2019/20.
Previsto il meccanismo delle finestre d’uscita anche per l’Opzione donna che ricordiamo il Governo ha prorogato per tutto il 2019.
Quota 100, dipendenti pubblici,privati e personale scolastico: le date da tenere a mente per l’uscita anticipata dal mondo del lavoro
Come noto il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge sul reddito di cittadinanza e su quota 100.
A partire dal 1° Aprile 2019 quindi quota 100 inizierà a produrre i suoi effetti e tutti i dipendenti privati che hanno raggiunto i requisiti entro il 31 dicembre 2018 potranno decidere di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro.
Per coloro che invece matureranno i requisiti (62 anni di età e almeno 38 anni di contributi versati) nel corso dell’anno o nei prossimi due, la possibilità di andare in pensione si aprirà dopo tre mesi dalla data di raggiungimento dei requisti.
Situazione diversa per i dipendenti pubblici che grazie al meccanismo delle finestre d’uscita potranno andare in pensione a partire da Agosto 2019. Chi infatti avrà raggiunto i requisiti alla data di entrata in vigore del decreto potrà andare in pensione il 1° Agosto 2019.
I dipendenti statali che invece matureranno i requisiti successivamente all’entrata in vigore del decreto, dovranno aspettare 6 mesi per lasciare in anticipo il mondo del lavoro.
Discorso diverso per il personale scolastico che dovrà presentare la domanda di pensionamento anticipato entro il 28 febbraio 2018 con la possibilità di lasciare il posto di lavoro all’inizio dell’anno scolastico 2019/20.
Opzione donna: le finestre d’uscita per andare in pensione anticipatamente
Con l’approvazione del decreto legge su quota 100 e Reddito di cittadinanza Opzione donna è stata prorogata per tutto il 2019.
Questa misura consentirà alle lavoratrici che hanno versato almeno 35 anni di contributi e che hanno compiuto almeno 58 anni nel caso di lavoratrici dipendenti e 59 anni nel caso di quelle autonome, di andare in pensione anticipatamente.
Per queste lavoratrici la finestra d’uscita sarà però più lontana di tutte. Queste infatti potranno andare in pensione 12 mesi dopo il raggiungimento dei requisiti nel caso delle lavoratrici dipendenti e dopo 18 mesi nel caso di quelle autonome.
Per i lavoratori precoci, che potranno andare in pensione anticipatamente con Quota 41, è prevista invece una finestra d’uscita di tre mesi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Quota 100 dipendenti pubblici, privati e personale scolastico: le date da tenere a mente