Provvedimenti disciplinari nella Pubblica Amministrazione: il Dipartimento della Funzione Pubblica mette a disposizione i report sulle sanzioni relative al 2020 e al 2021. In discesa le sospensioni (1.620 nel 2021, 1790 nel 2020) e i licenziamenti (335 nel 2021, 426 nel 2020). Ministeri e Agenzie tra le amministrazioni più severe.
Provvedimenti disciplinari nella Pubblica Amministrazione, scendono i numeri dei licenziamenti e delle sospensioni nel 2021 rispetto agli anni precedenti, sebbene in modo non lineare.
È quanto si evince dal report del 9 marzo scorso del Dipartimento della Funzione Pubblica.
In particolare, si apprende che i provvedimenti di sospensione presi nei confronti di dipendenti pubblici lo scorso anno sono stati 1.620 contro i 1.790 del 2020 e i 1.692 del 2019.
Per quel che riguarda, invece, i licenziamenti nel 2021 ci si è attestati a quota 335, mentre nel 2020 si era giunti a 426 e nel 2019 a 520.
Va detto, però, che questi dati non sono del tutto confrontabili, in quanto i numeri del 2021 sono stati rilevati soltanto fino al 30 novembre e pertanto mancano dell’ultimo mese dello scorso anno.
Peraltro, gli stessi dati del 2020 sono stati aggiornati al 31 gennaio 2022, in ragione dei ritardi provocati dall’emergenza sanitaria ai procedimenti disciplinari e alle comunicazioni da parte delle amministrazioni pubbliche.
In ogni caso, proviamo per quanto possibile a confrontare i numeri dei provvedimenti disciplinari presi dalle diversa Pubbliche Amministrazioni nei confronti di dipendenti inadempienti e vediamo se il fenomeno ha risentito dell’effetto pandemia.
Provvedimenti disciplinari, diminuiscono i licenziamenti nella Pubblica Amministrazione. I dati 2020 e 2021
Ma quali sono dunque le cifre relative ai provvedimenti disciplinari irrogati dalle diverse Pubbliche Amministrazioni ai loro dipendenti inadempienti, e quali le cause?
Per quel che riguarda i dati relativi all’anno 2020 apprendiamo dal report che sono arrivate 9.292 comunicazioni di avvio di procedimento disciplinare, di cui 194 per falsa attestazione della presenza in servizio, il famoso fenomeno dei “furbetti del cartellino”.
I provvedimenti di sospensione, come dicevamo, sono stati 1.790, di cui la gran parte (il 68 per cento) derivanti da mancanza di osservanza di disposizioni di servizio, negligenza o comportamento non corretto verso superiori e colleghi.
I licenziamenti sono stati 426 dei quali il 36 per cento (ovvero la componente principale) motivati da assenze ingiustificate.
Tra le amministrazioni più “severe” per sospensioni e licenziamenti spiccano Ministeri e Agenzie con il 45 per cento dei provvedimenti totali di questo genere presi nel corso del 2020, seguiti dalle Regioni al 34 per cento.
Il 2021, che però abbiamo già detto è conteggiato sino al 30 novembre, registra 11.003 comunicazioni di avvio di procedimento disciplinare, di cui 293 per falsa attestazione della presenza in servizio.
Le sospensioni, invece, sono state complessivamente 1.620 di cui il 71 per cento causate da inosservanza di disposizioni di servizio, negligenza, comportamento non corretto verso superiori, colleghi e utenti, ecc. I licenziamenti sono stati come già detto 335 per un 37 per cento motivati da assenze ingiustificate e per un altro 37 per cento connessi a reati.
Nel 2021, le PA che hanno impartito percentualmente più sanzioni severe sono stati sempre Ministeri e Agenzie con il 47 per cento del totale seguiti dalle Università con il 38 per cento.
Provvedimenti disciplinari nella Pubblica Amministrazione, il confronto sulle annualità
Cosa si può evincere dal confronto tra gli ultimi anni in materia di sanzioni disciplinari?
Innanzitutto, non si è toccato più il record di comunicazioni di avvio di procedimenti verificatosi nel 2019 che avevano toccato quota 12.051 (9.292 nel 2020 e 11.003 nel 2021).
Il trend delle sospensioni ha visto una crescita dalle 1692 nel 2019 alle 1.790 del 2020 per poi scendere a 1.620 nel 2021, ma con un mese in meno. Più lineare e in discesa la parabola dei licenziamenti che è a quota 520 nel 2019, a 426 nel 2020 e a 335 nel 2021.
Per quel che riguarda la percentuale dei provvedimenti sanzionatori gravi (sospensione e licenziamento) gli ultimi due anni hanno visto soprattutto le cosiddette “Funzioni Centrali” ovvero Ministeri e Agenzie su una linea di severità, mentre nel 2019 spiccavano le Università e la voce Enti Pubblici vari entrambi a quota 35 per cento del totale.
In crescita nel corso dei tre anni menzionati il fenomeno dei provvedimenti causati dalla falsa attestazione di presenza: 143 nel 2019, 194 nel 2020, 293 nel 2021.
Purtroppo, i dati non sono omogenei a causa del 2021.
Rimane, peraltro, difficile capire quale possa essere stato l’impatto della pandemia da Coronavirus e dell’emergere dello smart working di massa sull’andamento dei provvedimenti disciplinari e in particolare sul fenomeno dei “furbetti del cartellino”, apparentemente in aumento.
Sarebbe però molto interessante poter mettere in correlazione l’andamento complessivo dei provvedimenti disciplinari (che ripetiamo appare più o meno in discesa negli ultimi anni) con i grandi cambiamenti avvenuti nell’operatività delle pubbliche amministrazioni.
Dovremo però attendere il quadro completo dei dati e uno studio specifico.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Provvedimenti disciplinari, diminuiscono i licenziamenti nella Pubblica Amministrazione