L'INPS è al lavoro per adeguare i sistemi informativi alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio in materia di prestazioni occasionali. L'annuncio tramite il comunicato stampa del 2 gennaio 2023. Entro la fine del mese saranno completate anche le modifiche della sezione dedicata alle imprese del turismo
La Legge di Bilancio 2023, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre, ha introdotto importanti novità per quanto riguarda il contratto di prestazione occasionale e il libretto famiglia.
Come si legge nel comunicato stampa del 2 gennaio 2023, l’INPS sta lavorando per adeguare i propri sistemi informativi alle novità normative previste.
Si tratta in particolare, dell’aumento del limite di compenso erogabile dall’utilizzatore a 10.000 euro annuali e il superamento del limite relativo al numero di lavoratori dipendenti.
Inoltre, per le imprese agricole viene introdotto un nuovo regime speciale in via sperimentale, per cui la prestazione occasionale può essere richiesta per un massimo di 45 giornate lavorative effettive.
Prestazione occasionale: entro gennaio sistemi INPS adeguati alle novità della Legge di Bilancio 2023
Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 al contratto di prestazione occasionale saranno implementate al più presto.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 dello scorso 29 dicembre la Manovra è legge (n. 197/2022) e in vigore dal 1° gennaio.
L’annuncio arriva con il comunicato stampa del 2 gennaio 2023, nel quale l’INPS riepiloga le misure previste dal testo e specifica di essere già al lavoro sugli interventi necessari.
Come dichiarato dal Direttore generale dell’INPS, Vincenzo Caridi:
“L’INPS sta lavorando per adeguare i sistemi informativi alle novità normative, con progressivi aggiornamenti a decorrere dal 1° gennaio 2023 e per completare le modifiche della sezione dedicata alle imprese del turismo entro questo mese.”
Già da gennaio, dunque, si vedranno i primi effetti delle modifiche introdotte dalla Manovra 2023, soprattutto per quanto riguarda quelle relative alle imprese del settore turistico.
Per queste imprese la Legge di Bilancio ha previsto il superamento dei vecchi limiti numero di lavoratori dipendenti e che restringevano la platea di possibili lavoratori occupabili.
Prestazione occasionale: tutte le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023
Quali sono, dunque, gli interventi alla disciplina del contratto di prestazione occasionale previsti dalla Legge di Bilancio 2023?
Per i lavoratori che svolgono prestazioni occasionali e stagionali nei settori dell’agricoltura e del turismo, la Manovra 2023 ha reintrodotto i i buoni lavoro, cosiddetti voucher.
In particolare, le nuove disposizioni, prevedono dal 1° gennaio 2023:
- l’aumento del limite di compenso che l’utilizzatore può erogare nei confronti dei prestatori di lavoro, che passa da 5.000 a 10.000 euro per anno civile;
- possono attivare il contratto di prestazione occasionale anche gli utilizzatori che hanno fino a 10 (e non più 5) lavoratori subordinati a tempo indeterminato;
- vengono superati i precedenti limiti che imponevano alle imprese del turismo di occupare solo particolari categorie di lavoratori.
Con i nuovi interventi, dunque, sale l’importo massimo dei voucher che il datore di lavoro può erogare in un anno e aumentano le dimensioni delle aziende che possono usufruire di prestazioni occasionali.
Resta fisso il limite relativo al compenso massimo che il lavoratore può percepire in un anno, cioè 5.000 euro.
Le novità si applicano anche alle prestazioni svolte nell’ambito di attività di discoteche, sale da ballo, night club e simili, che rientrano nel codice ATECO 93.29.1.
Per quanto riguarda le imprese agricole, invece, la Manovra ha introdotto delle forme semplificate per l’utilizzo delle prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato.
Secondo la nuova disciplina sperimentale, infatti, le imprese agricole possono ricorrere alla prestazione occasionale per un massimo di 45 giornate lavorative effettive per ciascun lavoratore, mentre il contratto può avere una durata massima di 12 mesi.
Il nuovo regime specifico prevede, inoltre, la trasmissione della Comunicazione Obbligatoria di assunzione al Centro per l’impiego competente per ogni nuovo rapporto.
Se dovesse essere superato il limite di 45 giorni, il rapporto di lavoro occasionale si trasforma in contratto a tempo indeterminato.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Prestazione occasionale: entro gennaio sistemi INPS adeguati alle novità della Legge di Bilancio 2023