Il Governo sta pensando di creare un fondo integrativo pubblico di previdenza complementare da istituire presso l'INPS. Ecco tutto quello che c'è da sapere.
Pensioni, ultime novità: in queste ore stanno circolando delle indiscrezioni sulla possibile creazione da parte del Governo di un fondo integrativo complementare da istituire presso l’INPS in modo tale da andare in contro ai cittadini.
Questo perché, come noto, con il sistema contributivo si rischia di ricevere assegni previdenziali molto bassi in futuro ed è per questo motivo che la previdenza complementare è importante, ma non tutti possono permettersela.
Il Governo proprio per questo motivo avrebbe deciso di andare incontro ai contribuenti, cercando di trovare nuove soluzioni per consentire a un numero maggiore di italiani di accedere alla previdenza complementare.
Pensioni, ultime news: possibile la creazione di un fondo integrativo complementare
Ad annunciare la volontà da parte del Governo di creare un fondo integrativo complementare è stato proprio il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico.
Quest’ultimo ha reso noto, infatti, di aver ricevuto una richiesta di valutazione in merito da parte del Ministero del Lavoro.
Tridico ha spiegato che i fondi di previdenza complementare ricevono scarse adesioni, poiché non tutti i contribuenti hanno la possibilità di permetterselo, mentre i fondi privati tendono ad investire le loro risorse all’estero.
Per questo motivo il Governo sente la necessità di andare incontro ai cittadini e di istituire un fondo pubblico che potrebbe essere introdotto già nella Legge di Bilancio 2020.
Fondo integrativo complementare: la gestione dell’INPS
Il fondo complementare che il Governo vorrebbe istituire sarebbe gestito dall’INPS, con adesione volontaria da parte dei contribuenti e iscrizione aperta a tutti.
Si creerebbe quindi un fondo di previdenza parallelo a quello obbligatorio, con la possibilità di cumulare i contributi versati in entrambi i fondi. Gli iscritti in questo modo riceverebbero una pensione di garanzia.
I sindacati si sono mostrati sin da subito contrari all’idea della creazione di un fondo integrativo complementare. La Cgil pensa che questa possa essere una decisione insidiosa che non aiuterebbe realmente i contribuenti.
Non ci resta ora che aspettare e vedere se il Governo deciderà di istituire realmente questo fondo pubblico e soprattutto se questa novità sarà inserita in manovra.
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