Il Governo giallo-rosso ha deciso che coloro che percepiscono altri redditi, a partire dal 2020 riceveranno la pensione di reversibilità e quella di invalidità con importi più bassi. Ecco tutto quello che c'è da sapere.
Cattive notizie per tutti i contribuenti che percepiscono una pensione di invalidità o per tutti i superstiti che beneficiano della pensione di reversibilità.
Questo perché il Governo giallo-rosso ha deciso che le suddette categorie di contribuenti, che percepiscono anche altri redditi, riceveranno la pensione di reversibilità e quella di invalidità con importi più bassi.
A partire dal 1° gennaio 2020, dunque, gli assegni pensionistici dei superstiti e di chi riceve la pensione di invalidità diminuiranno sensibilmente.
Ma vediamo nel dettaglio cosa ha stabilito il Governo e di quanto verranno tagliati gli importi per coloro che percepiscono la pensione di reversibilità o quella di invalidità e che beneficiano anche di altri redditi.
Pensione di reversibilità: ecco cosa cambia dal 2020
Con l’avvento dell’anno nuovo tutti i superstiti che beneficiano della pensione di reversibilità e che percepiscono anche altri redditi riceveranno un assegno pensionistico minore.
Tutti i contribuenti che ricevono altri redditi Irpef si vedranno dunque tagliare la pensione di reversibilità.
In pratica quando i redditi Irpef dei superstiti non superano di 4 volte il trattamento minimo ( per un valore annuo di circa 26.780 euro) la pensione di reversibilità verrà ridotta del 25%.
Si avrà, invece, un taglio del 40% per coloro che hanno un reddito compreso tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo; quando invece si superano i 2.570€ mensili, nonché i 33.400€ annui (circa), l’assegno spetterà solo per la metà.
La stessa cosa avverrà a coloro che percepiscono la pensione di invalidità e che accumulano altri redditi, anche se le regole in questo caso varieranno leggermente.
Pensione di invalidità 2020: nuovi tagli per coloro che percepiscono altri redditi da lavoro
Anche la pensione di invalidità, come quella di reversibilità, a partire dal 2020 subirà dei tagli se coloro che ne beneficiano percepiscono altri redditi.
In questo caso, però, a differenza della pensione di reversibilità, a non essere cumulabili sono i redditi da lavoro.
Infatti la nuova regola stabilisce che tutti coloro che percepiscono altri redditi da lavoro pari o superiori a 4 volte il trattamento minimo, quindi a circa 2.060 euro, viene effettuato un taglio del 25%. La pensione di invalidità viene allora riconosciuta solamente per il 75% del totale.
Si ricorda che a partire dal 2020 la pensione minima verrà rivalutata dello 0,4% e che dal 1° gennaio il trattamento minimo salirà a 515,06 euro, rispetto ai 513,01 euro del 2019.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensione di reversibilità e di invalidità: dal 2020 al via con nuovi requisiti