Da quando è entrata in vigore la pensione di cittadinanza, l'INPS ha accolto solamente 100.000 domande, sono infatti pochi i contribuenti che he ne hanno fatto richiesta. Ecco tutto quello che c'è da sapere.
Dopo quattro mesi dall’entrata in vigore della pensione di cittadinanza, sono poche le domande accolte dall’INPS.
Come il Reddito di cittadinanza anche la pensione di cittadinanza, infatti, ha registrato adesioni inferiori alle stime previste dal Governo.
La pensione di cittadinanza come noto è stata introdotta dal DL 4/2019 e consente ai nuclei familiari composti da una o più persone di 67 anni di età di ottenere un reddito sino a un massimo di 780 euro al mese.
Tale misura è stata introdotta dal Governo giallo - verde per contrastare la povertà delle persone anziane.
Ma vediamo nel dettaglio a quanto ammontano le pensione di cittadinanza fino ad ora accolte dall’INPS.
Pensione di cittadinanza: da aprile sono solamente 10.000 le domande accolte dall’INPS
Da Aprile sono state accolte dall’INPS solamente 100.000 domande per la pensione di cittadinanza.
A comunicarlo è stato il Sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon, che ha risposto ad un’interrogazione della Camera dei Deputati.
In pratica su un totale di 1 milione 372.000 istanze presentate, l’INPS ha assegnato 737 mila 159 assegni di Reddito di Cittadinanza e solo 102 mila 661 di Pensione di Cittadinanza. Quasi la metà di questi ultimi hanno ottenuto meno di 100 euro al mese ed un altro 20% è sotto i 200 euro.
Di seguito le cifre precise fornite da Durigon:
- 15.148 pensioni di cittadinanza tra 40 e 50 euro,
- 31.426 tra 50 e 100 euro mensili,
- 21.108 prestazioni sono comprese tra 100 e 200 euro al mese,
- 17.579 tra 200 e 400 euro,
- 15.514 tra 400 e 780 euro,
- 899 domande superano i 780 euro al mese.
Come richiedere la pensione di cittadinanza
Per richiedere la pensione di cittadinanza sarà necessario compilare un apposito modulo, il modello SR 180.
La domanda di sussidio potrà essere presentata:
- tramite il Portale del reddito di cittadinanza: in questo caso bisogna aver già richiesto le proprie credenziali Spid (Sistema pubblico d’identità digitale) di secondo livello; attraverso il portale web, si può accedere autonomamente alla domanda e procedere alla compilazione e all’invio;
- presso gli uffici postali: nello specifico, il modulo SR180 di domanda reddito di cittadinanza può essere presentato in formato cartaceo presso le Poste;
- tramite un qualsiasi sportello Caf.
Oltre al modello SR 180 i contribuenti dovranno presentare anche:
- il modulo RdC/Pdc Com Ridotto (SR182): il modello deve essere compilato al momento di presentazione della domanda di reddito o pensione di cittadinanza, per comunicare lo svolgimento di attività di lavoro subordinato, autonomo o d’impresa avviate, prima della presentazione della domanda di sussidio, da parte dei componenti del nucleo familiare (se il reddito non è confluito nella dichiarazione Isee);
- il modulo Rdc/Pdc – Com esteso (SR181), che deve essere presentato per comunicare:
- lo svolgimento di attività di lavoro subordinato, autonomo o d’impresa avviate dopo la presentazione della domanda di reddito o pensione di cittadinanza; deve essere indicato il reddito previsto per l’anno solare di avvio dell’attività; se l’attività lavorativa già comunicata si protrae nel corso dell’anno solare successivo, entro il mese di gennaio deve essere dichiarato il reddito presunto per l’anno seguente;
- alcune particolari variazioni del nucleo avvenute dopo la presentazione della domanda;
- qualsiasi variazione del patrimonio immobiliare o di possesso di beni durevoli intervenuta dopo rispetto a quella comunicata nella dichiarazione ISEE, che comporti il venir meno dei requisiti.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensione di cittadinanza: in quattro mesi sono state accolte dall’INPS solamente 100.000 domande