Con Quota 100 si rischia un esodo dei lavoratori che potrebbe portare ad un esito negativo se non dovessero essere inserite in manovra misure che vadano ad incentivare l'assunzione di giovani.
A partire da Febbraio 2019 Quota 100 inizierà a produrre i suoi effetti consentendo così ai lavoratori che hanno compiuto 62 anni di età e che hanno versato almeno 38 anni di contributi di andare in pensione anticipatamente.
Quello che preoccupa però è che senza un incentivo forte all’assunzione tale misura potrebbe portare ad un esodo di massa del mercato del lavoro creando seri problemi sia nel settore pubblico che in quello privato.
Infatti secondo l’Ufficio parlamentare di Bilancio nel 2019 saranno circa 620.592 i lavoratori che decideranno di aderire a Quota 100 lasciando così prima il loro posto di lavoro.
La soluzione quindi sarebbe quella di creare nuovi incentivi per l’assunzione di giovani che per ora non sembrano essere stati presi in considerazione dal Governo.
Novità pensioni 2019: con Quota 100 circa 600.000 lavoratori lasceranno il loro posto di lavoro
L’Ufficio parlamentare di Bilancio effettuando uno studio ha rilevato che potrebbero essere circa 620.592 i lavoratori che nel 2019 potrebbero decidere di aderire a Quota 100 lasciando così il loro posto di lavoro.
A questi poi si aggiungeranno anche i candidati alla pensione di vecchiaia, gli altri anticipi e i lavoratori precoci, che potranno uscire con 41 anni di contributi avendo fatto più di un anno di impiego prima dei 19 anni e che rientrano in determinate condizioni di disagio sociale o lavorativo.
Si ricorda che non tutti coloro che soddisfano i requisiti per beneficiare di Quota 100 potranno decidere di farlo viste le possibili penalizzazioni che il Governo potrà decidere di applicare per contenere i costi della misura.
Novità pensioni 2019, Quota 100: necessari incentivi all’assunzioni per evitare un esodo dal mercato del lavoro
Visto che con Quota 100 molti lavoratori potranno decidere di andare in pensione anticipatamente il Governo dovrà trovare il modo di assumere nuovi lavoratori al fine di non lasciare vacanti diversi posti di lavoro.
Per farlo l’Esecutivo dovrebbe inserire in manovra forti incentivi per favorire l’assunzione dei giovani in modo tale da rimpiazzare coloro che decideranno di lasciare in anticipo il proprio posto di lavoro.
Ad appoggiare questa ipotesi è stato il direttore di Fondazione Adapt, Francesco Seghezzi, che ha chiarito che se le imprese crescono e ampliano i mercati possono assumere, sennò non assumono.
Infatti il problema con Quota 100 riguarderebbe maggiormente il settore privato rispetto a quello pubblico, poiché secondo quanto dichiarato dalla ministra Bongiorno nel settore pubblico verranno indetti numerosi concorsi per assumere esattamente lo stesso numero di persone che usciranno anticipatamente dal mondo del lavoro.
Al momento però non sono previsti incentivi per l’assunzione di giovani, anche se il Ministro del Lavoro, Luigi di Maio, qualche giorno fa ha accennato alla possibilità che le imprese che avessero assunto i percettori del reddito di cittadinanza avrebbero percepito l’equivalmente del reddito per i primi 3-4 mesi.
Ma di questa ipotesi non si è più parlato e anche se tale misura dovesse essere adottata non sarebbe sufficiente poiché per un’impresa assumere a tempo indeterminato ha un costo rilevante e 3-4 mesi di decontribuzione massima di 780 euro non sembrano essere sufficienti.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Novità pensioni 2019: con Quota 100 possibile esodo dei lavoratori