Nuovo appuntamento per Informazione Fiscale ai microfoni di Giornale Radio. La giornalista Rosy D'Elia è intervenuta nella trasmissione 120 minuti del 9 febbraio con le ultime novità sul bonus musica e con tutte le informazioni sulle detrazioni nel modello 730/2023
Nel nuovo appuntamento settimanale di Informazione Fiscale ai microfoni di Giornale Radio si parla del modello 730/2023, in particolare della detrazione prevista per il bonus musica.
La giornalista Rosy D’Elia, intervenuta nella trasmissione di Vicky Mangone, “120 Minuti”, in onda il 9 febbraio 2023, ha fornito tutte le informazioni sulle detrazioni del modello 730 e una panoramica sull’agevolazione per le spese relative allo studio della musica.
Il modello 730 viene aggiornato e approvato con cadenza annuale per inserire tutte le novità entrate in vigore durante l’anno precedente. Per il 2023 andrà presentato entro la scadenza del 2 ottobre, dato che il 30 settembre cade di sabato.
Il bonus musica consiste in una detrazione del 19 per cento per le spese sostenute (nel limite di 1.000 euro) per l’iscrizione di bambini e ragazzi tra i 5 e i 18 anni a cori, bande e scuole di musica.
Modello 730/2023: le novità su detrazioni e bonus musica ai microfoni di Giornale Radio
L’ultimo intervento radiofonico di Rosy D’Elia, la giornalista di Informazione Fiscale, si è concentrato sulle detrazioni nel modello 730/2023, in particolare quella relativa al bonus musica.
La panoramica sul funzionamento dell’agevolazione nella puntata del programma 120 Minuti, di Vicky Mangone, in onda il 9 febbraio 2023.
L’Agenzia delle Entrate ha approvato ufficialmente il modello 730/2023 e una delle possibili detrazioni di cui è possibile beneficiare riguarda il bonus per lo studio della musica.
“Innanzitutto, il modello 730 è lo strumento utilizzato da circa la metà dei cittadini e delle cittadine che hanno presentato la dichiarazione dei redditi.”
Si parla, dunque, ad esempio della categoria dei lavoratori dipendenti o dei pensionati, che possono utilizzare il modello per dichiarare la propria situazione reddituale.
“Il modello 730 presenta alcuni vantaggi di semplificazione, ad esempio i rimborsi o le trattenute che derivano dal calcolo dell’imposta dovuta vengono effettuati in maniera automatica in busta paga o sulla pensione.”
Si tratta, pertanto, di una via di comunicazione semplificata con il fisco, con l’Agenzia delle Entrate.
“Perché diciamo che è stato approvato? Perché di anno in anno l’Agenzia approva e rilascia la nuova versione che si adegua ai tempi. Siccome quest’anno ci riferiamo al 2022, entrano nel modello 2023 tutte quelle novità in vigore lo scorso anno.”
Tutte le novità, le modifiche, i nuovi bonus entrati in vigore durante il 2022, dunque, entrano nel modello 2023. Questo deve essere presentato entro la scadenza del prossimo 30 settembre, che cadendo di sabato slitta al 2 ottobre.
“Il percorso, dunque, è ancora lungo. Nel frattempo c’è una tappa intermedia che ci può aiutare, quella del 30 aprile. Questo perché l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti anche una versione precompilata, pronta all’uso, in cui sono già stati inseriti una serie di dati.”
Lo scorso anno il termine ha subito dei ritardi per proroghe legate all’emergenza sanitaria, ma quest’anno si dovrebbe tornare alla scadenza canonica del 30 aprile.
“Il modello precompilato è accessibile online tramite le consuete credenziali per l’accesso ai portali istituzionali, SPID, CIE o CNS.”
L’Agenzia delle Entrate, quindi, inserisce già una serie di spese che danno diritto a delle detrazioni, cioè uno scontro sulle imposte da pagare.
“Il ruolo di noi cittadine e cittadini è di controllare che tutto sia a posto e integrare o modificare dove necessario.”
Le spese che danno diritto ad una detrazione sono molte e varie. Come sottolineato da Rosy D’Elia, lo scorso anno si è mosso un patrimonio di dati di 1,2 miliardi di informazioni.
“Tra queste ad esempio le spese sanitarie, quando andiamo in farmacia e chiediamo di inserire la spesa tramite tessera sanitaria questa viene comunicata automaticamente all’Agenzia delle Entrate.”
Come accennato, è stato necessario adeguare il modello alle novità. Ad esempio è cambiato il prospetto per i familiari a carico dato che l’anno scorso è entrato in vigore l’assegno unico.
Modello 730/2023: come funziona il bonus musica
Una delle detrazioni di cui è possibile beneficiare attraverso il modello 730/2023 è quella relativa alle spese per lo studio della musica, il cosiddetto bonus musica.
“La buona notizia per chi studia musica è che è possibile beneficiare di una detrazione, di uno sconto dell’imposta, inserendo nel modello 730 le spese sostenute.”
Si parla dei costi sostenuti nel 2022 e si ha diritto ad una detrazione del 19 per cento per l’iscrizione a:
- cori;
- bande;
- scuole di musica.
Le spese devono essere sostenute per l’iscrizione di ragazzi e bambini dai 5 ai 18 anni d’età.
“Dobbiamo dire, però, che il bonus musica non è una misura universale. È accessibile, infatti, solo da chi ha un reddito fino a 36.000 euro.”
Un altro limite posto dalla normativa riguarda le spese. Non è possibile, infatti, beneficiare del bonus per tutte le spese effettuate ma solo per quelle fino a 1.000 euro.
“Quindi se io spendo 2.000 euro per mio figlio che ha 6 anni e studia musica, potrò beneficiare del bonus fino a 1.000 euro, quindi fino a un massimo di 190 euro.”
Ad ogni modo è importante sottolineare come nel caso di famiglie numerose, la detrazione spetti anche per più di una iscrizione.
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