La legge di Bilancio 2023 è stata approvata anche al Senato. La giornalista Rosy D'Elia fa il punto sugli interventi inseriti ai microfoni di Giornale Radio. Nella puntata del 29 dicembre 2022 di 120 Minuti, con Vicky Mangone, le novità su flat tax, reddito di cittadinanza e misure per le famiglie e altro
Dalla flat tax al reddito di cittadinanza fino alle misure per le famiglie e contro il caro energia, tutte le novità previste dalla Legge di Bilancio 2023 ai microfoni di Giornale Radio.
La Manovra è stata approvata in mattinata anche al Senato. A fare il punto della situazione è stata la giornalista di Informazione Fiscale, Rosy D’Elia, intervenuta nella puntata di “120 Minuti”, la trasmissione di Vicky Mangone andata in onda il 29 dicembre 2022.
Via libera per le tre flat tax, in particolare, l’estensione del regime forfettario a 85.000 euro. Il reddito di cittadinanza, invece, sarà concesso solamente per 7 mensilità e a particolari condizioni.
Tra le altre novità della Manovra 2023 anche la riduzione dell’IVA per i prodotti di igiene femminile e per l’infanzia, la conferma dei bonus casa per i giovani under 36 e maggiorazioni per l’assegno unico.
Legge di Bilancio 2023 approvata al Senato: le ultime novità ai microfoni di Giornale Radio
La Legge di Bilancio 2023 è ancora il focus dell’appuntamento radiofonico settimanale di Informazione Fiscale con il programma 120 Minuti, di Vicky Mangone.
Nella puntata in onda su Giornale Radio giovedì 29 dicembre 2022, la giornalista Rosy D’Elia ha riepilogato in pochi minuti tutte le novità della Manovra approvata in mattinata al Senato.
Tra i principali provvedimenti in materia di fisco troviamo quello relativo alle tre flat tax:
- l’estensione dell’accesso al regime forfettario a 85.000 euro (dai 65.000 attuali), con una clausola antielusione fino a 100.000 euro;
- la tassa piatta incrementale, con l’applicazione di un’imposta sostitutiva al 15 per cento per gli aumenti di reddito;
- la detassazione dei premi di produttività (per i dipendenti), aliquota dal 10 al 5 per cento per le somme fino a 3.000 euro.
Altra novità della Manovra è la tregua fiscale, per consentire ai contribuenti indebitati di mettersi in regola.
“Ci sono, poi, anche misure che toccano l’IVA sui prodotti per l’infanzia e per l’igiene intimo femminile con una riduzione al 5 per cento.”
Confermati, poi, per i giovani under 36 i bonus casa per tutto il 2023.
Per quanto riguarda il limite del contante dal 1° gennaio si passa dai 1.000 previsti a 5.000 euro.
“Ricordiamo che ad oggi è pari a 2.000 euro, era già norma il passaggio a 1.000, ma con le novità in arrivo il tetto salirà.”
Esclusa, invece, la norma sul POS dopo le interlocuzioni con la Commissione Europea sul documento programmatico inviato. Non è più previsto un limite sotto il quale è possibile rifiutare i pagamenti con carte o bancomat.
Legge di Bilancio 2023: le misure per i lavoratori e per le famiglie
In materia di tassazione sul lavoro, la Legge di bilancio prevede il taglio del cuneo fiscale di 3 punti percentuale per tutti i lavoratori con un reddito fino a 25.000 euro.
“Un taglio più generoso rispetto alle previsioni iniziali, per cui il taglio del 3 per cento era solo per le retribuzioni fino a 20.000 euro all’anno.”
Per quel che riguarda le misure a favore delle famiglie contro il caro energia, sono ammesse al cosiddetto bonus bollette i nuclei con valore ISEE valido fino a 15.000 euro.
“Anche questa è una novità perché si passa da una soglia di 12.000 euro a una di 15.000.”
Tra gli interventi dedicati alle famiglie troviamo anche:
- le maggiorazioni degli importi riconosciuti per l’assegno unico;
- l’introduzione di buoni spesa per chi ha un ISEE sotto i 15.000 euro;
- il nuovo reddito alimentare, la misura destinata a chi è in povertà assoluta.
“Tra le novità anche il bonus psicologo che diventa strutturale e pari a 1.500 euro a persona. Dopo il successo di quest’anno, limitato però dalle poche risorse messe in campo, si punta a potenziare questa misura molto richiesta dagli italiani.”
Grandi novità anche per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, che sarà riconosciuto per un massimo di 7 mensilità anziché 8.
“Questa è una di quelle misure che escono modificate in più punti da questa Legge di Bilancio. Viene meno anche il criterio della congruità dell’offerta di lavoro. I beneficiari dovranno accettare la prima proposta presentata per non perdere il sussidio.”
Si tratta del primo passo verso l’abolizione della misura dal 2024 e verso la realizzazione di una nuova proposta per il sostegno economico ai più bisognosi.
In generale sulla Manovra, visti i tempi stretti per stesura e approvazione, si prevedono ulteriori interventi ad hoc nel corso dell’anno per aggiustare il tiro su alcuni fronti.
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