ISA, arrivano i primi chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate durante la videoconferenza del CNDCEC del 17 luglio 2019. Attesa una circolare operativa con tutte le istruzioni, tra cui le modalità di modifica dei dati precaricati.
ISA, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti nel corso della videoconferenza organizzata dal CNDCEC tenutasi il 17 luglio 2019. È stata preannunciata la pubblicazione di una circolare esplicativa, ma intanto partiamo dalle ultime novità.
Durante il confronto con i commercialisti, l’Agenzia delle Entrate ha specificato in primis che i dati degli ISA precompilati potranno essere modificati solo in parte. Per quelli che non sarà possibile rettificare, bisognerà indicare eventuali errori nel campo delle note aggiuntive presente nel modello.
Nel fornire i propri chiarimenti, l’Agenzia delle Entrate ha altresì specificato che non spetta al contribuente verificare la correttezza dei dati contenuti negli ISA precalcolati: si tratta di informazioni ritenute affidabili. Certo è che al netto di ciò, sono stati diversi i casi di errori riscontrati che incidono in maniera importante sul punteggio attribuito.
Le difficoltà relative all’applicazione dei nuovi ISA in dichiarazione dei redditi sono tutt’altro che superate. La prova del fatto che sia ancora tutto in divenire arriva anche dall’ammissione dell’Agenzia delle Entrate che, sebbene abbia preannunciato l’imminente pubblicazione di una circolare esplicativa, ammette con molta umiltà che questa non basterà a risolvere tutti i dubbi.
Un’ammissione di colpa che avvalora la richiesta avanzata dal CNDCEC di sospendere l’applicazione degli ISA per il 2019 e di rinviare il tutto alla prossima dichiarazione dei redditi.
ISA, i primi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate: modifiche dati precalcolati non obbligatorie
Non sarà obbligatorio per il contribuente modificare i dati relativi agli ISA precalcolati dall’Agenzia delle Entrate. In caso di errori o incongruenze non verrà attribuita alcuna responsabilità diretta al soggetto al quale questi si riferiscono.
Certo è che al contribuente potrebbe convenire modificare i dati degli ISA indicati dall’Agenzia delle Entrate qualora questi comportassero l’attribuzione di un punteggio basso. In tal caso, la modifica ed il nuovo calcolo del indice di affidabilità fiscale sarà possibile esclusivamente in alcuni casi.
Durante l’incontro con il CNDCEC del 17 luglio 2019, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che non si potranno mai modificare i dati relativi:
- media di alcune variabili dichiarate dal contribuente con riferimento ai sette periodi d’imposta precedenti;
- coefficiente individuale per la stima dei ricavi/compensi;
- coefficiente individuale per la stima del valore aggiunto.
Questi dati, forniti direttamente dall’Agenzia delle Entrate, potranno però essere segnalati, indicando l’anomalia riscontrata nel Quadro annotazioni del modello ISA.
Certo è che in caso di anomalie sui dati degli ISA precalcolati non modificabili, il contribuente potrebbe vedersi attribuito un punteggio più basso rispetto a quello reale, con la conseguenza - ad esempio - di non poter accedere al regime premiale previsto dal nuovo strumento di compliance.
Bisognerà capire come l’Agenzia delle Entrate valuterà le annotazioni poste in calce al modello per gli ISA ed in che termini queste potranno essere rilevanti per la rettifica dei dati presenti nell’archivio dell’Amministrazione Finanziaria.
ISA facoltativi per il 2019: il CNDCEC insiste sulla disapplicazione
Sugli ISA i dubbi sono ancora oggi molti, tanto che la stessa Agenzia delle Entrate ha dichiarato che la circolare in arrivo potrebbe non bastare ma che, al contrario, si renderanno necessari più documenti di prassi.
Proprio per questo dal CNDCEC arriva nuovamente la richiesta che, almeno per il 2019, gli ISA siano facoltativi, e che venga di fatto prorogato l’obbligo di calcolo dell’indice di affidabilità fiscale del contribuente.
“Alla luce della numerose segnalazioni di anomalie e malfunzionamenti che ci pervengono dal territorio, ribadiamo che sarebbe utile a tutto il sistema riconoscere, per il primo anno di applicazione, la natura meramente facoltativa della compilazione dei modelli ISA”,
questo è quanto sostengono i Consiglieri nazionali dei commercialisti delegati alla fiscalità, Gilberto Gelosa e Maurizio Postal, che evidenziano la situazione di grave disagio dovuta all’introduzione degli ISA.
Quel che è certo è che attualmente sembra improbabile che venga accolta la richiesta di disapplicazione, facoltatività o proroga degli ISA per il 2019. Si attende ora almeno la pubblicazione della circolare dell’Agenzia delle Entrate con i chiarimenti promessi. Un documento già preannunciato come non sufficiente, ma che almeno potrebbe fare luce sui punti più oscuri del nuovo strumento di compliance.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: ISA, i primi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate. Circolare in arrivo