IRPEF 2024, no tax area fino a 12.000 euro: questa una delle proposte in campo, in parallelo alla riduzione delle aliquote per il ceto medio
IRPEF 2025, obiettivo “zero tasse” fino alla soglia di 12.000 euro.
Questa la proposta che arriva da Forza Italia e che punta a entrare nel menù della prossima Legge di Bilancio.
A parlarne è stato il Vicepremier Antonio Tajani, che conferma l’intenzione condivisa di una nuova riduzione dell’IRPEF. In parallelo ad una nuova sforbiciata alle aliquote, si va profilando la richiesta di un rialzo della no tax area.
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IRPEF 2025, obiettivo “zero tasse” fino a 12.000 euro
Al momento, nel complesso lavoro di messa a punto della Legge di Bilancio 2025 una delle poche conferme che arriva è relativa agli interventi in campo sull’IRPEF.
In primo luogo, sarà confermata la struttura a tre aliquote prevista per il 2024, con la parallela proroga della decontribuzione per le buste paga più basse. Si lavora poi ad un nuovo intervento che, questa volta, punti a ridurre le imposte per il ceto medio.
Si tratta di un obiettivo sentito da tutte le forze che compongono la maggioranza di Governo, seppur con ricette diverse. In particolare, la Lega propone di estendere la flat tax fino a 100.000 euro, mentre per Forza Italia e Fratelli d’Italia l’attenzione è sulla revisione delle aliquote IRPEF.
A confermarlo è stato anche il Vicepremier Antonio Tajani, nell’intervista rilasciata a Il Tempo a margine della convention di Bellaria conclusasi l’8 settembre.
Forza Italia propone di ridurre la seconda aliquota IRPEF dal 35 al 33 per cento, portando da 50.000 a 60.000 euro lo scaglione di reddito per l’applicazione. Non solo: sul tavolo del Governo anche la proposta di una “zona “zero tasse” fino ai 12 mila euro”.
L’estensione della no tax area andrebbe quindi di pari passo con la nuova revisione dell’IRPEF che quindi, stando alle richieste di Forza Italia, potrebbe essere strutturata in questo modo:
- per i redditi fino a 12.000 euro: IRPEF zero per effetto della no tax area;
- per i redditi fino a 28.000 euro: aliquota IRPEF del 23 per cento;
- per i redditi da 28.001 a 60.000 euro: aliquota IRPEF del 33 per cento;
- per i redditi superiori a 60.000 euro: aliquota IRPEF del 43 per cento.
Cos’è la no tax area IRPEF
Quando si parla di no tax area si fa riferimento ad una soglia di reddito entro la quale l’IRPEF non è dovuta.
Il decreto legislativo in materia di riforma IRPEF in vigore dal 1° gennaio 2024 ha modificato la no tax area per i lavoratori dipendenti.
Con l’accorpamento delle prime due aliquote è salita anche la detrazione fissa riconosciuta sui redditi da lavoro dipendente fino a 15.000 euro che, così come previsto per i pensionati, è passata a 1.955 euro rispetto ai 1.880 euro previsti fino al 31 dicembre 2023.
Per il periodo d’imposta 2024 sono di conseguenza totalmente esentati dal versamento delle imposte i lavoratori dipendenti titolari di redditi fino a 8.500 euro, rispetto agli 8.145 euro previsti fino allo scorso anno, stessa soglia prevista per i pensionati.
Resta invece immutata la soglia per i lavoratori autonomi, ancorata anche nel 2024 all’importo di 5.500 euro.
No tax area 2024 | Contribuenti |
---|---|
8.500 euro | Dipendenti |
8.500 euro | Pensionati |
5.500 euro | Autonomi |
Questi i valori sui quali non si escludono ulteriori modifiche dal 2025, nell’ambito del complesso lavoro di revisione dell’IRPEF che è però solo alle battute iniziali.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: IRPEF 2025, obiettivo “zero tasse” fino a 12.000 euro