Corpo forestale, l'accorpamento con l'Arma dei Carabinieri della legge Madia a rischio incostituzionalità: decisione rimessa alla Consulta. Ecco il perché nell'ordinanza del Tar Abruzzo.
La legge Madia che disponeva l’accorpamento del Corpo Forestale all’Arma dei Carabinieri dovrà passare al vaglio della Corte Costituzionale. È quanto impone un’ordinanza del Tar Abruzzo, Sezione Prima di Pescara, pubblicata il 16 agosto 2017.
L’ordinanza del Tar Abruzzo rischia di aprire un nuovo caso politico, mettendo in forse la legge Madia, una delle riforme del Governo Renzi. La decisione sulla costituzionalità dell’accorpamento del Corpo Forestale con l’Arma dei Carabinieri sarà quindi decisa dalla Corte Costituzionale.
Ecco perché la legge Madia sul Corpo Forestale potrebbe presentare profili di incostituzionalità.
Forestale: ecco perché la legge Madia è a rischio incostituzionalità
Sono molti i motivi di incostituzionalità segnalati dal Tar Abruzzo, sui quali dovrà giudicare la Corte Costituzionale. In particolare, la legge Madia (D.Lgs. 177/2016) potrebbe essere in contrasto con articoli 2, 3 primo e secondo comma, 4 della Costituzione. Ulteriore motivo di contestazione deriva dalle modalità con le quali è stata attuata la legge delega 124/2015 (art. 8, c. 1, lett. a).
Una delle motivazioni dell’ordinanza Tar riguarda la facoltà di scelta del passaggio dal Corpo Forestale ai Carabinieri. Tale accorpamento risulta equivalente ad una ‘militarizzazione’ del personale, dal momento che avviene da un corpo ad ordinamento civile ad uno militare.
Tale militarizzazione, su cui dovrà giudicare la Corte Costituzionale, ha effetti non secondari per gli ex-appartenenti alla forestale, dal momento che imporrebbe loro, tra l’altro, di essere soggetti al codice penale militare di pace, alla giurisdizione della magistratura militare, all’obbligo di difesa militare della Patria.
Forestale, legge Madia: la scelta obbligata della militarizzazione
In relazione a tale questione quindi, l’ordinanza del Tar Abruzzo sulla legge Madia rinviene profili di incostituzionalità per l’articolo 2 della Carta
“laddove non è stato rispettato il principio di autodeterminazione del personale del Corpo Forestale nel consentire le limitazioni, all’esercizio di alcuni diritti costituzionali, derivanti dall’assunzione non pienamente volontaria dello status di militare”.
Ai componenti del Corpo Forestale è stata concessa la scelta di non transitare all’Arma dei Carabinieri, ma ciò avrebbe avuto come effetto quello di tentare ‘l’insidiosa e incerta strada della mobilità’, obbligando di fatto all’accorpamento.
Il transito per gli appartenenti al Corpo Forestale sarebbe finto per essere così solo apparentemente facoltativo. Il rischio di mobilità si sarebbe concretizzato anche a fonte dell’esiguo numero di posti disponibili in altre Amministrazioni civili dello Stato.
La decisione sulla costituzionalità della legge Madia sul riordino del Corpo Forestale spetterà alla Consulta, che dovrà decidere se accogliere quanto eccepito dal Tar Abruzzo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Forestale, legge Madia: accorpamento a rischio incostituzionalità. Ecco perché