La Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione ha reso noto che, in attuazione delle direttive europee, sono cambiate le regole sulla pensione integrativa.
Il 5 Giugno 2019 sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le direttive europee che riguardano i fondi pensione.
Dopo la pubblicazione delle direttive europee la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) ha reso noto che a partire dalla suddetta data cambiano alcune regole che riguardano le pensioni integrative.
Le modifiche riguardano in particolare modo le forme di previdenza complementare, in quanto l’UE ha stabilito che dovrà essere eliminata ogni forma di discriminazione tra uomini e donne.
Ma vediamo nel dettaglio le informazioni che la COVIP ha fornito nella delibera del 22 maggio 2019.
Fondi pensione: nessuna discriminazione tra donne e uomini a stabilirlo è stata l’UE
La COVIP nel testo “Disposizioni in ordine alla parità di trattamento tra uomini e donne nelle forme pensionistiche complementari collettive” ha chiarito quali sono le nuove regole che riguardano i fondi pensione per la previdenza complementare.
Come si può evincere dal titolo le nuove regole riguardano l’eliminazione di qualsiasi forma di discriminazione tra donne e uomini.
In particolare è stato specificato che è vietata qualsiasi discriminazione diretta o indiretta tra uomini e donne per quanto riguarda il campo di applicazione le forme pensionistiche complementari, le relative condizioni di accesso, l’obbligo di versare i contributi e il calcolo degli stessi.
La COVIP ci ha tenuto poi a specificare che qualsiasi differenza di trattamento nel fondo pensione deve essere giustificata da dati oggettivi, i quali devono essere “affidabili, pertinenti ed accurati”.
Il divieto di discriminazione tra donne e uomini esisteva già per quello che riguarda le forme pensionistiche collettive che erogano direttamente la prestazione, ora questo è stato esteso anche ai fondi pensione che erogano la prestazione avvalendosi di convenzioni assicurative.
Fondi pensione: i divieti imposti dall’UE
Le direttive europee hanno stabilito che dovrà essere eliminata qualsiasi “disposizione, criterio, prassi, atto, patto o comportamento” che comporta una discriminazione tra donne e uomini.
Il divieto di discriminazione vale sia per le norme che determinano misura e modalità di versamento della contribuzione che per quelle che che ne disciplinano l’accesso.
Sono inoltre vietate discriminazioni sul calcolo della prestazione e sulla durata della stessa.
Infine va chiarito che non sono da considerarsi validi i fondi pensione che producono un effetto pregiudizievole per i lavoratori in ragione del sesso differente, così come quelle che pongono uomini o donne in una condizione di particolare svantaggio rispetto alla controparte.
Per ulteriori informazioni si allega di seguito la delibera della COVIP in cui vengono descritte le nuove regole per le forme pensionistiche complementari.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fondi pensione: ecco le nuove regole che eliminano discriminazioni tra donne e uomini