Il MEF ha fornito i dati delle entrate tributarie del periodo compreso tra gennaio e maggio 2024. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stato registrato un aumento del 9,7 per cento
Nel periodo compreso tra il mese di gennaio e quello di maggio 2024 le entrate tributarie hanno fatto registrare un aumento del 9,7 per cento.
A renderlo noto sono i dati pubblicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il 5 luglio 2024.
Nei primi cinque mesi dell’anno le entrate nelle casse dello Stato sono state pari a 210.784 milioni di euro. In valore assoluto l’incremento si è attestato a 18.711 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Entrate tributarie gennaio maggio 2024, dati MEF: l’andamento delle imposte dirette
Ad incidere maggiormente sulla crescita sono state le imposte dirette, aumentate di 13.791 milioni di euro.
I dati forniti dal MEF hanno fatto registrare un incremento che vale 13,8 punti percentuali.
Ad incidere sono stati principalmente l’IRPEF, l’imposta sostitutiva sui redditi e le ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale.
L’aumento registrato sulle entrate legate all’IRPEF si attesta sul 9,3 per cento e, in valore assoluto, ammonta a 8.160 milioni di euro.
La variazione positiva ha interessato:
- le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato, con una crescita di 3.420 milioni di euro che in termini percentuali si traduce nell’8,5 per cento;
- le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico, aumentate del 9,1 per cento, ovvero di 3.541 milioni di euro;
- le ritenute sui redditi di lavoro autonomo, con un aumento del 7 per cento, ossia di 394 milioni di euro.
Nel confronto tra i primi cinque mesi di quest’anno e lo stesso periodo del 2023 è stato registrato un aumento superiore al 70 per cento dei versamenti legati all’autoliquidazione, con 799 milioni di euro.
Aumentano anche le entrate collegate all’IRES, con un incremento del 37,4 per cento che vale 964 milioni di euro.
L’impatto è legato principalmente ai soggetti con anno d’imposta non coincidente con l’anno solare. Nello specifico alle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche, pari a 667 milioni di euro, ossia al 39,4 per cento di incremento.
È stata invece fatta registrare una variazione in negativo dall’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR versata dai sostituti d’imposta evidenzia: nel complesso la perdita ammonta a 1.118 milioni di euro, ovvero al 96,8 per cento.
Nella nota tecnica del Bollettino n. 267 relativo al mese di maggio 2024 è stato precisato quanto segue:
“La rivalutazione del TFR viene infatti calcolata sulla base di un coefficiente determinato dall’ISTAT sull’aumento dei prezzi al consumo registrato nel corso dell’anno rispetto all’anno precedente. Il meccanismo di calcolo prevede che la rivalutazione del TFR sia pari al 75 per cento del tasso d’inflazione maggiorato di una componente fissa dell’1,5 per cento.”
Entrate tributarie gennaio maggio 2024, dati MEF: l’andamento delle imposte dirette
Nel periodo compreso tra gennaio e maggio 2024, le imposte indirette sono aumentate del 5,4 per cento, ovvero di 4.920 milioni di euro. L’incremento è stato minore rispetto a quello delle imposte dirette.
I valori più alti delle entrate relative alle imposte indirette è quello dell’imposta di bollo, aumentata del 56,3 per cento, che in termini assoluti si traduce con 1.699 milioni di euro.
In questo caso l’incremento è legato principalmente al versamento effettuato in modalità virtuale da Poste, banche e società finanziarie.
Il gettito dell’IVA è aumentato di 3.459 milioni di euro, con un incremento del 5,4 per cento.
Nello specifico:
- gli scambi interni sono aumentati del 7,2 per cento;
- le importazioni sono diminuite del 6,5 per cento, ovvero di 528 milioni di euro;
- il gettito dell’IVA ha registrato un incremento di 3.459 milioni di euro, ovvero del 5,4 per cento.
Prendendo in considerazione la categoria di contribuenti:
- il 76,2 per cento è versato dalle società di capitale (il 40,7 per cento da società a responsabilità limitata);
- le persone fisiche versano invece il 9 per cento;
- le società di persone il 6,3 per cento.
A livello di settori:
- la componente relative ai servizi privati si attesta al 7,8 per cento;
- l’industria si attesta ad un aumento dell’8,1 per cento;
- il settore del commercio segna una lieve diminuzione, dello 0,5 per cento.
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