Dopo un lungo iter parlamentare, il DDL con una serie di provvedimenti volti alla promozione e alla tutela delle eccellenze italiane è legge. Tra le novità anche gli incentivi all’imprenditoria femminile, il liceo del made in Italy e il fondo sovrano da un miliardo di euro per le filiere strategiche
La legge volta alla valorizzazione, alla promozione e alla tutela del Made in Italy è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre 2023.
Tra le novità previste il fondo sovrano da un miliardo di euro, un liceo dedicato e una serie di iniziative di promozione e tutela delle eccellenze italiane.
I nuovi provvedimenti spaziano dal sostegno dello sviluppo delle produzioni nazionali di eccellenza e della promozione della tutela e della conoscenza delle bellezze naturali, del patrimonio culturale, sia in Italia sia all’estero, alla valorizzazione dei mestieri e al sostegno dei giovani e dell’imprenditoria femminile.
Legge sul made in Italy: dal liceo alla tutela delle eccellenze passando per il fondo sovrano, le novità
L’atteso disegno di legge sul Made in Italy, che prevede una serie di disposizioni relative alla valorizzazione, alla promozione e alla tutela delle eccellenze italiane, è legge dopo l’approvazione e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 2023. La legge n. 206/2023 sarà in vigore dall’11 gennaio 2024.
Come si legge nel comunicato del MIMIT, le misure sono finalizzate a promuovere e valorizzare le produzioni di eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali come fattori da preservare e trasmettere per la crescita dell’economia del Paese.
“Finalmente l’Italia ha una legge che tutela e promuove l’eccellenza del Made in Italy. È un provvedimento storico, che segna una svolta nella politica industriale del Paese, intervenendo a 360 gradi per stimolare e proteggere la crescita delle filiere strategiche nazionali, contrastare la contraffazione e formare nuove competenze in vista delle sfide globali che abbiamo davanti.”
Questo il commento del Ministro Adolfo Urso.
Sono previste, poi, anche diverse norme che incentivano l’imprenditoria, in particolare quella femminile, per cui si prevede la costituzione di un’apposita riserva tramite rifinanziamento di 15 milioni di euro, e nelle filiere strategiche nazionali, per le quali sarà creato un apposito fondo sovrano nazionale, il “Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy”, con una dotazione iniziale di 1 miliardo di euro.
Tra le misure di promozione, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale rientrano:
- incentivi per la proprietà industriale, con il riavvio del Voucher 3i e l’ampliamento della platea dei soggetti beneficiari;
- promozione e sostegno degli investimenti nei settori legno-arredo grazie a un fondo con la dotazione di 25 milioni di euro per il 2024;
- istituita la Fondazione “imprese e competenze per il made in Italy” per diffondere la cultura d’impresa tra gli studenti e favorire iniziative mirate all’inserimento nel mondo del lavoro;
- sostegno del settore fieristico in Italia e ai mercati rionali
- tutela proprietà intellettuale con il contrassegno per il made in Italy;
- disposizioni in materia di crescita e sviluppo dei prodotti industriali italiani.
Per quanto riguarda la tutela dei prodotti si prevedono iniziative per favorire la lotta alla contraffazione, come la creazione di un contrassegno ufficiale di origine italiana delle merci con la dizione “Made in Italy” per la promozione della proprietà intellettuale e commerciale dei beni, e l’utilizzo della Blockchain per la tracciabilità dei prodotti tramite l’istituzione di un catalogo nazionale.
Il 15 aprile di ogni anno, inoltre, sarà la giornata nazionale del Made in Italy, per celebrare la creatività e l’eccellenza italiana.
Gli emendamenti inseriti nel coso dell’iter parlamentare, poi, hanno introdotto ulteriori novità, quali:
- il recupero dei marchi storici;
- l’istituzione del “Fondo speciale per la transizione verde e digitale nella moda”;
- la valorizzazione della filiera degli oli di oliva vergine;
- norme per il settore termale, per la filiera della nautica e per le filiere delle fibre tessili naturali e della concia della pelle.
Liceo del Made in Italy: cos’è e come funzionerà
Una delle iniziative annunciate e tra le più discusse è certamente l’istituzione del Liceo del Made in Italy. L’obiettivo è quello di promuovere le abilità e le competenze connesse all’eccellenza italiana.
Il nuovo percorso liceale permetterà agli studenti di acquisire, oltre ai risultati di apprendimento comuni a tutti i licei, conoscenze e competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato che possano favorire la promozione e la valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali e che tengono conto delle specifiche vocazioni dei territori, comprese quelle STEM.
Un apposito decreto del Ministero dell’Istruzione, da adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, fornirà tutti i dettagli sulla disciplina del percorso di studio.
L’avvio del primo ciclo scolastico è previsto per l’anno 2024/2025. Le iscrizioni partono da gennaio 2024.
Per promuovere le connessioni tra le imprese di eccellenza e i licei sarà istituita la Fondazione “Imprese e Competenze per il Made in Italy”, così da favorire iniziative mirate ad un rapido inserimento degli studenti nel mondo del lavoro.
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