Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno realizzato un documento sui crediti deteriorati, disponibile online sul sito FNC. Ecco tutto quello che c'è da sapere.
Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato sul loro sito il documento intitolato “Non Performing Loans (NPL)” che parla dei crediti deteriorati, un tema rilevante per il ruolo dei commercialisti sempre più significativo nella prevenzione e salvaguardia del valore aziendale e nella mitigazione dell’impatto sociale di una crisi.
I crediti deteriorati sono prestiti la cui riscossione da parte delle banche è incerta.
All’origine vi possono essere situazioni di difficoltà economica o finanziaria delle persone o delle imprese a cui sono stati erogati i prestiti e valutazioni errate o incomplete da parte della banca.
FNC e CNDCEC: pubblicato il documento sui crediti deteriorati
La pubblicazione, elaborata insieme al Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, è disponibile sul sito della Fondazione Nazionale Commercialisti .
Il documento “Non Performing Loans (NPL)” illustra le caratteristiche e le criticità collegate ai crediti deteriorati indagando sugli effetti prodotti dai medesimi sia all’interno del sistema creditizio che sul mercato dell’accesso al credito.
Lo stesso si compone di sette capitoli, preceduti da un’introduzione e da una panoramica sul contesto economico finanziario italiano.
Nel primo si analizzano i Non performing loans che secondo i dati della Banca d’Italia, per oltre la metà sono sofferenze (189 miliardi a settembre 2017), mentre 102 miliardi sono inadempienze probabili e 6 miliardi prestiti scaduti.
Si lascia spazio poi alla securitisation più opportunamente definita cartolarizzazione dei prestiti, operazione finanziaria complessa che comporta il coinvolgimento di diversi attori.
Infine, dopo una attenta analisi sul tema della prevenzione e del merito creditizio, si approfondisce il ruolo del commercialista in merito a questa disciplina che contribuirà, attraverso il miglioramento del merito creditizio o voto di affidabilità (rating) del proprio cliente, a rafforzare il rapporto di fiducia tra banca e impresa.
Crediti deteriorati: la figura del commercialista
Il sistema bancario italiano si sta progressivamente riducendo in termini di quantità di sportelli e numero di banche, e parallelamente ingrandendo a seguito delle fusioni, acquisizioni ed accorpamenti.
Il commercialista, per la sua formazione di base, per le specializzazioni e per il costante aggiornamento, possiede le competenze giuridico-aziendali per colmare o evitare il vuoto che rischia di ampliarsi ulteriormente nei prossimi anni tra mondo bancario e mondo delle imprese.
Il ruolo del commercialista, pertanto, sarà fondamentale nel prossimo futuro, come figura chiave per il corretto funzionamento degli strumenti di allerta, nel cui contesto si verrà ad inserire il dialogo con il sistema bancario, necessariamente improntato anche sulla dimostrazione che l’impresa che richiede credito sia conforme agli standard qualitativi e di controllo richiesti.
Per ulteriori informazioni potete consultare il documento pubblicato dalla FNC e dal CNDCEC allegato di seguito.
- Non Performing Loans (NPL) il documento pubblicato dalla FNC e dal CNDCEC
- Ecco il documento pubblicato dalla FNC e dal CNDCEC che dimostra che dimostra che i crediti deteriorati per oltre la metà sono sofferenze (189 miliardi a settembre 2017) mentre 102 miliardi sono inadempienze probabili e 6 miliardi prestiti scaduti
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Crediti deteriorati in sofferenza: il documento pubblicato dalla FNC e dal CNDCEC