Il Consiglio dei Ministri del 5 ottobre 2022 ha approvato in via preliminare il decreto che introduce diverse novità per quanto riguarda i concorsi pubblici per le nuove assunzioni nella PA. I bandi dovranno contenere la percentuale di quote rosa e potranno partecipare alle selezioni i cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno UE di lungo periodo.
Concorsi pubblici, novità in arrivo per quanto riguarda le assunzioni nella Pubblica Amministrazione.
Il Consiglio dei Ministri del 5 ottobre 2022 ha approvato in via preliminare il DPR che introduce diverse modifiche alle modalità di accesso e svolgimento dei concorsi pubblici.
Il decreto stabilisce i requisiti generali per accedere all’impiego pubblico e prevede che i bandi debbano indicare la percentuale di quote rosa prevista per ogni qualifica professionale a concorso.
Inoltre, potranno partecipare alle selezioni i rifugiati e i cittadini stranieri in possesso di un permesso di soggiorno UE di lungo periodo.
Tutte le operazioni relative ai concorsi saranno effettuate tramite il Portale InPA, compresa la pubblicazione dei bandi che non avverrà più sulla Gazzetta Ufficiale.
Concorsi pubblici: le novità del DPR per le assunzioni nella PA, quote rosa nei bandi
Il Consiglio dei Ministri, tenutosi il 5 ottobre 2022, ha approvato in via preliminare il regolamento proposto dal Ministero della Pubblica Amministrazione relativo alle modalità di accesso e di svolgimento dei concorsi pubblici.
Il nuovo decreto andrà a modificare il DPR n. 487/1994 che al momento disciplina la materia.
Ci sono diverse novità per quanto riguarda le nuove assunzioni nella PA, che si aggiungono agli altri provvedimenti più recenti, come ad esempio le linee guida per l’individuazione del fabbisogno professionale.
Come si legge nel comunicato stampa del Governo del 5 ottobre 2022, i concorsi pubblici per l’assunzione sia a tempo determinato sia indeterminato, saranno orientati alla massima partecipazione da parte dei cittadini e svolti tramite apposite modalità che ne garantiscano l’imparzialità, l’economicità e la velocità delle procedure.
In questo senso, laddove sia ritenuto necessario, sarà possibile ricorrere all’ausilio di sistemi automatizzati, anche per quanto riguarda eventuali prove di preselezione o di selezione decentrate.
Una importante novità riguarda le quote rosa.
Con l’obiettivo di garantire l’equilibrio di genere nella Pubblica Amministrazione, infatti, il bando dovrà specificare la percentuale di rappresentatività dei generi nell’amministrazione che lo pubblica per tutte le qualifiche messe a concorso.
Nel caso in cui la differenza percentuale di rappresentatività tra i generi sia superiore al 30 per cento, a parità di titoli e meriti si darà precedenza al genere meno rappresentato.
Novità concorsi pubblici: possono partecipare i cittadini stranieri con permesso di soggiorno UE
Nell’ottica di concorsi pubblici orientati alla massima partecipazione, il decreto stabilisce che possono accedere alle selezioni bandite dalla Pubblica Amministrazione anche le persone titolari dello status di rifugiato o hanno diritto alla protezione sussidiaria, cioè diritto di asilo.
Inoltre, possono partecipare ai concorsi tutti i cittadini stranieri che possiedono un permesso di soggiorno UE di lungo periodo.
Questi, però, devono avere un’adeguata conoscenza della lingua italiana, godere dei diritti civili e politici negli Stati di appartenenza o di provenienza ed essere in possesso di tutti gli altri requisiti generali previsti per i cittadini italiani (maggiore età, idoneità fisica allo specifico impiego e possesso del titolo di studio richiesto).
Un’altra novità importante riguarda la corsia preferenziale per l’accesso alle graduatorie, a parità di merito, prevista per una nuova categoria.
Si tratta dei figli di medici, infermieri e operatori sociosanitari deceduti per COVID e contagiati durante lo svolgimento della loro attività. Nell’ordine di preferenza si trovano dietro solamente ai medagliati al valore e ai mutilati e gli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato.
Concorsi pubblici: i bandi non saranno più pubblicati in Gazzetta Ufficiale
Come si legge nel testo del decreto, i bandi di concorso saranno pubblicati esclusivamente sul Portale InPA e sul sito istituzionale dell’amministrazione coinvolta.
Viene meno, dunque, la classica pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta Ufficiale.
Lo stesso vale per l’accesso alle procedure di concorso. Si potrà partecipare solamente dopo essersi registrati al Portale unico del reclutamento, InPA, sviluppato e gestito dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La registrazione è gratuita e si può accedere esclusivamente tramite SPID, CIE o CNS. In fase di registrazione i candidati potranno compilare il proprio curriculum vitae.
Sempre tramite il Portale saranno fornite tutte le comunicazioni relative alle prove, come ad esempio date e luoghi, così come i relativi esiti. Queste non potranno essere svolte nei giorni festivi, né nei giorni di festività religiose ebraiche o valdesi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Concorsi pubblici: le novità del DPR per le assunzioni nella PA, quote rosa nei bandi