Buona Scuola, sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale gli ultimi decreti attuativi della legge 107/2015. Ecco le novità più importanti per studenti ed insegnanti della scuola.
Buona Scuola: sono stati pubblicati il 16 maggio 2017 gli ultimi 8 decreti attuativi della Legge 107/2015. Per il mondo della scuola sono molte le novità che arriveranno ad incidere su numerosi campi, dal reclutamento del personale docente, fino alle norme a sostegno dell’inclusione degli studenti con disabilità e all’accesso all’esame di maturità.
Dopo un’approvazione in Consiglio dei Ministri a pochi giorni dalla scadenza della delega della Buona Scuola, le riforme che arrivano alla Gazzetta Ufficiale sono otto. Non è arrivato ad approvazione invece il Testo Unico della scuola, una novità che avrebbe potuto mettere ordine nella normativa del sistema dell’istruzione tricolore.
Cerchiamo quindi di fare il punto suo decreti attuativi della Buona Scuola da poco pubblicati in Gazzetta Ufficiale, sottolineando le novità di maggior rilievo sia per insegnanti che per studenti.
Buona Scuola, decreti attuativi pubblicati: le maggiori novità per insegnanti e studenti
I decreti attuativi della Buona Scuola di matrice renziana sono stati pubblicati ieri in Gazzetta Ufficiale. La loro entrata in vigore ufficiale è prevista per il 31 maggio 2017 ma gli effetti per studenti e insegnanti avranno tempistiche varie a seconda del campo di applicazione. Per il mondo della scuola novità in arrivo dunque: cerchiamo di fare il punto sulla situazione.
Il pacchetto di decreti attuativi della Buona Scuola comprende vari interventi. Ecco un elenco delle novità per la scuola:
- Riforma del Tfa e delle modalità di accesso al ruolo di insegnante;
- Novità in campo di promozione e valorizzazione della cultura umanistica;
- Revisione dei percorsi di istruzione professionale;
- Riforma dell’esame di maturità e della verifica delle competenze nel primo ciclo scolastico;
- Implementazione delle norme e dei fondi per la tutela del diritto allo studio;
- Revisione della disciplina delle scuole italiane all’estero;
- Novità sul sistema dell’istruzione da 0 a 6 anni;
- Riforma sull’inclusione scolastica per studenti con disabilità.
Decreti attuativi Buona Scuola: le novità maggiori per insegnanti e studenti
Frutto della legge delega 107/2015, quella appunto della Buona Scuola, i decreti attuativi da poco pubblicati segnano una serie di rilevanti novità per la scuola italiana che si faranno sentire negli anni a venire.
Tra ultime introduzione dei decreti attuativi si segnala la riforma sull’ammissione al ruolo di docente.
Le novità per la scuola avranno effetti già dal 2018, anno nel quale si terrà il primo concorso per insegnanti previsto dai decreti attuativi della Buona Scuola. Per chi supererà la selezione si apriranno le porte del percorso FIT: Formazione, Inserimento e Tirocinio. Al termine del percorso di 3 anni in parte retribuito si potrà accedere al ruolo.
Se queste sono le novità per gli aspiranti insegnanti a tempo indeterminato, per gli studenti la Buona Scuola introduce un parziale ripensamento del sistema degli esami a cominciare da quello di maturità. Dopo i decreti attuativi della Buona Scuola, gli alunni avranno meno prove rispetto alle attuali con 2 soli test scritti a fronte dei 3 di oggi.
Confermato per gli studenti il 6 obbligatorio in ogni materia per l’accesso all’esame di maturità ma il Consiglio di classe potrà decidere di ammettere anche studenti con insufficienze. Per l’esame di maturità aumentati il peso dei crediti (da 25 a 40): la commissione avrà la facoltà di poter aggiudicare fino a 5 punti bonus. Le novità della Buona Scuola saranno in vigore a partire dall’anno scolastico 2018-2019.
Per quanto riguarda l’esame di terza media le prove previste dai decreti attuativi della Buona Scuola sono 3 scritti (italiano, matematica, lingua straniera) e un esame orale. Le novità per la scuola media saranno attive già a partire dal 2018.
La riforma della Buona Scuola avrà effetti anche sul sistema di istruzione da 0 a 6 anni: al via il Sistema integrato con nuovi poli per l’infanzia, quota massima di contribuzione per le famiglie e laurea richiesta anche per chi avrà a che fare con bambini da 0 a 3 anni.
Giunge al termine del suo percorso legislativo anche le novità scuola sul sostegno e integrazione per gli alunni con disabilità. La norma, uno delle più contestate tra i decreti attuativi della Buona Scuola, ha accolto nella sua versione definitiva alcune delle osservazioni proposte delle associazioni. Le novità per la scuola prevedono un tetto massimo di 20 alunni per classi con studente con difficoltà, corsi post-lauream ad hoc per gli insegnanti di sostegno nella scuola primaria e formazione specifica anche per il personale della scuola, Ata compresi.
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