Bonus turismo sostenibile: domanda per contributi fino a 300.000 euro entro il 31 luglio 2024

Francesco Rodorigo - Incentivi alle imprese

Al via le domande per i contributi previsti dal bonus turismo sostenibile. Fino al 31 luglio le imprese del settore possono richiedere gli incentivi a copertura delle spese per investimenti volti alla sostenibilità

Bonus turismo sostenibile: domanda per contributi fino a 300.000 euro entro il 31 luglio 2024

C’è tempo fino alla scadenza del 31 luglio 2024 per inviare la domanda e accedere alle risorse del bonus turismo sostenibile.

L’agevolazione è dedicata alle imprese del settore turistico che investono nella realizzazione di progetti di promozione dell’ecoturismo e del turismo sostenibile.

Il contributo copre fino al 50 per cento delle spese sostenute fino a un massimo di 300.000 euro. Le domande vanno inviate tramite l’apposita piattaforma sul sito del Ministero del Turismo.

Tutti i dettagli su beneficiari e requisiti richiesti nel bando pubblicato dal Ministero.

Bonus turismo sostenibile: domanda per contributi fino a 300.000 euro entro il 31 luglio 2024

Si è aperta il 1° luglio la finestra per la presentazione delle domande per il bonus turismo ecosostenibile 2024.

L’agevolazione del Ministero del Turismo, prevista dalla Legge di Bilancio 2023 (articolo 1, comma 611), è disciplinata dall’avviso pubblico n. 23418 del 26 giugno ed è dedicata alle imprese del settore turistico che investono nella realizzazione di progetti di promozione dell’ecoturismo e del turismo sostenibile, con l’obiettivo di minimizzare gli impatti economici, ambientali e sociali e generare contemporaneamente reddito, occupazione e la conservazione degli ecosistemi locali.

Le imprese possono beneficiare di un contributo che copre fino al 50 per cento delle spese effettuate, dal valore compreso tra 50.000 e 300.000 euro, ferma restando la capienza “de minimis” del soggetto richiedente.

La domanda di accesso ai contributi può essere inviata dalle imprese della filiera del turismo e di strutture ricettive turistiche ed alberghiere che svolgono, in via prevalente, attività d’impresa individuata dai codici ATECO indicati nella tabella.

CODICE ATECODESCRIZIONE
49.1 Trasporto ferroviario di passeggeri (interurbano)
49.3 Altri trasporti terrestri di passeggeri
50.1 Trasporto marittimo e costiero di passeggeri
50.3 Trasporto di passeggeri per vie d’acqua interne (inclusi i trasporti lagunari)
51.1 Trasporto aereo di passeggeri
52.2 Attività di supporto ai trasporti
55.1 Alberghi e strutture simili
55.2 Alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni
55.3 Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte
56.1 Ristoranti e attività di ristorazione mobile
56.3 Bar e altri esercizi simili senza cucina
77.11.00 Noleggio di autovetture ed autoveicoli leggeri
77.21.00 Noleggio di attrezzature sportive e ricreative
77.34.00 Noleggio di mezzi di trasporto marittimo e fluviale
77.35.00 Noleggio di mezzi di trasporto aereo
77.39.10 Noleggio di altri mezzi di trasporto terrestri
79.1 Attività delle agenzie di viaggio e dei tour operator
79.9 Altri servizi di prenotazione e attività connesse
82.30.00 Organizzazione di convegni e fiere
90.0 Attività creative, artistiche e di intrattenimento
93.1 Attività sportive
93.21 Parchi di divertimento e parchi tematici
93.29.2 Gestione di stabilimenti balneari: marittimi, lacuali e fluviali
93.19.92 Attività delle guide alpine
96.04.10 Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali)
96.04.20 Stabilimenti termali

Bonus turismo sostenibile 2024: requisiti e spese ammissibili

Per poter beneficiare dei contributi previsti dal bonus, le imprese interessate devono rispettare i requisiti indicati nell’avviso pubblico:

  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle Imprese oppure, nel caso di imprese individuali e società di persone, aver presentato almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • essere in regola con il pagamento degli oneri contributivi ed assistenziali e non avere in atto debiti erariali;
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di scioglimento o liquidazione e non essendo sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata;
  • essere in regola con la normativa antimafia e non avere alcuna causa di esclusione;
  • non essere stati destinatari, nei tre anni precedenti, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni o dell’obbligo di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Italia, per accertata grave negligenza nella realizzazione degli investimenti e/o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa, per carenza dei requisiti essenziali, per irregolarità della documentazione prodotta, comunque imputabile al soggetto beneficiario, e non sanabile, oltre che per indebita percezione, accertata con provvedimento giudiziale, e, in caso di aiuti rimborsabili, per mancato rispetto del piano di rientro;
  • non far parte del medesimo gruppo giuridico di altra impresa partecipante al procedimento;
  • essere in regola con gli obblighi di comunicazione all’Agenzia delle entrate;
  • le imprese non residenti nel territorio italiano devono essere costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello stato di residenza e iscritte nel relativo registro delle imprese. Fermo restando il possesso, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, dei requisiti previsti nell’Avviso, il programma di spesa deve essere realizzato in una unità produttiva ubicata nel territorio italiano;
  • non incorrere nella incapacità di contrattare con la Pubblica Amministrazione. Il possesso dei requisiti e le condizioni di cui sopra devono essere oggetto di specifica autocertificazione da parte del soggetto richiedente ai sensi del D.P.R. n. 445/2000. L’impresa interessata deve immediatamente comunicare al Ministero del Turismo, per le verifiche e valutazioni di competenza, ogni eventuale modifica o variazione dei requisiti intervenuta dopo la presentazione della domanda di agevolazione, pena la revoca delle agevolazioni concesse.

I progetti presentati, da completare entro 18 mesi, dovranno riguardare almeno una delle seguenti tipologie di intervento:

  • ideare, realizzare e promuovere percorsi turistici innovativi utili a ridurre il sovraffollamento turistico delle aree a maggior afflusso turistico, tra cui i siti patrimoni UNESCO;
  • ideare e promuovere itinerari che valorizzino l’intero patrimonio turistico del territorio, includendo aree e attrazioni distanti dai percorsi convenzionali con maggiore afflusso turistico e dal centro cittadino, mediante il potenziamento dei servizi connessi alla veicolazione dei turisti verso le aree con minore densità turistica;
  • promuovere la ricettività turistica nelle aree con minor densità turistica di destinazioni turisticamente molto affollate, mediante progetti atti a riqualificare e riconvertire zone periferiche di realtà urbane o favorendo il turismo rurale e la nascita di nuove attrazioni e mete turistiche;
  • creare, sviluppare e potenziare servizi e percorsi intermodali a basse emissioni che determinino, tramite la loro attuazione, una riduzione dell’impatto ambientale delle attività turistiche;
  • promuovere sistemi di veicolazione e scambio intermodale basato sull’uso di mezzi di trasporto pubblico e di biciclette, mediante la realizzazione di cicloposteggi o di centri per il deposito custodito di e-bike, anche in prossimità delle stazioni dei treni e dei bus, al fine di potenziare la mobilità in bicicletta e la realizzazione di una rete di percorribilità ciclistica;
  • favorire il turismo rurale, quello montano, l’equiturismo e le vacanze a contatto con la natura, promuovendo le ippovie, i percorsi naturalistici, il soggiorno all’aria aperta, attraverso il glamping e il campeggio ecosostenibili;
  • favorire e promuovere progetti volti alla diffusione del turismo sulle vie navigabili, anche mediante lo sfruttamento di tratti di demanio abbandonati, offrendo una vacanza alternativa a contatto con la natura;
  • ideare e realizzare sistemi per la gestione e il contenimento dei flussi sui siti naturalistici e culturali sovraffollati;
  • favorire percorsi e itinerari nonché attività sportive e ricreative ecocompatibili nelle zone marittime e costiere.

Le spese ammissibili per ottenere il contributo sono le seguenti:

  • opere edili e spese di progettazione strettamente funzionali al progetto;
  • spese relative all’acquisto di impianti, macchinari, strumenti, arredi, hardware e attrezzature nuove di fabbrica e conformi alle normative comunitarie strettamente funzionali alla realizzazione del progetto;
  • spese per collaudi di cui al primo punto;
  • spese per la promozione e l’erogazione di pacchetti turistici;
  • acquisto di software, acquisizione a titolo oneroso di licenze d’uso di software, know-how e altre forme di proprietà intellettuale strettamente funzionali alla realizzazione del progetto;
  • costi per i servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione finalizzati alla realizzazione degli interventi.

Per l’elenco delle spese escluse si rimanda all’articolo 7, comma 4 dell’avviso.

Bonus turismo sostenibile 2024: come fare domanda

Le imprese interessate devono inviare la domanda di finanziamento esclusivamente in modalità telematica, utilizzando l’apposita piattaforma messa a disposizione dal Ministero del Turismo, accessibile tramite SPID o CIE.

La richiesta, completa di tutta la documentazione richiesta e della proposta progettuale, va inviata entro la scadenza fissata per le ore 12.00 del 31 luglio 2024.

È inoltre, necessario il possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC) e di una firma digitale.

Per tutti i dettagli si rimanda al testo integrale dell’avviso pubblico del Ministero del Turismo.

Ministero del Turismo - Avviso pubblico n. 23418 del 24 giugno 2024
Bonus turismo sostenibile 2024

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