In arrivo anche per il 2024 il bonus tredicesima: 154 euro che si aggiungono all'importo della normale tredicesima. Viene erogata dall'INPS ai titolari delle pensioni più basse. Istruzioni e limiti di reddito
Bonus tredicesima in arrivo per 400.000 pensionati e pensionate.
L’INPS annuncia che il 2 dicembre saranno erogati i 154,94 euro aggiuntivi rispetto alla normale tredicesima.
A poterne beneficiare sono i titolari di pensioni basse che non superano determinati limiti di reddito individuati ogni anno e relativi sia alla pensione erogata sia al totale del reddito individuale e coniugale percepito.
Bonus tredicesima 2024: a chi spetta la maggiorazione da 154 euro?
Con il messaggio pubblicato lo scorso 15 novembre, oltre a comunicare l’erogazione della quattordicesima mensilità per i pensionati che non l’hanno ricevuta a luglio, ha annunciato il pagamento del cosiddetto bonus tredicesima.
A dicembre, infatti, alcuni pensionati e pensionate hanno diritto ad una somma aggiuntiva rispetto all’importo della tredicesima ordinaria.
Nello specifico, i titolari di pensioni basse, che non superano determinate soglie di reddito, riceveranno dall’INPS, assieme alla pensione del mese di dicembre e alla tredicesima, ulteriori 154,94 euro.
L’erogazione della somma aggiuntiva non è una novità ma è prevista all’articolo 70, comma 7, della legge n. 388 del 2000 e i requisiti per ottenerlo non sono cambiati nel corso degli anni.
Per il 2024, come anticipato, i 154 euro saranno erogati a circa 400.000 pensionati e pensionate.
Ma quali sono i requisiti che servono per ottenere la somma aggiuntiva?
In primo luogo è necessario specificare che questa spetta a chi percepisce uno o più trattamenti:
- a carico dell’Assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa;
- delle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti di cui al decreto legislativo n. 509/1994.
La somma aggiuntiva viene erogata dall’INPS in automatico. Non è quindi necessario presentare una domanda.
Bonus tredicesima 2024: i limiti di reddito da considerare
Il bonus tredicesima di 154,94 euro come detto spetta ai pensionati e alle pensionate che si trovano al di sotto di alcune specifiche soglie reddituali.
Per poterli ottenere bisogna considerare sia il limite relativo al reddito individuale che quello coniugale, oltre a considerare il totale della pensione percepita.
Come sottolineato dall’INPS, ai fini dei limiti di importo delle pensioni, le procedure verificano che il totale complessivo delle pensioni memorizzate sul Casellario centrale dei pensionati non superi il limite previsto per il 2024.
“Nei casi in cui il pensionato sia titolare anche di prestazioni liquidate in regime di convenzione internazionale, per la verifica del limite reddituale è stato considerato anche l’importo del pro-rata estero, in aggiunta all’importo delle pensioni italiane.”
I limiti da considerare per il 2024 sono stati determinati in base all’indice di perequazione definitivo, pari al 5,4 per cento.
Il bonus aggiuntivo sulla tredicesima, pertanto, spetta a chi rientra nelle seguenti soglie di reddito.
Limite pensione individuale | Limite reddito individuale | Limite reddito coniugale |
---|---|---|
7.781,93 euro annui | 11.672,90 euro annui | 23.345,79 euro annui |
Bonus tredicesima 2024: quando arriva il pagamento?
La somma aggiuntiva viene erogata ai pensionati e alle pensionate che ne hanno diritto assieme al pagamento della tredicesima 2024.
Come noto, la tredicesima mensilità viene pagata nello stesso giorno della pensione del mese di dicembre. Per l’anno in corso la data di riferimento è il 2 dicembre, sia per chi la riceve presso le banche sia per chi si affida a Poste Italiane.
Per alcune specifiche categorie di pensionati, quindi, il cedolino della pensione di dicembre 2024 conterà i dettagli sul pagamento della pensione mensile, della tredicesima e della somma aggiuntiva.
Bonus tredicesima 2024: le categorie escluse
Oltre a chi non possiede i requisiti previsti, la normativa stabilisce che la somma aggiuntiva non spetta ai titolari di pensioni di vecchiaia in regime di cumulo (cat. 170) a formazione progressiva, fino a quando la prestazione non sia completa di tutte le quote e ai titolari di prestazioni non qualificate come pensioni come l’invalidità civile e l’Ape Sociale.
Di seguito l’elenco completo fornito dall’INPS:
“044 (INVCIV), 077 (PS), 078 (AS), 030 (VOBIS), 031 (IOBIS), 035 (VMP), 036 (IMP), 027 (VOCRED), 028 (VOCOOP), 029 (VOESO), 127 (CRED27), 128 (COOP28), 129 (VESO29), 043 (INDCOM), 094 (limitatamente agli assicurati ed ex dipendenti SPORTASS), 143 (APESOCIAL), 198 (VESO33), 199 (VESO92), 200 (ESPA).”
Sono inoltre escluse le pensioni:
- supplementari (GP1AF02 = 5);
- detassate per la convenzione sulla doppia imposizione (GP3CDTI (1) = 2);
- con sostituzione Stato o rivalsa Enti locali (GP2BD06N = 108 o 109);
- con pagamento localizzato presso Uffici pagatori delle Strutture territoriali;
- con importo mensile di dicembre 2023 pari a zero;
- eliminate. La quota di importo aggiuntivo eventualmente spettante, rapportata ai mesi di percezione della pensione, dovrà essere corrisposta agli eredi o al titolare della pensione eliminata a cura della Struttura territorialmente competente.
Tutti gli altri pensionati, se rientrano nei limiti di reddito individuati, hanno diritto alla somma aggiuntiva di massimo 154,94 euro sulla tredicesima ordinaria.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus tredicesima 2024: a chi spetta la maggiorazione da 154 euro?