L'INPS sta inviando raccomandate ai beneficiari dell'assegno sociale per verificare il diritto alla prestazione. I controlli riguardano in particolare chi non ha comunicato la propria situazione reddituale nel 2020

L’INPS avvia una nuova campagna di controlli nei confronti dei beneficiari dell’assegno sociale.
Chi è in regola con le dichiarazioni però non deve preoccuparsi. L’Istituto sta inviando raccomandate a chi non ha dichiarato la propria situazione reddituale nel 2020.
Se non si risponde alla comunicazione si rischia la sospensione e la revoca del trattamento.
Assegno sociale INPS: in arrivo lettere per la verifica reddituale
Con il messaggio n. 1173, pubblicato sul sito il 4 aprile 2025, l’INPS ha annunciato una nuova campagna per spingere i percettori dell’assegno sociale che non hanno dichiarato la situazione reddituale a regolarizzare la propria posizione.
Come noto, infatti, l’assegno sociale è una prestazione collegata al reddito e viene erogato quando la persona che lo richiede dimostra di non avere un reddito superiore al limite annualmente stabilito dalla legge.
In particolare, oltre a stabilire un limite reddituale per la concessione dell’assegno sociale, la legge impone anche a chi ne beneficia di comunicare all’INPS la propria situazione reddituale nel caso in cui non siano tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate oppure non la comunicano integralmente.
Ebbene, fa sapere l’Istituto, le verifiche effettuate hanno individuato i titolari dell’assegno sociale che non hanno adempiuto a tale obbligo in relazione al 2020.
Tali soggetti, dunque, stanno ricevendo una raccomandata A/R nella quale l’INPS comunica l’irregolarità e spiega che, in caso di ulteriore inadempimento all’obbligo di comunicazione reddituale, la prestazione sarà sospesa e poi revocata.
Assegno sociale INPS e verifica reddituale: come inviare la dichiarazione
Chi riceve la raccomandata INPS in questione può comunicare i redditi percepiti attraverso la procedura telematica disponibile sul sito ufficiale dell’INPS.
Sarà necessario procedere con l’autenticazione tramite la propria identità digitale (SPID, CNS o CIE). Dall’area riservata “MyINPS” bisogna raggiungere il servizio “Ricostituzione reddituale per sospensione art.35 comma 10bis D.L. 207/2008” seguendo il percorso:
“Pensione e Previdenza - Domanda di Pensione - Aree Tematiche - Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio Precoci - Variazione Pensione - Ricostituzione reddituale per sospensione art.35 comma 10bis D.L. 207/2008.”
In alternativa, è possibile inviare la comunicazione attraverso i servizi offerti dagli Istituti di patronato o da altri soggetti abilitati.
A questo punto è utile ricordare che per il 2025 l’importo dell’assegno è pari a 538,69 euro per 13 mensilità.
Per ottenerlo è necessario avere un reddito annuo inferiore a 7.002,97 euro se non si è coniugati, altrimenti la soglia è elevata a 14.005,94 euro.
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