Le risorse finanziarie a disposizione per gli accordi per l'innovazione sono esaurite. Il MIMIT ha disposto la sospensione delle domande dal 1° febbraio, chiudendo il secondo sportello ad appena un giorno dall'apertura. Le agevolazioni sono dedicate le imprese che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane, di ricerca e di servizi all’industria
Il secondo sportello per le domande relative agli accordi per l’innovazione è stato aperto per un solo giorno. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ne ha disposto la chiusura a partire dal 1° febbraio, con relativa sospensione delle domande, dato che i fondi a disposizione sono esauriti.
La procedura di precompilazione delle domande è stata avviata lo scorso 17 gennaio e da ieri, 31 gennaio, è stato possibile inviarle.
I finanziamenti sono concessi in favore delle imprese di specifici settori di qualsiasi dimensione. I progetti ammessi all’agevolazione devono essere relativi ad attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale.
I finanziamenti sono concessi a copertura del 50 per cento dei costi ammissibili di ricerca industriale e del 25 per cento di quelli di sviluppo sperimentale.
Accordi per l’innovazione: fondi esauriti, dal 1° febbraio chiuso il secondo sportello
Come si legge sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stato firmato il decreto che dispone la chiusura del secondo sportello previsto per gli accordi per l’innovazione, aperto da appena un giorno, il 31 gennaio 2023.
I termini di presentazione delle domande di agevolazione sono sospesi a partire dalle ore 10.00 del 1° febbraio 2023.
Alle ore 18:00 del 31 gennaio, infatti, il soggetto gestore ha comunicato l’esaurimento dei fondi disponibili:
“alle ore 18.00 della giornata del 31 gennaio 2023 risultano presentate domande di agevolazione alle quali corrisponde un fabbisogno finanziario complessivo superiore alle risorse disponibili richiamate in precedenza per il territorio nazionale.”
Resta aperto lo sportello a valere sulle risorse dell’accordo quadro per i progetti da realizzare nella Regione Calabria.
A partire dal 17 gennaio, è stato possibile procedere alla compilazione delle richieste di finanziamento in vista dell’apertura del secondo sportello fissata appunto per la fine del mese di gennaio.
Si tratta del programma a sostegno delle imprese che investono nella ricerca e nello sviluppo industriale.
Possono beneficiare dell’agevolazione le imprese di ogni dimensione e con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività:
- industriali;
- agroindustriali;
- artigiane;
- di servizi all’industria;
- di ricerca.
Queste hanno potuto presentare progetti anche in forma congiunta, fino a un massimo di cinque soggetti proponenti. Una sola domanda per ogni soggetto.
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo diretto alla spesa o di finanziamento agevolato secondo precisi limiti:
- 50 per cento dei costi ammissibili, per progetti di ricerca industriale;
- 25 per cento dei costi ammissibili, per progetti di sviluppo sperimentale;
- 20 per cento in caso di finanziamento agevolato.
Come si legge nel decreto del Ministero, le domande presentate tra le ore 10.00 e le ore 18.00 del 31 gennaio 2023 si considerano ricevute nello stesso istante e sono ammesse all’istruttoria, fino all’esaurimento delle risorse a disposizione.
Saranno prese in carico in base alla posizione assunta nella specifica graduatoria di merito che sarà adottata con un apposito provvedimento direttoriale.
- MIMIT - Decreto direttoriale del 31 gennaio 2023
- Accordi per l’innovazione. Sospensione termini per il secondo sportello
Accordi per l’innovazione: come funziona l’agevolazione
Gli accordi per l’innovazione finanziano progetti relativi ad attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale.
Questi devono essere finalizzati:
- alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi;
- al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
La realizzazione dei progetti deve avvenire attraverso lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa” (Regolamento (UE) 2021/695), cioè:
- Tecnologie di fabbricazione;
- Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche;
- Tecnologie abilitanti emergenti;
- Materiali avanzati;
- Intelligenza artificiale e robotica;
- Industrie circolari;
- Industria pulita a basse emissioni di carbonio;
- Malattie rare e non trasmissibili;
- Impianti industriali nella transizione energetica;
- Competitività industriale nel settore dei trasporti;
- Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili;
- Mobilità intelligente;
- Stoccaggio dell’energia;
- Sistemi alimentari;
- Sistemi di bio-innovazione nella bioeconomia dell’Unione;
- Sistemi circolari.
I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili per almeno 5 milioni di euro e avere una durata non superiore a 36 mesi. Inoltre, devono essere avviati dopo la presentazione della domanda di agevolazione.
Per accedere al finanziamento deve essere definito l’accordo per l’innovazione da parte del Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate.
La procedura viene attivata in seguito alla presentazione della domanda corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione.
In caso di valutazione positiva si procede alla definizione dell’accordo.
Gli allegati e le risposte alle domande più frequenti sono disponibili alla pagina dedicata all’agevolazione sul sito del Ministero.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Accordi per l’innovazione: fondi esauriti, dal 1° febbraio chiuso il secondo sportello