Taglio cuneo fiscale: la restituzione della detrazione Irpef passa da 8 a 10 rate. L'articolo 22 sexies, aggiunto in sede di conversione del Decreto Milleproroghe, recepisce la stabilizzazione della detrazione per i lavoratori dipendenti così come delineata dal decreto legge numero 182 del 2020. Ma aggiunge anche in fondo al testo questa novità per chi ha beneficiato di somme non spettanti.
Taglio cuneo fiscale, si allungano leggermente i tempi per la restituzione della detrazione Irpef per coloro che ne hanno beneficiato in misura maggiore. Per gli importi superiori a 60 euro, le rate passano da 8 a 10.
È una delle novità previste in fondo al testo di conversione in legge del Decreto Milleproroghe, che ha ricevuto l’ok ieri 23 febbraio 2021 alla Camera, e che ora è in via di approvazione definitiva al Senato.
Taglio cuneo fiscale: restituzione del bonus Irpef in 10 rate
L’articolo 22 sexies, inserito durante l’iter parlamentare, recepisce la stabilizzazione della detrazione per i lavoratori dipendenti così come definita dalla Legge di Bilancio 2021 e rivista dal decreto legge numero 182 del 2020.
Il taglio del cuneo fiscale ha introdotto un bonus in busta paga pari a 100 euro per i redditi fino a 28.000 euro e una detrazione Irpef compresa tra 100 e 0 euro per i redditi da 28.001 a 40.000 euro. In altre parole, il beneficio si riduce sempre di più fino ad azzerarsi al crescere del reddito.
L’ultima Manovra confermava la revisione dell’ex bonus Renzi diventata operativa lo scorso luglio, ma il testo così come approvato conteneva un errore di valutazione: nel 2020 si riferiva solo agli ultimi sei mesi, ma nel 2021 il bonus e la detrazione si applicano a tutto l’anno e quindi gli importi andavano raddoppiati. Da qui la necessità di intervenire con un Decreto Legge ad hoc, il numero 182 del 2020, ora inserito nella conversione in legge del Decreto Milleproroghe.
In questo lungo iter normativo, di rimandi, ritocchi e passaggi, la stabilizzazione del taglio del cuneo fiscale si è arricchita anche di un nuovo dettaglio: le rate per il recupero della detrazione Irpef non spettante passano da 8 a 10.
Taglio cuneo fiscale: restituzione del bonus Irpef in 10 rate
In caso di superamento delle soglie di reddito stabilite, infatti, può accadere di dover procedere con la restituzione delle somme di cui si è beneficiato pur non avendone diritto.
In sede di conguaglio, i sostituti d’imposta sono tenuti a verificare la spettanza del trattamento integrativo o dell’ulteriore detrazione fiscale.
Se si supera la soglia dei 28.000 euro, ad esempio, non si ha più diritto al bonus in misura piena, ma se si rientra comunque nelle soglie che danno diritto alla detrazione Irpef bisogna restituire solo una parte della somma.
Per verificare a quanto ammonta la cifra che il sostituto di imposta deve recuperare è necessario sottrarre dal valore complessivo del bonus, 1.200 euro, il valore della detrazione a cui si ha diritto pur superando il limite dei 28.000 euro di reddito.
Se l’importo supera i 60 euro, con le novità introdotte dal DL Milleproroghe, è possibile recuperare la cifra a cui il contribuente non aveva diritto, a partire dalla retribuzione che sconta gli effetti del conguaglio, con 10 rate di pari ammontare.
Facciamo un esempio pratico: in caso di reddito pari a 39.500 euro il taglio del cuneo fiscale ammonta solo a 96 euro e la cifra da restituire, per chi ne ha beneficiato in misura piena, è pari a 1104 euro. Con queste novità, la somma può essere spalmata in 10 rate da 110,4 euro.
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