Spesometro e comunicazione dati IVA semestrali a regime. Potrebbe arrivare già nel milleproroghe la svolta. Lo sciopero dei commercialisti già produce i suoi effetti.
Lo spesometro trimestrale e le comunicazioni IVA delle liquidazioni potrebbero non essere mai inviate. In che senso? Probabilmente già nel Decreto Milleproroghe verrà introdotta una deroga a regime per effetto della quale i nuovi adempimenti introdotti dal Decreto Legge 193/2016 saranno annuali o semestrali - sia con riferimento alle fatture sia con riferimento alle liquidazioni - a regime. Ma andiamo con ordine.
In questi giorni si discute molto dello sciopero dei commercialisti previsto per il periodo compreso fra il 26 febbraio ed il 6 marzo 2017. A questo proposito, proprio ieri è arrivato l’ok del Garante. Su Informazione Fiscale abbiamo seguito con grande interesse tutta la questione dello sciopero e, in generale, delle proteste dei commercialisti, sin dalla proclamazione della storica manifestazione di Piazza Maria Santi Apostoli dello scorso 14 dicembre 2016.
In questa sede non si vogliono riaprire discussioni su motivazioni, opportunità o effettivi beneficiari di questa iniziativa. Tuttavia, non si può non sottolineare come l’iniziativa dei commercialisti (ma ci si augura che possa essere un’iniziativa di tutti i contribuenti, soprattutto imprenditori e autonomi) stia avendo già alcuni risultati. Vediamo quali.
Spesometro e comunicazioni IVA semestrali o annuali già con il Milleproroghe
Perché affermiamo che l’iniziativa dei commercialisti stia già avendo i suoi frutti? Innanzitutto perché già si parla di modificare la periodicità di invio del nuovo spesometro nel 2017. Attualmente, infatti, sono previsti tre invii: uno semestrale (competenza gennaio-giugno) e altri due trimestrali (per terzo e quarto trimestre). Con il Milleproroghe questi tre invii potrebbero diventare già due, con l’unificazione del secondo e terzo invio telematico.
Inoltre, ed è l’aspetto più rilevante in realtà, pare che a regime spesometro e comunicazione IVA delle liquidazioni torneranno a periodicità annuale, così come richiesto dalle sigle sindacali dei commercialisti al viceministro Luigi Casero.
Tutto ciò al fine di scongiurare i possibili disagi creati dallo sciopero dei commercialisti.
Il tema importante a nostro avviso non sta nella proroga e/o modifica dell’adempimento in se. Quello che ci preme sottolineare è il messaggio. Il nostro sistema fiscale è malato: troppi adempimenti (spesso inutili), tassazione altissima, inefficienza degli uffici pubblici dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS. Il messaggio che sta passando è che tutti insieme si può, tutti insieme si deve provare a cambiare per migliorare. Non nell’interesse di una categoria professionale o dell’altra, ma nell’interesse di tutti i contribuenti.
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il software gratuito per la conservazione e l’invio delle fatture elettroniche: altro passaggio pro commercialisti
Altro segnale importante è quello lanciato ieri dall’Agenzia delle Entrate con un comunicato stampa ufficiale in cui il Fisco mette a disposizione degli intermediari il software gratuito “Fatture e Corrispettivi”.
Accedendo a Fatture e Corrispettivi, i soggetti incaricati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (art. 3 comma 3 del Dpr n. 322/98), come Caf e professionisti abilitati, possono esercitare in nome e per conto dei propri clienti le opzioni previste dalla normativa e operare all’interno dell’area dati fattura per generare e trasmettere all’Agenzia delle Entrate i file con i dati delle fatture emesse e ricevute dai propri assistiti. Nuova funzione attiva anche nell’area Corrispettivi, all’interno della quale gli intermediari potranno accreditare i soggetti fabbricanti e i gestori di registratori telematici e di distributori automatici, oltre che censire operatori e dispositivi.
Al momento è possibile trasmettere i datifattura con due modalità:
- per singolo file, che può contenere i dati delle fatture emesse da un soggetto nei confronti di un proprio cliente;
- oppure delle fatture che un soggetto ha ricevuto (e ha registrato) da un proprio fornitore; per più file datifattura, raccolti in una cartella compressa di dimensioni non superiori a 5 megabyte, inviati con un unico upload.
Nei prossimi mesi sarà possibile utilizzare un unico file dati fattura per trasmettere i dati delle fatture emesse da un soggetto nei confronti di più clienti oppure i dati delle fatture che un soggetto ha ricevuto (e ha registrato) da più fornitori.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Spesometro e comunicazioni IVA: si cambia ancora. Ecco le ultime novità