Serve una nuova revisione del calendario di scadenze fiscali: stop estivo fino al 16 settembre per versamenti e adempimenti. E termine del 31 ottobre per il concordato. Le proposte dei Commercialisti
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Il lavori di riforma sono già intervenuti sul calendario di scadenze fiscali. Ma per i Commercialisti serve ancora qualche modifica: stop estivo fino al 16 settembre per versamenti e adempimenti e termine del 31 ottobre per l’adesione al concordato preventivo biennale.
Sono queste le proposte di cui si fa portavoce il presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Elbano de Nuccio durante Telefisco 2025 organizzato oggi, 5 febbraio, dal quotidiano Il Sole 24 Ore.
Scadenze fiscali, calendario estivo da rivedere: la proposta dei Commercialisti
L’introduzione di una moratoria estiva degli adempimenti fiscali e dei versamenti, anche rateali, di imposte e contributi è un intervento prioritario per il CNDCEC.
Con i lavori di riforma, in corso dal 2023, il calendario di scadenze è in continua evoluzione e la necessità di prevedere delle pause nel dialogo tra Fisco e contribuenti è proprio uno dei temi più caldi.
Nel 2024 ha debuttato la doppia tregua fiscale, che mette in stand by le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, prevista per il periodo estivo e per quello natalizio.
Lo stop di agosto si è affiancato alle pause già previste, la canonica sospensione feriale, che sposta al 20 agosto tutte le scadenze, e il congelamento dei termini relativi agli avvisi e alla richiesta di documenti previsto fino ai primi di settembre.
Ma sulla revisione della tabella di marcia, per i commercialisti, c’è ancora del lavoro da fare:
“In virtù della moratoria, tutti i termini in scadenza dal 1º al 31 agosto di ogni anno sarebbero automaticamente prorogati al 16 settembre del medesimo anno, senza alcuna maggiorazione, il che consentirebbe a tutti i cittadini, commercialisti compresi, di potersi godere la pausa estiva senza particolari preoccupazioni”, ha sottolineato de Nuccio ai microfoni di Telefisco.
Scadenze fiscali, le modifiche sul calendario proposte dai Commercialisti
E sempre dopo la pausa estiva, secondo gli addetti ai lavori, dovrebbe slittare anche la scadenza del concordato preventivo biennale. Da quest’anno, infatti, si potrà aderire entro il 31 luglio.
“Si tratta di una scadenza incompatibile con la nostra attività professionale, perché cade in un periodo “ingolfato” sotto il profilo delle scadenze fiscali, ossia nel pieno della “stagione” dedicata al calcolo del punteggio ISA e delle imposte risultanti dalla dichiarazione dovute dai titolari di partita IVA”
Ha sottolineato il numero uno della categoria, chiedendo una “proroga” al 31 ottobre.
Il dialogo sul calendario fiscale è aperto:
“Confidiamo molto nella sensibilità sia del Viceministro Maurizio Leo che del direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone e nella loro competenza tecnica, perché le nostre richieste sono motivate da oggettivi problemi professionali. Con Mef e Agenzia stiamo dialogando per individuare un punto di caduta su una data il più possibile lontana dall’imbuto di scadenze estive”.
Ha anticipato de Nuccio.
Lo stesso Leo la scorsa settimana, parlando del decreto correttivo da approvare nell’ambito dei lavori di riforma, ha indicato le scadenze fiscali tra i punti osservati speciali.
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