Versamento Irpef: la scadenza di saldo e acconto 2018 è fissata al 2 luglio. Di seguito le istruzioni per il pagamento con modello F24 e le regole per la rateizzazione delle imposte sui redditi.
La scadenza per il versamento di saldo e acconto Irpef 2018 è fissata al 2 luglio.
Di seguito, in vista di una delle scadenze fiscali più importanti dell’anno, faremo il punto sulle regole per il calcolo e le istruzioni per la rateizzazione e per il versamento con F24.
Le imposte sui redditi per i contribuenti che presentano il modello Redditi (ex Unico) devono essere versate in due diverse scadenze: la regola generale prevede per Irpef, Ires e Irap (così come per altre imposte come la cedolare secca o IVIE e IVAFE) il meccanismo del saldo e dell’acconto.
Le scadenze Irpef 2018 sono due: la prima (saldo 2017 e primo acconto 2018) è fissata al 30 giugno e la seconda, invece, è il 30 novembre (secondo acconto Irpef 2018).
Il termine ordinario del 30 giugno viene tuttavia rinviato automaticamente al 2 luglio 2018 in quanto cade di sabato.
Non tutti dovranno versare il primo acconto Irpef 2018, ma il pagamento dovrà essere effettuato in base all’importo emerso in sede di calcolo.
Di seguito tutte le regole ed istruzioni per il versamento di saldo e acconto Irpef 2018, nonché le scadenze per il pagamento a rate e le modalità di compilazione del modello F24.
Scadenza Irpef, versamento saldo 2017 e acconto 2018: calcolo importo
Per prima cosa chiariamo di seguito le regole per il calcolo dell’importo di acconto Irpef 2018 da versare entro la scadenza del 2 luglio.
Sono due i metodi da utilizzare per determinare l’importo Irpef da indicare nel modello F24:
- il metodo storico prevede il calcolo dell’imposta da pagare semplicemente avendo come riferimento quanto pagato nel periodo d’imposta precedente;
- il metodo previsionale, invece, prevede il calcolo degli acconti Irpef sulla base di quanto si prevede di conseguire come reddito nell’anno in corso. Quindi se per esempio il contribuente prevede di conseguire un reddito inferiore rispetto al periodo d’imposta precedente, allora gli acconti possono essere pagati in misura inferiore. In questo caso si raccomanda ai contribuenti potenzialmente interessati di prestare massima attenzione alla riduzione degli acconti. Qualora, infatti, a consuntivo dovesse risultare un calcolo errato - nel senso che il reddito conseguito sia, a posteriori, maggiore di quello atteso - allora l’Agenzia delle Entrate avrebbe titolo per contestare l’insufficiente versamento.
Quando si utilizza il metodo storico, il calcolo degli acconti Irpef 2018 viene effettuato utilizzando come riferimento il rigo RN34 della dichiarazione dei redditi.
Versamento acconto Irpef 2018 e scadenze
L’obbligo di versamento dell’acconto Irpef entro la scadenza del 2 luglio 2018 non riguarda tutti i contribuenti.
Per individuare chi dovrà pagare l’acconto delle imposte sui redditi entro la scadenza del 2 luglio 2018 bisogna seguire le seguenti regole e istruzioni riportate dall’Agenzia delle Entrate:
- per un importo non superiore a 51,65 euro l’acconto non è dovuto;
- per un importo compreso tra 51,65 e 257,52 euro l’acconto deve essere pagato in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2018;
- per un importo superiore a 257,52 euro occorre procedere al versamento in due rate:
- primo acconto pari al 40% del 100% del saldo dovuto per l’anno precedente entro il 2 luglio 2018 ovvero entro il 20 agosto 2018 con maggiorazione dello 0,40%;
- secondo acconto 60% entro il 30 novembre.
Si ricorda che anche quest’anno il versamento con maggiorazione dello 0,40% ha scadenza 20 agosto: il 1° agosto, ovvero il 30° giorno successivo alla scadenza ordinaria, cade durante il periodo della proroga feriale dei termini. Per chi decidesse di rateizzare, prima e seconda rata con maggiorazione avrebbero la stessa scadenza al 20 agosto.
Rateizzazione Irpef 2018: scadenze delle rate e interessi
L’Irpef, così come Ires, Irap, cedolare secca e tutte le imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi 2018, potranno essere rateizzate, sia per quanto riguarda il saldo dovuto per il 2017 che l’acconto d’imposta.
Per il versamento del saldo d’imposta e di prima rata di acconto Irpef è ammessa la rateizzazione fino ad un massimo di 6 rate, da completare entro il mese di novembre.
Tutti i contribuenti possono versare in rate mensili le somme dovute a titolo di saldo e acconto delle imposte sui redditi, compresi i contributi risultanti dal quadro RR sulla quota eccedente il minimale.
L’unica scadenza non rateizzabile è quella del 30 novembre 2018, relativa al secondo acconto delle imposte e dei contributi.
I contribuenti non titolari o titolari di partita IVA possono effettuare il pagamento della prima rata entro il 2 luglio 2018 ovvero entro il 20 agosto 2018 maggiorando l’importo dovuto dello 0,40 per cento a titolo d’interesse corrispettivo.
Per le rate successive si applicano gli interessi indicati nelle seguenti tabella:
- Rateizzazione imposte 2018 contribuenti non titolari di partita IVA:
RATA | VERSAMENTO | INTERESSI % | VERSAMENTO (*) | INTERESSI % |
---|---|---|---|---|
1ª | 2 luglio | 20 agosto | ||
2ª | 31 luglio | 0,31 | 31 agosto | 0,11 |
3ª | 31 agosto | 0,64 | 1 ottobre | 0,44 |
4ª | 1 ottobre | 0,97 | 31 ottobre | 0,77 |
5ª | 31 ottobre | 1,30 | 30 novembre | 1,10 |
6ª | 30 novembre | 1,63 |
(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento
- Rateizzazione imposte 2018 contribuenti titolari di partita IVA:
RATA | VERSAMENTO | INTERESSI % | VERSAMENTO (*) | INTERESSI % |
---|---|---|---|---|
1ª | 2 luglio | 20 agosto | ||
2ª | 16 luglio | 0,16 | 20 agosto | 0,00 |
3ª | 20 agosto | 0,49 | 17 settembre | 0,33 |
4ª | 17 settembre | 0,82 | 16 ottobre | 0,66 |
5ª | 16 ottobre | 1,15 | 16 novembre | 0,99 |
6ª | 16 novembre | 1,48 |
(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento
Si ricorda che la rateazione delle imposte sui redditi non deve riguardare necessariamente tutti gli importi.
Così come riportato nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, ad esempio, è possibile rateizzare il primo acconto Irpef e versare in un’unica soluzione il saldo (o viceversa).
Versamento saldo 2017 e acconto Irpef 2018: codice tributo e istruzioni compilazione modello F24
Per il versamento dell’Irpef e di tutte le imposte, i contribuenti dovranno utilizzare il modello F24.
I contribuenti titolari di partita IVA sono obbligati ad effettuare il versamento di saldo 2017 e acconto 2018 Irpef in modalità telematica, compilando il modello F24 direttamente o tramite intermediari.
I contribuenti non titolari di partita IVA, invece, potranno utilizzare anche il modello F24 cartaceo.
In ambedue i casi, in sede di compilazione, sarà necessario indicare nel modello F24 i seguenti dati:
- codice fiscale;
- dati anagrafici;
- domicilio fiscale;
- anno d’imposta per il quale si versa il saldo o l’acconto;
- codice tributo per imputare correttamente le somme versate.
I codici tributo Irpef da indicare nel modello F24 sono i seguenti:
- 4001: Irpef – Saldo
- 4033: Irpef – Acconto prima rata
- 4034: Irpef – Acconto seconda rata o unica soluzione
- 1668: Interessi pagamento dilazionato. Importi rateizzabili Sez. Erario
In merito alle istruzioni per la compilazione del modello F24, si ricorda che gli interessi relativi agli importi a debito rateizzati di ciascuna sezione dovranno essere esposti cumulativamente in un’unico rigo all’interno della stessa sezione, utilizzando l’apposito codice tributo.
Per ulteriori dettagli si rimanda alle istruzioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate per la compilazione del modello Redditi 2018 (pagina 7-10).
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scadenza Irpef, versamento saldo e acconto 2 luglio 2018: istruzioni e rateizzazione