Riammissione rottamazione quater: come funziona il calcolo delle nuove rate

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Dopo la domanda di riammissione alla rottamazione quater, l'Agenzia delle Entrate calcola le rate dovute tenendo conto anche di eventuali versamenti successivi alla decadenza

Riammissione rottamazione quater: come funziona il calcolo delle nuove rate

Fino alla scadenza del 30 aprile sarà possibile presentare domanda di riammissione alla rottamazione quater: come funziona il calcolo delle rate per chi sceglie di diluire nuovamente le somme dovute?

La norma prevede una tabella di marcia fatta di 10 appuntamenti e, come chiarisce l’Agenzia delle Entrate Riscossione, nella definizione degli importi da corrispondere si tiene conto anche di eventuali versamenti successivi alla decadenza.

Riammissione alla rottamazione quater: definizione delle rate entro il 30 giugno

I cittadini e le cittadine che non hanno versato in tutto o in parte una delle rate della rottamazione quater previste dall’avvio del calendario al 31 dicembre 2024 potranno richiedere una seconda adesione alla definizione agevolata grazie alle novità del Decreto Milleproroghe.

La domanda di riammissione dovrà essere presentato online sul portale del’Agenzia delle Entrate Riscossione entro la scadenza del 30 aprile: le richieste potranno riguardare esclusivamente i debiti oggetti di piani di pagamento che non sono stati rispettati.

Entro il 30 giugno l’AdER invierà una nuova comunicazione delle somme dovute con gli importi complessivi che restano da pagare per regolarizzare la propria posizione e il piano delle rate.

Quando si invia l’istanza, infatti, si sceglie anche la modalità di pagamento: in un’unica soluzione o diluendo il pagamento in 10 tranche.

Rottamazione quaterVerso un nuovo calendario di scadenze
2025 31 luglio 2025 (data prevista anche per il pagamento in un’unica soluzione)
30 novembre 2025
2026 e 2027 28 febbraio
31 maggio
31 luglio
30 novembre

Riammissione alla rottamazione quater e calcolo delle rate: le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate Riscossione

Nella definizione delle rate, l’Agenzia delle Entrate Riscossione oltre a tenere conto dei pagamenti effettuati fino alla decadenza, ovvero al momento della fuoriuscita dal perimetro della definizione agevolata, considererà anche eventuali versamenti successivi.

Coloro che presenteranno domanda di riammissione sono rimasti esclusi dalla rottamazione quater per non aver pagato le rate dovute ma anche per aver effettuato in maniera parziale o in ritardo il versamento previsto dal piano.

Tutte le somme che sono state corrisposte, però, vengono considerate a titolo di acconto e quindi sottratte dal debito iniziale.

La stessa regola si applica a tutti i pagamenti che sono stati effettuati dai contribuenti dopo essere stati esclusi dalla definizione agevolata, come chiarisce l’Agenzia delle Entrate Riscossione nelle risposte a domande frequenti sulla riammissione.

Il nuovo importo complessivo dovuto a titolo di Definizione agevolata terrà conto di eventuali pagamenti che potrebbero essere stati effettuati anche successivamente all’intervenuta “decadenza” del piano agevolativo originario, con riferimento alla quota parte imputata a titolo di “capitale”.

Gli importi dovuti a titolo di capitale rappresentano le somme da corrispondere per la rottamazoine quater: di conseguenza qualsiasi pagamento effettuato, anche dopo aver perso i benefici della definizione agevolata, sarà sottratto al totale su cui calcolare le nuove rate da pagare a partire dal 31 luglio 2025.

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