Reddito di cittadinanza, l'INPS sulle domande dal 6 marzo: è tutto pronto. La smentita dell'Istituto su eventuali ritardi nella partenza nel comunicato stampa diffuso il 26 febbraio 2019.
Reddito di cittadinanza, domande a partire dal 6 marzo 2019. L’INPS tranquillizza: è tutto pronto e smentisce la possibilità di eventuali ritardi nell’avvio della macchina organizzativa, con il comunicato stampa diffuso il 26 febbraio 2019.
Il prossimo mercoledì è una data cardine, per i cittadini che aspettano di fare domanda e per il sistema che, ai nastri di partenza, dovrà rodarsi sulle procedure.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale in questo avrà un suo ruolo: dovrà verificare i requisiti di tutti coloro che presenteranno richiesta per beneficiare del reddito di cittadinanza.
Reddito di cittadinanza, l’INPS sulle domande dal 6 marzo: è tutto pronto
Manca poco più di una settimana e con il comunicato diffuso il 26 febbraio 2019, l’INPS ha voluto tranquillizzare la stampa e i cittadini sui tempi, come si legge nel testo:
Roma, 25 febbraio 2019
Precisazioni INPS sul reddito di cittadinanza
In relazione ad alcune notizie diffuse sugli organi di informazione riguardo al Reddito di cittadinanza, l’Inps ritiene importante precisare che sono state già realizzate le procedure informatiche che consentiranno la ricezione delle domande dal 6 marzo e che l’Istituto sarà in grado di trasmettere a Poste il flusso degli ordinativi di accreditamento sulle carte Rdc già dal 15 aprile.
Si smentisce quindi che vi sia alcun ritardo nella predisposizione delle procedure, che anzi si stanno ultimando in anticipo rispetto ai tempi programmati.
Reddito di cittadinanza, domande dal 6 marzo: il ruolo dell’INPS
Nessun ritardo, dunque, sui tempi previsti per l’avvio delle domande per il reddito di cittadinanza, tranquillizza l’INPS.
L’Istituto assumerà un ruolo chiave nella procedura per il riconoscimento dell’assegno ai beneficiari.
I cittadini che hanno i requisiti per richiederlo, infatti, a partire dal 6 marzo 2019 dovranno trasmettere il modulo di domanda, che però non è ancora disponibile, tramite il portale dedicato www.redditodicittadinanza.gov.it o dovranno consegnarlo presso un CAF o un ufficio postale.
Le informazioni contenute nelle domande, poi, verranno comunicate entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta all’INPS.
L’Istituto avrà a disposizione a sua volta 5 giorni per verificare se il potenziale beneficiario ha i requisiti per accedere al sostegno economico analizzando le informazioni disponibili nei propri archivi e in quelli delle amministrazioni collegate.
L’ok per l’assegno è nelle mani dell’INPS, che comunica a Poste Italiane la conferma per accreditare sulla card l’importo a cui i cittadini hanno diritto: fino a un massimo di 780 euro per gli individui singoli.
L’Istituto, dunque, è un anello fondamentale nella catena del reddito di cittadinanza, ma assicura che già dal 15 aprile riuscirà a fornire le prime risposte.
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