Quarantena equiparata a malattia, l'INPS parte con il riesame delle domande relative al 2021. Le istanze sospese per mancanza di fondi verranno gestite in base all'ordine cronologico degli eventi, così come riportato nel messaggio n. 4027 del 18 novembre.
Quarantena equiparata a malattia, al via il riesame delle domande relative al 2021.
Con il messaggio numero 4027 del 18 novembre l’INPS rende note le modalità con cui verrà eseguito il riesame delle domande sospese relative ai periodi di permanenza domiciliare fino al 31 dicembre 2021, ora coperti grazie alle risorse stanziate dal DL n. 146/2021, l’ultimo Decreto Fiscale.
Si tratta delle istanze sospese dal 1° gennaio scorso che ora, grazie al rifinanziamento previsto dal decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022, vengono “sbloccate”.
Le pratiche di malattia per quarantena da Covid che ora potranno essere indennizzate, riferisce l’INPS, verranno riesaminate dalle sedi territoriali in base all’ordine cronologico degli eventi.
Quarantena nel 2021 equiparata a malattia, l’INPS avvia il riesame delle domande sospese
Il Decreto Fiscale collegato alla Manovra 2022 ha rifinanziato l’indennità di malattia riconosciuta al lavoratore in caso di quarantena da Covid.
Alla luce di questa novità, l’INPS rende noto l’ordine cronologico in base al quale le domande prima in stand-by verranno riesaminate.
Si tratta, in buona sostanza, delle istanze per le indennità riconosciute alle seguenti categorie di soggetti:
- i lavoratori del settore privato che siano stati assenti dal lavoro perché in quarantena tra dal 1° gennaio 2021 in poi (fino al prossimo 31 dicembre 2021);
- i lavoratori cosiddetti “fragili” che non possono lavorare in smart working ed in favore dei quali è riconosciuta l’equiparazione del periodo di assenza dal servizio al ricovero ospedaliero.
Nella pratica, l’INPS ha aggiornato la procedura di gestione “Malattia a pagamento diretto” così da ritenere indennizzabili i giorni di prognosi - gli eventi - ricompresi nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, prima esclusi per assenza di risorse (messaggio n. 2842 del 6 agosto 2021).
“Pertanto, tutte le pratiche per il riconoscimento della prestazione di malattia relative ai lavoratori dipendenti, con associati certificati afferenti al suddetto comma 1 per il periodo sopra indicato, dovranno essere rimesse in lavorazione, in base all’ordine cronologico degli eventi, dalle Strutture territoriali di competenza, secondo le consuete modalità.”
Si legge nel documento di prassi del 18 novembre 2021.
Le strutture territoriali nel riesaminare le domande, quindi, non terranno conto del loro ordine di presentazione della richiesta ma della collocazione temporale dell’evento a cui queste si riferiscono.
In particolare, i certificati di malattia a cui fa riferimento l’INPS sono quelli per cui almeno un giorno ricada nel periodo decorrente dal 1° gennaio 2021 su il cui il medico dell’Istituto abbia assegnato il codice “V07” (codice quarantena).
- INPS - messaggio numero 4027 del 18 novembre 2021
- Tutele di cui all’articolo 26 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, per i lavoratori aventi diritto alla tutela previdenziale della malattia. Novità introdotte dall’articolo 8 del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146
Quarantena equiparata a malattia, nessuna novità per il rimborso forfettario al datore di lavoro
L’ultimo Decreto Fiscale ha anche previsto il rimborso delle somme pagate dai datori di lavoro per la quarantena Covid di dipendenti non tutelati dall’indennità di malattia INPS.
Un rimborso forfettario, da corrispondere una tantum per ciascun lavoratore, pari ad un massimo di 600 euro e alternativo allo smart working.
È il comma 7-bis, aggiunto dal DL n.146/2021 all’art. 26 del Decreto Cura Italia a prevedere che dal 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2021 i datori di lavoro del settore privato tenuti al versamento dei contributi presso le Gestioni INPS avranno diritto ad un rimborso forfettario per i periodi di malattia relativi a lavoratori dipendenti non tutelati dall’assicurazione economica dell’Istituto.
Anche il riconoscimento di questa prestazione è subordinata alla presentazione di un’apposita domanda telematica da inoltrare all’INPS, corredata da una dichiarazione attestante i periodi per i quali sono applicabili le tutele (gennaio 2020 - dicembre 2021).
Tuttavia, attualmente si è ancora in attesa di specifiche istruzioni da parte dell’INPS, che dovranno essere fornite con un apposto documento di prassi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Quarantena nel 2021 equiparata a malattia, l’INPS avvia il riesame delle domande sospese